elon musk

UN MARZIANO TRA NOI - ELON MUSK È L’EGOCENTRICO E GENIALOIDE IMPRENDITORE CHE VUOLE SALVARE IL MONDO E NEL FRATTEMPO GUADAGNARE MILIARDI. PER ORA È RIUSCITO NELLA SECONDA IMPRESA, MA HA SOLO 44 ANNI, ED E' TALMENTE STRONZO CHE PUO' FARCELA

Serena Danna per “La Lettura - Corriere della Sera

 

Elon MuskElon Musk

Elon Musk aveva compiuto da poco un anno quando i genitori cominciarono a sospettare che fosse sordo. Il bambino paffutello — destinato a diventare uno degli imprenditori più visionari del XXI secolo — restava spesso impassibile ai richiami degli adulti. Senza spiegazione apparente, cadeva in quelli che la madre Maye definì, anni dopo, veri e propri stati di trance: «Si perdeva in un minuscolo punto nell’orizzonte ed era faticoso riportarlo tra noi».

 

Lo spazio, con i suoi pianeti e le sue creature misteriose, diventò presto la destinazione delle fughe mentali di Musk. La sua missione iniziò a prendere forma allora: trasformare gli esseri umani in colonizzatori dell’universo. Tuttavia in quegli anni i libri rappresentavano il modo più semplice per essere altrove. Capitava durante le passeggiate a Pretoria, in Sudafrica, con i fratelli Tosca e Kimbal che Elon scomparisse all’improvviso per rifugiarsi nella libreria più vicina. Seduto sul pavimento, trascorreva le ore immerso nei racconti di Tolkien, Asimov e Robert Heinlein.

 

elon musk tesla  powerwallelon musk tesla powerwall

Oltre i confini di quelle pagine c’era il Sudafrica ostile degli anni Settanta e Ottanta, dove la cultura machista degli afrikaner escludeva i ragazzini che preferivano le avventure degli autostoppisti galattici alle gare di atletica. I compagni di classe non accettavano il suo approccio alla realtà. Se andava via la luce all’improvviso e tutti cominciavano a urlare, Elon restava calmo per poi redarguire gli altri: «Il buio è semplicemente l’assenza di luce».

Offese e violenze diventarono la sua quotidianità a scuola. A casa le cose non andavano meglio: dopo il divorzio dei genitori, Elon scelse di vivere con il padre Errol, un ingegnere che obbligava i figli a maratone di studio e di pulizie domestiche.

 

elon musk tesla   powerwallelon musk tesla powerwall

«Volete l’America? Afferrate le scope — urlava ai figli —. Credete che laggiù ci sia qualcuno che bada alla casa al posto vostro?». «L’America» aveva affiancato lo spazio nell’immaginario di Elon. Se Marte restava l’obiettivo a lungo termine della sua vita, gli Stati Uniti erano l’unica via per raggiungerlo. Era la terra degli esploratori per antonomasia, quella che aveva dato i natali al nonno materno, Joshua Norman Haldelman, pilota, chiropratico e inventore, sposato con Almeda, prima donna chiropratica del Canada.

kanye, elon musk and hosain rahmankanye, elon musk and hosain rahman

 

A casa Musk è conservato un ritaglio di giornale del 1954 che racconta l’impresa dei coniugi Haldelman, i primi a volare dall’Africa all’Australia con un velivolo costruito da loro. «I miei genitori ci hanno cresciuto con l’idea che nulla sia impossibile — racconta lo zio di Elon, Scott Haldelman, nella biografia di Musk curata da Ashlee Vance —. Bastava prendere una decisione e perseguirla. Mio padre sarebbe davvero fiero di Elon».

 

La sicurezza maturata grazie all’abilità con i computer (a 12 anni il suo primo videogioco venduto) e all’amore incondizionato dei fratelli permise a Elon di trasferirsi a 17 anni in Canada, Paese d’origine della madre. Si iscrisse a Matematica e Fisica alla Queen’s University dell’Ontario, nel tempo libero faceva lavori di tutti i tipi — dal contadino all’inserviente — mentre sfogliava i giornali americani per scovare le persone da incontrare.

Il miliardario Elon Musk con consorte Il miliardario Elon Musk con consorte

 

Diversi anni e milioni di dollari dopo, in un’intervista pubblica con Chris Anderson spiegherà che c’è la fisica all’origine di tutto: «Mi ha dato una corretta struttura di pensiero: ridurre le cose ai loro fondamentali. Passiamo tutta la vita a ragionare per analogie, che significa copiare con piccole variazioni. E va bene così. Ma per creare qualcosa di nuovo, si deve applicare l’approccio fisico: scoprire cose che siano contro-intuitive, come la meccanica quantistica».

 

Internet, la conquista dello spazio e le energie rinnovabili — le tre grandi ossessioni di Elon Musk — sono, in maniera diversa, contro-intuitive per definizione. Chi poteva immaginare negli anni Novanta che un giorno milioni di consumatori avrebbero compiuto operazioni bancarie via internet? O che la malandata industria aereospaziale avrebbe avuto una seconda vita commerciale, più rapida ed economica?

 

HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK

O ancora che il sole sarebbe diventato un’alternativa concreta ai bisogni energetici dei cittadini? «La saggezza convenzionale del tempo consigliava agli avventurieri — scrive Ashlee Vance di Elon Musk — di fare un profondo respiro e aspettare il momento giusto per passare allo stadio successivo. Musk ha sempre rifiutato questa logica».

 

L’università della Pennsylvania, dove Musk terminò gli studi, gli consentì di incontrare finalmente persone come lui: durante il giorno si discettava di leggi dell’universo e di notte ci si divertiva con le maratone di videogiochi. Ma Elon non si accontentava più dell’immaginazione, voleva essere dove le cose succedono. E negli Stati Uniti degli anni Novanta quel luogo si chiamava Silicon Valley. Vi sbarcò nel 1995 insieme al fratello e a un capitale di 28 mila dollari per lanciare un servizio di contenuti online per giornali: Zip2, venduto quattro anni dopo per 307 milioni di dollari a Compaq.

 

In quel periodo prese forma il metodo Musk, sintetizzato così dall’ex collaboratore Eric Janson in The PayPal Wars: «Chiedeva ai collaboratori di lavorare 20 ore al giorno ma non era mai abbastanza: perché lui ne lavorava 23». Mentre gli altri protagonisti della net economy volevano soldi facili per impressionare le donne e gli amici, Musk sapeva di avere poco tempo. Uno dei talenti riconosciuti all’imprenditore consiste nel trovare le persone giuste per raggiungere i suoi scopi.

 

HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK

Appena intravede nel burocratico settore bancario il nuovo terreno di conquista, identifica in Peter Thiel l’uomo per provarci. Insieme — nel momento più buio della internet economy — trasformeranno un servizio sperimentale per pagamenti online in un’azienda d’oro, PayPal, che eBay comprerà nel 2002 per 1,5 miliardi di dollari.

 

L’ambizione di quel periodo è raccontata da Thiel nel manifesto What happened to the future: «Sognavamo auto volanti, e ci ritroviamo con i 140 caratteri». Ma Elon Musk non vuole creare app per intrattenere gli utenti o vendere i dati alle aziende: vuole salvare l’umanità dall’autodistruzione.

 

HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK HYPERLOOP IL SISTEMA DI TRASPORTO DEL FUTURO BY ELON MUSK

E per riuscirci è disposto a maltrattare i colleghi, trattare con i russi per avere missili scontati (e a mandarli al diavolo dopo giorni di trattative), a finanziare democratici e repubblicani, a risposare la seconda moglie per mancanza di tempo (dopo il divorzio, aveva calcolato un impegno di 10 ore alla settimana da dedicare a una nuova fidanzata, ma il piano naufragò rapidamente) e a separarsi da lei per la seconda volta.

 

«Elon ha una personale visione della verità e crede solo a quella», ha dichiarato la prima moglie Justine. Quando invita la troupe della Cnn a filmare la consegna a casa della sua McLaren — «Ci sono 62 McLaren nel mondo, una è la mia», dichiara davanti alle telecamere — non lo fa per dare spettacolo: essere un multimilionario di internet rappresenta per Musk il passepartout per chiedere l’impossibile.

 

SPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA ELON MUSK SPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA ELON MUSK

Un metodo esportato da Musk anche a Los Angeles, dove si trasferì con i cinque figli maschi per stare a contatto con la grande comunità aereonautica d’America: appena arrivato riuscì ad autoinvitarsi alla cena organizzata dalla Mars Society, l’organizzazione no profit fondata dallo scienziato Robert Zubrin, con la promessa di una ricca donazione. Zubrin non aveva idea di chi fosse quell’uomo, ma — vista la generosa donazione — gli permise di sedere con il regista James Cameron e la scienziata della Nasa Carol Stalker. Iniziò a quel tavolo il percorso che, tra alti e bassi, portò Musk a convincere la Nasa a investire nella sua «Agenda Marte».

 

article B CE E DC x article B CE E DC x

Portare le persone sul pianeta rosso significa innanzitutto ridurre i costi delle navicelle e renderle riutilizzabili: «Se per ogni missione costruiamo una Ferrari, non riusciremo mai a portare le persone nello spazio», ha spiegato più volte. La Nasa gli credette. Dal 2006 al 2010 ottenne circa due miliardi di dollari dall’Agenzia spaziale per portare in orbita i suoi missili.

 

Gli incidenti e i passi falsi sono stati tanti, ma nel maggio 2012 il suo Dragon diventa la prima capsula orbitale privata a raggiungere la Stazione spaziale internazionale (Iss). Quel giorno arrivò anche la telefonata di Obama che ringraziava Musk personalmente per l’impresa. Space X non era più il capriccio folle di un imprenditore, ma un’azienda capace di competere con la Boeing per l’esplorazione dello spazio. «La cosa meravigliosa di Elon Musk — scrive Ashlee Vance — è che la storia ha dimostrato che se i suoi obiettivi sembrano assurdi sul momento, poi riesce a trasformarli in realtà».

 

 tesla  powerwall tesla powerwall

È successo con Tesla — l’auto elettrica considerata un giocattolo di lusso, ma le cui vendite sono in continua crescita nella rarefatta industria automobilistica americana — e con SolarCity, diventata la seconda azienda di rifornimento di energia solare degli Stati Uniti.

 

A 44 anni Elon Musk è uno degli uomini più potenti del mondo. E, grazie a lui, Marte è già più vicino.

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump friedrich merz giorgia meloni emmanuel macron

DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA, COI DAZI TRUMPIANI AL 15%, PIÙ PESANTI IMPOSIZIONI SU GAS E ARMI, SIA LADY URSULA? - SE TRUMP NON DEVE RENDERE CONTO A NESSUNO, URSULA SI RITROVA 27 PAESI ALLE SPALLE, OGNUNO CON I SUOI INTERESSI, SPESSO CONFLIGGENTI: MENTRE MACRON AVREBBE VOLUTO USARE IL BAZOOKA CONTRO IL ''DAZISTA'', COME LA CINA, CHE HA TENUTO TESTA, DA VERA POTENZA, A WASHINGTON, MERZ E MELONI ERANO PER IL “DIALOGO”, TERRORIZZATI DALLE “VENDETTE” POLITICHE CHE TRUMP AVREBBE POTUTO METTERE IN ATTO (UCRAINA, NATO, MEDIORIENTE) - MELONI SA BENE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE: LA STANGATA SULL’ECONOMIA ITALIANA DOVUTA AI DAZI SI ANDRÀ AD ACCAVALLARE ALLA FINE DEL PNRR E AI SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA - SE L'AUTUNNO SARA' ROVENTE, NON SOLO ECONOMICAMENTE MA ANCHE  POLITICAMENTE (CON IL TEST DELLE REGIONALI), IL 2026 SI PREANNUNCIA DA SUDORI FREDDI... 

riccardo muti concerto agrigento alessandro giuli

DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN “APPUNTAMENTO CON LA STORIA” ED È FINITO NEL SOLITO “APPUNTAMENTO CON LA CASSA” - PER “INTERPRETARE IL SENSO DI UNA MEMORIA CONTINENTALE EURO-AFRICANA CONDIVISA E FARNE IL FERMENTO DI UN RITROVATO BENESSERE INDIVIDUALE DI CRESCITA COLLETTIVA” (SEMPRE GIULI), COME È POSSIBILE CHE LA REGIONE SICULA ABBIA SBORSATO LA FOLLIA DI 650MILA EURO PER UN SINGOLO CONCERTO NELLA VALLE DEI TEMPLI DELL’ORCHESTRA GIOVANILE CHERUBINI DIRETTA DA RICCARDO MUTI? LO STESSO EVENTO, ORGANIZZATO L’ANNO SCORSO DAL COMUNE DI LAMPEDUSA, ERA COSTATO APPENA 100MILA EURO - DEL RESTO, CON BUDGET DI 150 MILIONI, I 461MILA EURO PER LA “PROMOZIONE E PUBBLICITÀ DEL PARCO ARCHEOLOGICO” CI STANNO. COME IL “MOVITI FEST”: PER 473.360 MILA EURO, UN “PROGETTO CHE MIRA A COINVOLGERE E ANIMARE I LUOGHI DEL CENTRO STORICO AD AGRIGENTO” - ALLE CRITICHE, IL SINDACO DELLA CITTÀ DELLA CUCCAGNA, FRANCESCO MICCICHÈ, SI OFFENDE: “BASTA DILEGGIO STERILE. SE VINCE AGRIGENTO, VINCE LA SICILIA”! (QUI CE NE VOGLIONO 100 DI MONTALBANO…”)

temptation island

LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E POP CORN PER LE ULTIME TRE SERATE DEL PROGRAMMA? SI PARTE DOMANI SERA E DAGOSPIA È IN GRADO DI RIVELARVI COSA ACCADRÀ TRA LE COPPIE - "FORREST GUMP" ANTONIO, DOPO ESSERE IMPAZZITO CON TANTO DI CORSA DISPERATA PER UN INVITO ALLO STADIO FATTO DAL TENTATORE ALLA SUA FIDANZATA, LA VEDE AL FALÒ E LE CHIEDERÀ DI SPOSARLO - L'AQUILOTTO VALERIO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ ALLA SINGLE ARY E FINISCE PER TRADIRE SARAH. I DUE CHE ABITANO A ZAGAROLO DARANNO VITA A UNA SPECIE DI "ULTIMO TANGO A ZAGAROL". SARÀ LUI CHE, DISPIACIUTO E CON IL CUORE IN MANO, CHIEDERÀ DI POTER INCONTRARE LA COMPAGNA PER RIVELARLE DI PROVARE UN INTERESSE PER LA SINGLE E… - VIDEO

giorgia meloni dario franceschini guido crosetto francesco verderami senato elly schlein

DAGOREPORT - MA DAVVERO FRANCESCHINI, INTERVENENDO AL SENATO, HA MANDATO “MESSAGGI CIFRATI” AI MAGISTRATI FACENDO INTENDERE DI FARLA FINITA DI INDAGARE ESPONENTI DEL PD (SALA E RICCI), OPPURE SI RITROVERANNO SENZA I VOTI DEI RIFORMISTI PD AL REFERENDUM CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA BY NORDIO? –CHE SIA UNA ’’IPOTESI SURREALE”, SBOCCIATA DALLA FANTASY DI VERDERAMI SUL “CORRIERE”, LO SOSTIENE, A SORPRESA, ANCHE GUIDO CROSETTO - IL DISCORSO DI FRANCESCHINI NON MIRAVA INFATTI ALLA ‘’SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DELLE TOGHE, BENSÌ ATTACCAVA LO SDOPPIAMENTO DEL CSM, CON I COMPONENTI SCELTI COL SORTEGGIO, MANCO FOSSE “LA RUOTA DELLA FORTUNA” - FRANCESCHINI HA POI MOLLATO UNO SCHIAFFO ALLA SUA EX PROTEGÉE ELLY SCHLEIN, NEMICA GIURATA DEI VARI ‘’CACICCHI” DEL PARTITO, QUANDO HA DIFESO IL SISTEMA DELLE CORRENTI INTERNE ALLA MAGISTRATURA (CHE LA RIFORMA VORREBBE SCARDINARE) - MA LA DICHIARAZIONE PIÙ RILEVANTE DI ''SU-DARIO'' L’HA DETTATA AI CRONISTI: ‘’IL REFERENDUM CI SARÀ NEL 2026, SARÀ SENZA QUORUM E SARÀ TUTTO POLITICO CONTRO IL GOVERNO MELONI’’ - BEN DETTO! SE UNA SCONFITTA SAREBBE BRUCIANTE PER LE TOGHE, PER GIORGIA MELONI LA BOCCIATURA SAREBBE UNA CATASTROFE IRRIMEDIABILE...

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...