LA VIA WANTED! NESSUNO SA CHE FINE HA FATTO IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO - NON PARTECIPA ALLE RIUNIONI CON RENZI E PADOAN, NON E’ AL MINISTERO, RISPONDE SOLO AL TELEFONO DI SERVIZIO - SA CHE LO VOGLIONO FAR FUORI E STA CERCANDO POSTO IN UNA BANCA D’AFFARI

Per il suo posto si parlava di Lorenzo Bini Smaghi o di Roberto Garofoli. Ma il primo è presidente della Sociètè generale; il secondo è troppo lettiano. E di abiurare Enrico, visto il momento, non ci pensa proprio...

Condividi questo articolo


Aspirina per Dagospia

 

Vincenzo La Via Vincenzo La Via

Ho perso La Via, inteso come Vincenzo, direttore generale del Tesoro. Al vertice di ieri a Palazzo Chigi sulle banche non s’è presentato. C’erano, invece, Padoan ed il gotha di cassa depositi e prestiti, Gallia e Costamagna. La Via non era al ministero, tant’è che ad un certo punto lo hanno dovuto “disturbare” al telefono: nessuno sapeva dove fosse.

 

Come se non dipendessero da lui le scelte da proporre per salvare il Monte Paschi. Come se non fosse lui il responsabile del Tesoro. Per avere un’idea del ruolo del direttore generale del Mef, Draghi non mancò una riunione del negoziato per l’ingresso nella Moneta unica come Vittorio Grilli quelle sul fiscal compact.

 

Per La Via, invece, il salvataggio del sistema bancario italiano non rientra fra le sue competenze. E la sua assenza comincia ad essere notata.

 

ministero economia ministero economia

D’altra parte, lui non viene dal sistema del credito: non ha contributi intellettuali da offrire. Ha un’origine in Banca d’Italia, ma ha trascorso a Washington buona parte della carriera, angolo Banca mondiale. Le tecnicalità del credito e dei salvataggi bancari non gli appartengono. E nemmeno sembra interessato.

 

Qualcuno fa rilevare che questo suo distacco dal principale problema di Renzi sia dovuto alla circostanza che vede esaurito il suo tempo al ministero dell’Economia. Da mesi si parla di sostituirlo. Per riuscirci, però, prima Padoan deve trovargli un posto a lui gradito.

 

Per sostiuirlo, una parte del giglio magico puntava  su Lorenzo Bini Smaghi, marito di Veronica de Romanis, già membro del della Banca centrale europea. Ma soprattutto un profondo conoscitore del mondo del Tesoro, visto che per anni è stato lo sherpa del governo in tutti i negoziati più importanti. Lbs, però, oggi è presidente della Sociètè generale. 

 

mps mps

Qualcuno avrebbe anche pensato a Roberto Garofoli come direttore generale del Mef. Per riuscirci a scalare la posizione, però (oggi è capo di gabinetto), dovrebbe abiurare il suo passato di primo collaboratore di Enrico Letta. E non è detto che, visto il clima attuale del Nazareno, sia una scelta che gli convenga.

 

La Via punterebbe ad una banca d’affari: ma sono zeppe; e per di più, stanno riducendo gli organici a causa della Brexit. Così, resta nel suo studio di Via Venti Settembre; anzi, nemmeno. Risponde solo “su chiamata”.

 

Dalle parti di Padoan, poi, si sta facendo largo un sospetto: perchè la Banca d’Italia si mette di traverso ad ogni soluzione individuata e concordata con Palazzo Chigi? Il sospetto dei tecnici è che Via Nazionale sia più impegnata a coprire le magagne del passato (della mancata Vigilanza) che trovare soluzioni per salvare le banche.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DOVE ABBIAMO GIÀ VISTO LA VERSIONE SPECIALE DELLA FIAT 500 CON CUI GIORGIA MELONI È ARRIVATA SUL PRATO DI BORGO EGNAZIA? È UN MODELLO SPECIALE REALIZZATO DA LAPO ELKANN E BRANDIZZATO “GARAGE ITALIA”. LA PREMIER L’HA USATA MA HA RIMOSSO IL MARCHIO FIAT – A BORDO, INSIEME ALLA DUCETTA, L’INSEPARABILE PATRIZIA SCURTI E IL DI LEI MARITO, NONCHÉ CAPOSCORTA DELLA PREMIER – IL POST DI LAPO: “È UN PIACERE VEDERE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO SULLA FIAT 500 SPIAGGINA GARAGE ITALIA DA ME CREATA...”

SCURTI, LA SCORTA DI GIORGIA - SEMPRE "A PROTEZIONE" DELLA MELONI, PATRIZIA SCURTI GIGANTEGGIA PERSINO AL G7 DOVE È...ADDETTA AL PENNARELLO - LA SEGRETARIA PERSONALE DELLA DUCETTA (LE DUE SI ASSOMIGLIANO SEMPRE DI PIU' NEI LINEAMENTI E NEL LOOK) ERA L’UNICA VICINA AL PALCO: AVEVA L'INGRATO COMPITO DI FAR FIRMARE A BIDEN & FRIENDS IL LOGO DEL SUMMIT - IL SOLO CHE LE HA RIVOLTO UN SALUTO, E NON L'HA SCAMBIATA PER UNA HOSTESS, È STATO QUEL GAGA'-COCCODE' DI EMMANUEL MACRON, E LEI HA RICAMBIATO GONGOLANDO – IL SELFIE DELLA DUCETTA CON I FOTOGRAFI: “VI TAGGO TUTTI E FAMO IL POST PIU'…” - VIDEO

LA SORA GIORGIA DOVRÀ FARE PIPPA: SULL'ABORTO MACRON E BIDEN NON HANNO INTENZIONE DI FARE PASSI INDIETRO. IL TOYBOY DELL'ELISEO HA INSERITO IL DIRITTO ALL'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA IN COSTITUZIONE, E "SLEEPY JOE" SI GIOCA LA RIELEZIONE CON IL VOTO DELLE DONNE - IL PASTROCCHIO DELLA SHERPA BELLONI, CHE HA FATTO SCOMPARIRE DALLA BOZZA DELLA DICHIARAZIONE FINALE DEL G7 LA PAROLA "ABORTO", FACENDO UN PASSO INDIETRO RISPETTO AL SUMMIT DEL 2023 IN GIAPPONE, È DIVENTATO UN CASO DIPLOMATICO - FONTI ITALIANE PARLANO DI “UN DISPETTO COSTRUITO AD ARTE DA PARIGI ”

DAGOREPORT! GIORGIA MELONI È NERVOSA: GLI OCCHI DEL MONDO SONO PUNTATI SU DI LEI PER IL G7 A BORGO EGNAZIA. SUL TAVOLO DOSSIER SCOTTANTI, A PARTIRE DALL’UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI PER FINANZIARE L’UCRAINA - MINA VAGANTE PAPA FRANCESCO, ORMAI A BRIGLIE SCIOLTE – DOPO IL G7, CENA INFORMALE A BRUXELLES TRA I LEADER PER LE EURONOMINE: LA DUCETTA ARRIVA DA UNA POSIZIONE DI FORZA, MA UNA PARTE DEL PPE NON VUOLE IL SUO INGRESSO IN  MAGGIORANZA - LA SPACCATURA TRA I POPOLARI TEDESCHI: C'È CHI GUARDA A DESTRA (WEBER-MERZ) E CHI INORRIDISCE ALL'IDEA (IL BAVARESE MARKUS SODER) - IL PD SOGNA UN SOCIALISTA ITALIANO ALLA GUIDA DEL CONSIGLIO EUROPEO: LETTA O GENTILONI? - CAOS IN FRANCIA: MACRON IN GUERRA CON LE PEN MA I GOLLISTI FLIRTANO CON LA VALCHIRIA MARINE