
Nella Settimana del Cuore, ha preso il via la campagna Non ci pensi finché non smette di battere, per sostenere la ricerca sulle malattie cardiovascolari dell’IRCCS Policlinico San Donato.
Il progresso della ricerca è un alleato prezioso nella lotta contro le malattie cardiovascolari, che sono, ancora oggi, la prima causa di morte in Italia e nel mondo, con oltre 17 milioni di vittime ogni anno. In Italia, provocano circa 210.000 morti all’anno, con una maggiore incidenza tra le donne (56%).
Tra le cause più frequenti, le malattie ischemiche del cuore, come infarto del miocardio e angina pectoris, le patologie cerebrovascolari quali ictus e insufficienza cardiaca. Grazie a nuove scoperte, oggi è possibile capire come insorgono, migliorare la prevenzione e diagnosticarle in fase sempre più precoce. Le innovazioni scientifiche e tecnologiche, inoltre, consentono di sviluppare terapie più efficaci, così da salvare vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La ricerca richiede risorse ingenti e l’impegno quotidiano di medici e scienziati per sviluppare terapie sempre più efficaci e personalizzate. È una sfida continua, guidata dalla passione e dal desiderio di aiutare chi soffre. Per questo il sostegno di tutti è fondamentale per raggiungere nuovi traguardi di cura.
Da anni, l’IRCCS Policlinico San Donato è uno dei primi centri di Cardiochirurgia italiani ed europei per il numero di interventi eseguiti e per il livello di complessità degli stessi. È, inoltre, un centro di eccellenza per il trattamento delle cardiopatie congenite.
Solo nel 2024 sono stati effettuati oltre 1.500 interventi di cardiochirurgia, di cui 1.100 sull’adulto e 400 per il trattamento delle cardiopatie congenite. Sempre nell’ultimo anno, sono state effettuate oltre 3.500 procedure elettrofisiologiche e più di 3.800 procedure di cardiologia interventistica.
Proprio grazie a questi numeri, l’IRCCS può contare sul più vasto database clinico del Paese, con oltre 66.000 pazienti.
Un’eccellenza che parte dalla ricerca
L’eccellenza dell’IRCCS Policlinico San Donato nasce dalla ricerca scientifica.
Con 160 professionisti dedicati alla ricerca, 10 laboratori di ricerca e 35 Unità Cliniche, l’IRCCS Policlinico San Donato è un ospedale di eccellenza in ambito cardiovascolare, impegnato nello studio e nel trattamento delle malattie del cuore e dei grandi vasi, oltre che nella formazione professionale di alta specialità. Da anni, ad esempio, l’ospedale è impegnato nella ricerca sullo scompenso cardiaco, con studi importanti sulle cardiomiopatie, come quella ipertrofica. La ricerca non è mai fine a sé stessa ma è legata alle attività assistenziali, che accompagnano i pazienti per tutta la durata della vita e tutte le fasi di cura, dalla diagnosi alla riabilitazione post-operatoria, passando per il trattamento chirurgico, interventistico ed endovascolare.
Ricerca e prevenzione primaria con CVRISK-IT
L’IRCCS Policlinico San Donato fa parte della Rete Cardiologica IRCCS, presieduta dal dottor Lorenzo Menicanti, direttore scientifico dell’ospedale, network in cui è capofila e responsabile organizzativo di CVRISK-IT, la più ampia iniziativa di prevenzione cardiovascolare mai realizzata in Italia, un modello che punta a diventare riferimento anche a livello europeo.
Il progetto ha come obiettivo il reclutamento di 30.000 cittadini sani, di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, privi di patologie cardiovascolari note o diabete, per monitorare i fattori di rischio e affinare le strategie di prevenzione.
Sindrome di Brugada: tante scoperte rivoluzionarie
La Sindrome di Brugada è una patologia spesso silente, fino al manifestarsi di aritmie potenzialmente fatali, ed è tra le principali cause di arresto cardiaco nei giovani adulti apparentemente sani, soprattutto uomini.
Nel 2014, il professor Carlo Pappone, Responsabile dell’Unità Operativa di Aritmologia Clinica e del Laboratorio di Elettrofisiologia all’IRCCS Policlinico San Donato, mise a punto l’ablazione del tessuto di cellule malfunzionanti, una scoperta che rivoluzionò la cura di questa patologia, prima considerata inguaribile. Lo scorso anno, uno studio, sempre diretto dal professor Pappone, ha identificato autoanticorpi diretti contro i canali del sodio cardiaci, essenziali per la normale conduzione elettrica del cuore. Questo risultato ha cambiato completamente le conoscenze sulla patologia, introducendo l’ipotesi di un possibile coinvolgimento del sistema immunitario nella sua origine.
Il passo successivo è trasformare questa intuizione scientifica in un semplice esame del sangue, rapido ed economico, per identificare i soggetti a rischio anche in assenza di mutazioni genetiche note o segni clinici evidenti.
Le nuove frontiere del Bioprinting nel C3D Lab
L’IRCCS è profondamente impegnato nella ricerca in area biomeccanica cardiovascolare. È tra i fondatori, nel 2018, insieme al gruppo di ricerca Biomeccanica del Politecnico di Milano e all’Università di Pavia, del C3D Lab, che conduce ricerche sulla biomeccanica cardiovascolare, utilizzando vari strumenti di bioingegneria, tra cui modelli in silicio in vitro.
La sezione di bioprinting del C3D Lab rappresenta, in particolare, qualcosa di unico dove poter mettere a punto modelli vascolari biostampati, idrogel biomimetici e dispositivi bioattivi. L'obiettivo è lavorare sulla rigenerazione tissutale, un terreno rivoluzionario dove medici e ricercatori possano raggiungere insieme nuove frontiere di cura personalizzata, con soluzioni su misura per i pazienti.
L’AI per migliorare la diagnosi delle anomalie congenite delle coronarie
Le anomalie di origine aortica delle arterie coronariche sono un difetto cardiaco congenito, spesso causa di ischemia miocardica e morte cardiaca improvvisa. Colpisce in particolare i giovani atleti, a maggior rischio poiché l’anomalia sfugge spesso ai test di idoneità sportiva. Chi soffre di anomalia coronarica non mostra sintomi o li mostra solo in forma lieve.
Integrando simulazioni computazionali e intelligenza artificiale, il Policlinico San Donato, con un progetto di ricerca coordinato dal dottor Mauro Lo Rito, cardiochirurgo della Cardiochirurgia pediatrica dell’IRCCS, sta sviluppando modelli predittivi avanzati in grado di migliorare l'accuratezza del rischio ischemico per definire quando occorre ridurre attività fisica o sottoporsi a intervento chirurgico.
Le nuove tecnologie per una diagnosi precoce sempre più efficace
L'imaging multimodale e la tecnologia avanzata sono, quindi, potenti alleati nella diagnosi precoce. E non solo delle anomalie congenite. L’IRCCS Policlinico San Donato, tra i primi centri in Europa per volume di utilizzo nel campo dell’imaging cardiovascolare, è tra i primissimi ospedali in tutto il mondo ad avvalersi di una significativa evoluzione della Tac coronarica: la PCCT (Photon Counting Computed Tomography). La capacità di rilevare l’energia dei fotoni permette alla PCCT di distinguere tra diversi tipi di tessuti e materiali con estrema precisione, consentendo di identificare condizioni come l’aterosclerosi coronarica in uno stadio precoce. I vantaggi della nuova tecnologia si misurano anche nella potenziale capacità di riduzione della dose di radiazione necessaria per l’acquisizione dell’immagine, grazie alla sua elevata efficienza quantica e all’eliminazione del rumore elettronico. La ricerca, anche in questo ambito, procede con costanza, con l'obiettivo di rendere la PCCT sempre più accessibile e utilizzabile in un’ampia gamma di applicazioni cliniche.
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