ABBI FEDE NELLA RETE – SKY.IT (+17%) VICINO AL SORPASSO DEI SITI RAI (-12%) E MEDIASET (-8%) – “FACEBOOK” SUPERA “YOUTUBE” – BENE “LIBERO” E “VIRGILIO” – IN GRAN BRETAGNA QUEST’ANNO IL WEB RACCOGLIERà Più PUBBLICITà DELLA TV…

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1 - Sky.it insegue Rai e Mediaset on-line...
Andrea Secchi per \"Italia Oggi\"

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Facebook e Sky.it sono i fenomeni di dicembre nella rete Internet, anche se con non poche differenze. Il primo ha superato YouTube nella categoria dei social media, diventando leader del comparto con quasi 10 milioni di utenti in Italia. Il sito della piattaforma satellitare, invece, è quello che è cresciuto di più nella propria categoria, broadcast media, oltre il 17% rispetto a novembre, anche se i numeri assoluti sono nettamente inferiori rispetto a Facebook: 2,2 milioni di utenti unici.

Secondo i dati forniti da Aegis Media Expert, quindi, Sky non solo cresce sul piccolo schermo, ma anche su Internet. Un bel risultato, che dimostra come stia pagando l\'arricchimento di contenuti di Sky.it, un sito che si è mosso con più ritardo rispetto a quelli degli altri gruppi televisivi, e che in principio era praticamente solo una vetrina per la televisione satellitare di News Corp. Ora al suo interno vi si trovano notizie e soprattutto video, compresi film (ieri il Diario di Anna Frank, in contemporanea su Sky Cinema) o serie come Romanzo Criminale, visibili in rete anche per i non abbonati.

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Calano, invece, i siti di Mediaset e Rai, che comprendono per altro quelli dei rispettivi Tg. Il Biscione va giù dell\'8,7%, a 3,5 milioni di utenti unici, mentre l\'online di viale Mazzini segna un -12,3%, 2,6 milioni di navigatori. Il confronto è fatto con il mese di novembre 2008 perché da ottobre in poi Nielsen//NetRatings, che fornisce i dati all\'Audiweb, utilizza un nuovo universo, in pratica un nuovo sistema di rilevazioni, che rende impossibile il confronto in termini assoluti con il passato. Oltre ai tre broadcaster, si trovano nella tabella in pagina anche i canali (così si chiamano le sezioni di siti) tv di Repubblica e Corsera, in calo, mentre in crescita c\'è ancora il sito di Radio Deejay, +6,4%, 667 mila utenti.

Tornando a Facebook, la crescita è continua e sotto gli occhi di tutti. A dicembre ha guadagnato un +26% rispetto al mese precedente, è arrivato a superare i 9,6 milioni di utenti unici lasciando indietro YouTube (+4%, 8,78 milioni), non strettamente un social network ma un social media, categoria in cui si trovano entrambi. Interessante notare come le community italiane siano comunque ben piazzate: Libero Community (Wind) al terzo posto (-4%, 4,3 milioni) e Virgilio Community al quarto (+6,4%, 4,2 milioni). Entrambe in vantaggio rispetto al MySpace di Rupert Murdoch (-0,4%, 2,9 milioni)

Infine uno sguardo più generale sulla rete. A dicembre gli utenti sono arrivati ai 22 milioni, +3% rispetto a novembre, il 42% della popolazione italiana. Le feste, però, hanno fatto diminuire le visite per persona, le pagine e il tempo speso online di qualche punto percentuale (2-3%).

2 - Pubblicità, in Uk il web supererà la tv quest\'anno...
Federico Unnia per \"Italia Oggi\"

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Sarà il futuro della pubblicità. Gli investimenti pubblicitari su internet in Gran Bretagna rappresentano oggi un quarto del totale, solo dell\'1% meno di quanto sia investito in tv. Ma nel 2009 si prevede che gli investimenti on-line superiro quelli in tv, collocandosi al primo posto dei media pianificati.

Partendo da queste premesse, e soprattutto dal fatto che nel 2007 ha ricevuto circa 3.500 segnalazioni relative proprio a pubblicità diffuse via internet, l\'Asa (Advertising standards authority) ha svolto un\'indagine nel periodo luglio-agosto 2008 sul livello di correttezza dei messaggi pubblicitari diffusi in Gran Bretagna sui media digitali. Una gamma molto ampia di supporti comunicativi, che vanno dai banner su internet ai pop-up, dai motori di ricerca sponsorizzati alle mail commerciali, dai viral ai blog, fino ai messaggi e contenuti trasmessi attraverso i siti di discussione.

Senza dimenticare la pubblicità su telefonia cellulare. Un universo che ha permesso all\'Asa di monitorare volontariamente 551 messaggi diffusi nel periodo estivo, dei quali solamente 16 sono stati giudicati non conformi alle regole della corretta comunicazione pubblicitaria.

Il tasso di correttezza è del 97%, con punte del 95% per i siti relativi a tematiche sociali e del 100% per i viral. Dai dati resi noti nei giorni scorsi a Londra, emerge che nel complesso i pubblicitari e le imprese sono nel complesso capaci e responsabili nell\'utilizzare in pubblicità mezzi e strumenti tecnologicamente innovativi.

Un punto critico tuttavia esiste ed è rappresentato dal ricorso alle e-mail per la promozione di prodotti cosmetici. Ben 2 dei 4 casi riscontrati nell\'uso scorretto di questo strumento riguardavano proprio il settore cosmetico. Per quanto riguarda in generale i settori maggiormente segnalati per fenomeni di comunicazione non corretta spicca al primo posto il settore benessere e salute (72% di correttezza, il più basso), gli annunci di lavoro (83%), computer e tlc (96).

MediasetMediaset

Un ulteriore fenomeno, tuttavia, emerge: si tratta della diffusione non autorizzata (ma spesso voluta) di comunicazioni messaggi viral, di operazioni di guerrilla marketing, destinati a suscitare interesse, dibattito e accesso sulla rete, al fine di creare consenso e notorietà su una marca ed un prodotto.

Insomma un espediente, criticata dall\'Asa e verso il quale sia gli utenti sia le agenzie di pubblicità, quelle di rp comprese, sono state richiamate a una maggiore serietà e controllo. Da segnalare infine che nel periodo in cui era effettuata questa indagine su base volontaria, l\'Asa ha giudicato 8 casi di pubblicità diffusa su media digitali, tutti condannati.

 

 

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