ADDIO A GIORGIO ARDISSON, L’UNICO ZORRO BIONDO E SENZA BAFFI DELLA STORIA DEL CINEMA - UN ATTORE BELLISSIMO CHE HA SPERPERATO GRAN PARTE DI QUELLO CHE HA GUADAGNATO: “SEAN CONNERY ERA PIÙ ALTO E PIÙ BELLO DI ME, MA IO LO SUPERAVO A KARATÉ” - - -

È con l’agente segreto Walter Ross alias 3S3 che diventa celebre in film in gran parte diretti dal suo grande amico Sergio Sollima come “Agente 3S3: passaporto per l’inferno”, “Asso di picche”, “Agente 3S3: massacro al sole” - E’ in quel genere che, biondo o bruno, diventa una vera star internazionale in quello che è oggi chiamato Euro Spy…

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Giorgio Ardisson 5 Giorgio Ardisson 5

Marco Giusti per Dagospia

 

“Sean Connery era più alto e più bello di me, ma io lo superavo a karaté”. Così si raccontava il nostro primo agente segreto, l’Agente 3S3 alias George o Giorgio Ardisson, che è scomparso pochi giorni a 83 anni fa dopo una lunga e onorata carriera nel cinema di genere.

 

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Perché è vero che è stato il nostro più famoso agente segreto, e soprattutto l’unico italiano, al punto che poco tempo fa lo studioso inglese Matt Blake gli ha dedicato un libro, “Giorgio Ardisson – The Italian James Bond”, che io stesso presentai al Cinema Trevi con Giorgio, la sua costar del tempo, la favolosa Leontine May, e Stefano Sollima, figlio del regista Sergio Sollima, che lo diresse in una serie di scatenate avventure alla 007, ma fu anche l’unico Zorro biondo e senza baffi della storia del cinema, un biondissimo vichingo per Mario Bava, il miglior amico di Ercole nel geniale Ercole al centro della terra, sempre di Bava, il buono di horror come I lunghi capelli della morte di Antonio Margheriti, l’eroe degli erotichelli di provincia come La nipote e L’ingenua. Giorgio, da quando venne scoperto come Agente 3S3 da Sollima e dai fratelli Maggi, i produttori, ebbe la vita facile.

 

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E fece davvero, come raccontava spesso, la dolce vita romana negli anni ’60, impazzando per i salotti romani, il celebre salotto Mulazzani, e i ristoranti con macchine sempre diverse, offrendo cene a tutti, conquistando ragazze, spostandosi nei set tra le grandi capitali del Mediterraneo dietro alle sue missioni segrete. Se l’era goduta, sperperando gran parte di quello che guadagnava, come una vera star del tempo.

 

Nato a Torino da famiglia calabrese, cresciuto a Roma negli ambienti del vaticano, e per questo si diceva che fosse raccomandato, si mette in luce assieme a altri bei ragazzi di allora come Giuliano Gemma e Mario Girotti nella grande stagione del cinema italiano dei primi anni ’60.

 

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Il suo esordio è con Totò e Peppino in Arrangiatevi di Mario Bolognini. Ma lo troviamo subito dopo in un cappa e spada come Morgan il pirata di Primo Zeglio. Per Mario Bava diventa un biondissimo vichingo in L’ultimo dei vichinghi e Gli invasori mettendosi subito in luce tra i platinati del tempo.

 

Giorgio Ardisson Giorgio Ardisson

Anche Gemma diventò biondo platino per Arrivano i titani. Per Bava, col quale aveva un legame fortissimo, è Teseo nel geniale Ercole al centro della terra con Reg Park e Christopher Lee, grande peplum horror amato in tutto il mondo. Si divide poi, da protagonista tra western, Zorro e horror, ma è con l’agente segreto Walter Ross alias 3S3 che diventa celebre in film in gran parte diretti dal suo grande amico Sergio Sollima come Agente 3S3: passaporto per l’inferno, Asso di picche, Agente 3S3: massacro al sole. E’ in quel genere che, biondo o bruno, diventa una vera star internazionale in quello che è oggi chiamato Euro Spy.

 

Lo vuole anche Fellini per Giulietta degli spiriti, ma litiga sul set e il suo ruolo è del tutto ridimensionato. Così torna allo spionaggio e al cinema di genere con film anche di buon livello come Omicidio per appuntamento di Mino Guerrini, o western come Django sfida Sartana di Pasquale Squitieri, O tutto o niente di Guido Zurli. Il curioso Chiedi perdono a Dio, non a me firmato da Vincenzo Musolino sembra che sia scritto in realtà da Andrea Camilleri. Così ricordava sia lui che, in parte, lo stesso scrittore.

 

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Seguita anche a interpretare Zorro biondo e senza baffi, erotici-esotici come La vergine di Bali, che riteneva uno dei suoi migliori film, per poi arrivare agli erotichelli anni ’70 e al supertrash mondiale La croce delle sette pietre. Negli ultimi anni, si è soprattutto dedicato alla ristorazione, anche se nel suo locale, Il Parco dei principi, aveva piazzato un grande lampadario-cimelio di Zorro. Acciaccato, con un filo di voce, ma ancora simpaticissimo e vitale, era sopravvissuto a tante operazioni e mi sembrava immortale. Come il suo Agente 3S3.

 

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