bisognerebbe non dare pubblico riscontro di certa merda disperata che circola in rete, vedi i tizi che festeggiano la morte del povero Taricone perché \"era di destra\" - RICORDARE LE BIOGRAFIE DI DI PIETRO E TRAVAGLIO CHE NEI GIORNI SCORSI HANNO SOSTENUTO CHE BERLUSCONI PORTEREBBE JELLA –BRANCHER E LA NAZIONALE, OVVERO COME UN CERTO POTERE PERCEPISCE, PREVIENE E/O SFRUTTA I SENTIMENTI COLLETTIVI…

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1 - BRANCHER BATTUTO DALLA NAZIONALE...
Filippo Ceccarelli per \"la Repubblica\"

Non ha proprio tutti i torti il ministro Brancher quando, sia pure in modo vittimistico e semplificato, mette in relazione la sconfitta della Nazionale con l´ondata «di cattiveria» che gli è piovuta addosso. Senza entrare nel merito, è interessante questa sua valutazione in quanto disvela la sensibilità di un certo potere nel percepire e quindi nel prevenire e/o sfruttare i sentimenti collettivi a fini di dominio. Ma mai in modo infallibile. In questo senso una Nazionale che avesse raggiunto gli ottavi avrebbe di certo aiutato Brancher a farsi i comodacci suoi; mentre la sconfitta ha incattivito la gente che si è sentita presa in giro dall´arroganza del neo-ministro.

facci13facci13 andrea marcenaro

Forse occorrerebbe studiare meglio questi spostamenti umorali prodotti in campo politico dagli odierni circenses. Forse sarà anche il caso di ricordare che nel luglio del 1994 il governo, sempre Berlusconi, astutamente cercò di far passare il decreto-salvaladri lo stesso giorno in cui l´Italia volava verso la finale battendo la Bulgaria. Ma poi la Nazionale perse ai rigori con il Brasile. L´indomani, un lunedì, si scatenò la protesta e il Cavaliere dovette rimangiarsi quel provvedimento che magari una vittoria avrebbe salvato.

AndreaAndrea Marcenaro

2 - I DUE BECCAMORTI...
Filippo Facci per \"Libero\"

Cominciamo con Travaglio. È passato dal Giornale alla Voce: la Voce ha chiuso. È passato al Borghese: il Borghese ha chiuso. È andato da Luttazzi: gli hanno chiuso il programma. Ha promosso Raiot della Guzzanti: mai andato in onda, al pari dei programmi di Oliviero Beha e Massimo Fini. Ha sostenuto Santoro: e Santoro mancò dalla tv per il periodo più lungo della sua vita. Ha sostenuto la candidatura di Caselli all\'Antimafia: hanno fatto una legge apposta per escluderlo. Ha sostenuto Woodcock: plof. Ha sostenuto la Forleo e De Magistris: una tragedia.

BerlusconiBerlusconi Silvio e Brancher

Poi c\'è Di Pietro. Sua sorella, nel 1954, morì nel sonno. L\'amico con cui usciva la sera, nel 1967, si schiantò in auto e ci rimase secco. Una donna che Di Pietro frequentava a Bergamo, nel 1983, si schiantò e ci rimase anche lei. Il padre di Di Pietro, nel 1987, mentre scaricava un trattore, fu travolto fatalmente da cinque balle di fieno. Sua nipote, nel 1989, depressa, sparò al figlio prima di suicidarsi. Gli amici politici che Di Pietro frequentava negli anni Ottanta, in buona parte, sono stati arrestati: da lui.

Il migliore amico di Di Pietro, quest\'anno, è stato condannato a 21 anni per omicidio: Tonino era parte civile contro di lui. Per il resto, com\'è noto, allearsi politicamente con Di Pietro equivale al bacio della morte. Tutto questo per ricordare che Di Pietro e Travaglio, nei giorni scorsi, in scritti e discorsi, hanno sostenuto che Berlusconi porterebbe jella.

TRAVAGLIOTRAVAGLIO

3 - CON QUESTA NUOVA IRREFRENABILE CIANCIA GLOBALE, DOVE LA PAROLA DI CAINO VALE QUELLA DI ABELE, DOVE L´OPINIONE DEL VIGLIACCO VALE QUELLA DEL CORAGGIOSO, NON SI SA COME FARE I CONTI...
Michele Serra per \"Il Foglio\"

antonioantonio di pietro idv

Così come non si commentano le scritte dentro le latrine pubbliche, o i graffiti dei frustrati sui monumenti, bisognerebbe non dare pubblico riscontro di certa merda disperata che circola in rete, vedi il tizio o i tizi che festeggiano la morte del povero Taricone perché \"era di destra\". Ma vedete, sono io per primo che non riesco a non parlarne. Un po´ perché esiste il fascino dell´orrido, un po´ perché vale l´esile speranza che ancora esista vergogna, un po´, infine, perché con questa nuova irrefrenabile ciancia globale, dove la parola di Caino vale quella di Abele, dove l´opinione del vigliacco vale quella del coraggioso, non si sa come fare i conti.

FILIPPOFILIPPO FACCI MicheleMichele Serra

L´accesso è libero, e di questa libertà non sapremmo e soprattutto non vorremmo fare a meno. Ma di pari passo vediamo che di questa libertà viene poi fatto scempio, come di farina distribuita a pazzi che ci imbiancano le strade mentre i figli muoiono di fame. Ci torna in mente, allora, il Gaber di \"la libertà non è uno spazio libero\", ma soprattutto ci torna in mente l´idea (circolante molti, molti anni or sono) che la libertà formale è appena un simulacro, buono per accontentare i gonzi. La libertà sostanziale è quella che dà facoltà di cambiare se stessi e le cose intorno. Quelli che me lo avevano insegnato non ci sono più. E io non lo pensavo, non lo scrivevo da un sacco di tempo.

 

 

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