bla-bla-BLATTER, C’È DEL MARCIO NELLA FIFA – VIAGGIO NEL REGNO DEL dittatore del calcio mondiale SU CUI NON TRAMONTA MAI L’OMBRA DELLA CORRUZIONE: PER L’ELEZIONE DEL 2002 C’È CHI CONFESSÒ DI AVER RICEVUTO 100MILA $ PER VOTARLO – CHI PROVA A BUTTARLO GIÙ DALLA TORRE NON DURA A LUNGO – E ORA CHE IL MONDIALE SUDAFRICANO HA GENERATO PROFITTI RECORD, PUÒ GIOCARE CON TUTTI AL GATTO COL TOPO…

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Roberto Beccantini per \"La Stampa\"

SEPPSEPP BLATTER

Non ho mai corrotto, non sono mai stato corrotto e non lo farei mai». Firmato, Jospeh Sepp Blatter, ex colonnello svizzero di 74 anni, presidente della Fifa dal 1998. Dicono tutti così, gli gnomi che hanno sposato il potere. La Fifa (letteralmente, Federazione internazionale delle associazioni di calcio) abita a Zurigo, ed è l\'Onu del pallone, 207 «figli» da nutrire e istruire. Blatter vi entrò nel 1975, e da allora non è stato più possibile rimuoverlo. Politicamente rampollo di Joao Havelange, il brasiliano alla cui scuola si era formato e di cui prese il posto, il colonnello è un uomo senza scrupoli.

BlatterBlatter

Oggi che la Fifa ha chiuso il 2009 superando per la prima volta il miliardo di dollari di ricavi, con profitti record di 169 milioni, e che dai diritti tv e gli sponsor del Mondiale in Sudafrica ha ricavato 3,4 miliardi di dollari, il 50% in più rispetto al bottino di Germania 2006, può permettersi di giocare al gatto col topo con tutti. Lo ha sempre fatto, gli è sempre piaciuto, anche se ha sempre rischiato.

blatterblatter sepp02

Nel 1998, a Parigi, sconfisse lo svedese Lennart Johansson, all\'epoca presidente dell\'Uefa, in capo a un braccio di ferro che avrebbe avuto notti molto calde, fra camere e voti carnalmente mischiati. Non meno controversa, la volata per il 2002: Farra Ado, vice presidente della Confederazione africana, dichiarò alla stampa britannica di aver ricevuto un\'offerta di 100 mila dollari «pur di votare Blatter». Non pochi delegati gli confessarono di aver incassato 50 mila dollari «prima», e altri 50 mila «dopo».

cannavarocannavaro rientro in italia nazionale mondiali sudafrica

Al dunque, Blatter passò sopra ai veleni, «tutta invidia», e al camerunense Issa Hayatou, 139 a 56, grazie all\'appoggio dei Paesi sudamericani e asiatici. Asiatici, soprattutto, fedeli alla parola data e al Mondiale ricevuto (Corea del Sud, Giappone). A Zurigo, il 31 maggio 2007, si presentò solo e venne rieletto per acclamazione, anche se soltanto 66 delegati, su 207, lo nominarono materialmente.

maradonamaradona

Il suo sogno è il premio Nobel per la Pace: mica male, detto da un despota. Blatter sa vendersi. Ha aperto il Mondiale all\'Asia e all\'Africa, che già avrebbe dovuto ospitare l\'edizione del 2006, poi finita alla Germania, se un membro non avesse tradito; nel 2014, toccherà al Brasile, la cui prima e ultima volta risale, addirittura, al 1950. Ha trasformato i sorteggi in mega-show, ogni estate ne inventa una pur di sequestrare le copertine, dalle porte più larghe alle divise sexy della calciatrici, cosa che mandò in bestia le femministe (e non solo).

MarcelloMarcello Lippi - Mondiali 2010

Ha un giro di affari e di cortigiani molto stretto, molto ramificato. Lo sostengono i «poveri» di tasca, e fors\'anche di spirito, in nome dei quali ha sempre rifiutato (fino a ieri?) le sirene della moviola: perché costa, e non tutti possono permettersela.

MondialiMondiali SudAfrica

In molti hanno cercato di buttarlo giù dalla torre. Nel 2002, ci provò l\'allora segretario generale Michel Zen-Ruffinen, con tanto di dossier sul collasso della Isl, il braccio mercantile della Fifa, e su certi conti (e certe elezioni) che di bucato steso al sole proprio non profumavano. Morale: fu pugnalato, e perse il posto, Bruto Zen-Ruffinen, non Cesare Blatter. Quattro anni dopo, ci ha riprovato un giornalista britannico, Andrew Jennings, con un libro-inchiesta («I padroni del calcio»).

Fece a pezzi l\'impero di Blatter, tornò sullo strano decesso della Isl, raccontò di prebende da favola dei membri del Comitato esecutivo, suite in alberghi extra lusso, Mercedes, diarie dagli zero sospetti. È stato più facile scoprire questo che lo stipendio del presidente, tuttora segreto se non secretato. Risultato: Blatter s\'impegnò strenuamente a vietare la diffusione del libro.

LogoLogo mondiali sudafrica 2010

Fra i paladini più ossequiosi ed efficienti, spicca Jack Warner, ex giocatore di Trinidad e Tobago, presidente della Concacaf (Nord, Centro America e Caraibi), chiave del sistema Blatter, latore di voti e di favori. E, dicono, all\'altezza del tiranno, se è vero, com\'è vero, che ai Mondiali del 2006 spillò un milione di dollari dalla vendita di biglietti al mercato nero. Blatter ha già dichiarato che si candiderà anche nel 2011. Probabilmente, contro nessuno: come l\'ultima volta.

MondialiMondiali Sud Africa

È fatto così, il colonnello. «Habla habla», parla parla. E se la politica gli rompe le scatole, simula di perdere le staffe. «In Francia, l\'eliminazione della Nazionale è diventata un affare di stato. Giù le mani dallo sport, il mio sport. Noi sosteniamo la Federazione: ciò premesso, se non si troverà una soluzione attraverso il dialogo, saremo costretti a sospenderla». Tutta invidia o no, sul suo regno non tramonterà mai l\'ombra.

 

 

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