IL CINEMA DEI GIUSTI - ECCOLO IL CINEMA FEMMINILE ITALIANO. E’ UNA BELLA SORPRESA, QUESTO “GLORIA!”, QUASI UN MUSICAL FEMMINIL-LIBERTARIO SULLE RAGAZZE CHIUSE NEGLI ISTITUTI RELIGIOSI DI INIZIO 800 CHE SI INVENTANO LA MUSICA DEL FUTURO - HA QUALCHE INGENUITÀ E QUALCHE LIMITE DA OPERA PRIMA, MA GIÀ CERCARE DI DAR VOCE ALLE MUSICISTE NASCOSTE DEL 700 È UNA BELLA IMPRESA. IN GRAN PARTE RIUSCITA. PERCHÉ IL FILM È ESTREMAMENTE VITALE, GIOIOSO, LIBERATORIO…- VIDEO

-

Condividi questo articolo


Gloria! DI MARGHERITA VICARIO Gloria! DI MARGHERITA VICARIO

Marco Giusti per Dagospia

 

Eccolo il cinema femminile italiano. Addirittura in versione musical. “I dispari vanno sempre d’accordo” spiega Elio di Elio e le Storie Tese con una specie di parrucca da Mastro Ciliegia alla giovane orfanella, pazza per la musica, Teresa di Galatea Bellugi dandole uno strumentino a percussione che lui stesso ha costruito.

 

E’ una bella sorpresa, malgrado qualche ingenuità, questo “Gloria!”, passato a Berlino in concorso lo scorso febbraio, quasi un musical femminil-libertario allo “Zero de conduite” sulle ragazze chiuse negli istituti religiosi di inizio 800 che si inventano la musica del futuro, opera prima di Margherita Vicario, anche musicista, ma, soprattutto, cresciuta in una famiglia di registi, tra il padre, Francesco, lo zio, Stefano, regista di tanti Sanremo compreso l’ultimo, il nonno, il regista e produttore Marco, e la nonna, la bellissima Rossana Podestà.

 

GLORIA! GLORIA!

 Siamo nell’istituto religioso di Sant’Ignazio, all’alba, spiegano i titoli, dell’800, con il vento della rivoluzione napoleonica alle porte e la Chiesa intrappolata tra conservatorismo e i cambiamenti epocali portati da Napoleone. Per l’incoronazione di Papa Pio VII a Venezia, non a Roma occupata, il Maestro Perlina, un buffo, cattivo, vigliacco, spompato e pure “sodomita” Paolo Rossi, deve preparare una nuova composizione che eseguirà alla presenza del Papa nell’istituto. Ci prova, ma non ci riesce.

 

GLORIA! GLORIA!

Contemporaneamente le sue musiciste, la Lucia di Carlotta Gamba, la Bettina di Veronica Lucchesi, più nota come La Rappresentante di Lista, la Marietta di Maria Vittoria Dell’Asta, unite alla Teresa di Galatea Bellugi, ragazza madre messa incinta dal governatore, Natalino Balasso, che ha dovuto cedere il figlio, hanno scoperto un pianoforte nelle cantine dell’istituto e iniziano a suonare di notte. Scontrandosi fra di loro, ma anche inventando nuovi motivi e dando vita alla propria creatività. Tutto questo porterà a una esplosione musicale anticlericale e antipatriarcale come nel finale di “Zero de conduite” di Jean Vigo che coinvolgerà tutti, dal perfido Maestro Perlina, al governatore, al Papa.

 

Gloria! DI MARGHERITA VICARIO Gloria! DI MARGHERITA VICARIO

L’idea è magari più forte del film, che ha qualche ingenuità e qualche limite da opera prima, ma già cercare di dar voce alle musiciste nascoste del 700 che si muovevano in un mondo dominato da maschi, che le sfruttavano senza dar loro alcuna possibilità di creatività e di espressione, è una bella impresa. In gran parte riuscita. Perché il film è estremamente vitale, gioioso, liberatorio. Possiamo trovare un po’ assurda l’invenzione del jazz negli Istituti religiosi di inizio ’800, ma fa parte del gioco, e la presenza di Elio e di Paolo Rossi serve appunto a dare se non credibilità alla situazione almeno a costruire uno spettacolo musicalmente alternativo. Bravissime le protagoniste, la Bellugi che abbiamo già visto in “Amanda” di Carolina Cavalli e la Gamba, già eroina del “Dostoevsky” dei D’Innocenzo. Uscirà l’11 aprile.     

margherita vicario sul set di gloria! margherita vicario sul set di gloria! Gloria! DI MARGHERITA VICARIO Gloria! DI MARGHERITA VICARIO Gloria! DI MARGHERITA VICARIO Gloria! DI MARGHERITA VICARIO ELIO E MARGHERITA VICARIO SUL SET DI GLORIA! ELIO E MARGHERITA VICARIO SUL SET DI GLORIA!

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

L’EFFETTO VANNACCI È SVANITO? – IL SECONDO LIBRO DEL GENERALE, "IL CORAGGIO VINCE", È UN MEZZO FLOP RISPETTO ALL’ESORDIO: 14MILA COPIE IN UN MESE E MEZZO CONTRO LE 240MILA DI “IL MONDO AL CONTRARIO” – SALVINI, CHE HA CANDIDATO IL GENERALE ALLE EUROPEE, HA SOTTOVALUTATO LE CONSEGUENZE DELLA SOVRAESPOSIZIONE DI VANNACCI: DOPO UN ANNO DI INTERVISTE E OSPITATE TV, IL MILITARE HA PERSO SMALTO. E IL SUO LIBRO VENDE SOPRATTUTTO NEL NORD-EST, BACINO STORICO DELLA LEGA, E POCO O NIENTE AL SUD E AL CENTRO (DOVE VANNACCI È CAPOLISTA)

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...