I DAVID DEI GIUSTI - I PREMI PIÙ FORTI SE LI LITIGANO SEI TITOLI: ''DOGMAN'', ''CHIAMAMI COL TUO NOME'', ''EUFORIA'', ''LAZZARO FELICE'', ''SULLA MIA PELLE'' E ''CAPRI-REVOLUTION''. LA VERA SORPRESA È IL RITROVATO AMORE DEL CINEMA ITALIANO PER GUADAGNINO. PER ''LORO'' DI SORRENTINO UNA MONTAGNA DI NOMINATION TECNICHE E I MIGLIORI ATTORI. IN CASTIGO VIRZÌ E MUCCINO, MANCANO DEL TUTTO O QUASI I FILM COMICI E LE COMMEDIE

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David Nominations

edoardo pesce in dogman edoardo pesce in dogman

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Tempo di David. Dogman di Matteo Garrone con 15 nominations, Capri-Revolution di Mario Martone con 14, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e Loro di Paolo Sorrentino con 12, Lazzaro felice di Alice Rohrwacher e Sulla mia pelle di Alessio Cremonini con 9 dominano la scena dei David di Donatella del 2019.

 

DOGMAN DOGMAN

A dir la verità, i premi più forti, cioè miglior film e miglior regia sono circoscritti a sei titoli, Chiamami col tuo nome, Dogman, Euforia, Lazzaro felice, Sulla mia pelle, che ha solo miglior film, e Capri-Revolution, che ha solo miglio regia. La vera sorpresa è il ritrovato amore da parte del cinema italiano per Luca Guadagnino, tanto odiato negli anni da qualsiasi produttore si incontrasse, anche se non credo che il suo Suspiria, l’anno prossima, otterrà le stesse nominations.

 

chiamami col tuo nome 1 chiamami col tuo nome 1

Loro di Paolo Sorrentino si deve accontentare di una montagna di nomination tecniche e dei migliori attori, Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak.  Film come La terra dell’abbastanza dei gemelli D’Innocenzo, supercandidato all’opera prima assieme a Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, ha ben quattro nomination forti, compreso il miglior produttore, Agostino Saccà. Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis recupera sulle due migliori attrici, Pina Turco e Marina Confalone, che si andranno a scontrare decisamente con le due attrici di Capri-Revolution, Marianna Fontana e Donatella Finocchiaro.

euforia euforia

 

Sia la Fontana che la Turco se la vedranno con la Veronica Lario di Elena Sofia Ricci in Loro, con Alba Rohrwacher in Troppa grazia e Anna Foglietta in Un giorno all’improvviso, un film che meritava almeno la nomination per l’opera prima. Fra gli attori protagonisti la battaglia sarà Marcellino Fonte, che ha vinto quasi tutti quest’anno, in Dogman, il Riccardo Scamarcio di Euforia, il Berlusconi di Toni Servillo in Loro, lo Stefano Cucchi di Alessandro Borghi di Sulla mia pelle e il Fabrizio De André di Luca Marinelli in Principe felice, un film che vanta anche la nomination come miglior opera prima.

capri revolution 8 capri revolution 8

 

Tra i non protagonisti possiamo segnalare, oltre alla Finocchiaro, alla Confalone, alla Smutniak, la Nicoletta Braschi contessa di Lazzaro felice e Jasmine Trinca come Ilaria Cucchi di Sulla mia pelle. Tra i maschi il Massimo Ghini con l’Alzheimer (quello funziona sempre al cinema) di A casa tutti bene, l’Edoardo Pesce di Dogman, favoloso, il Valerio mastrandrea morente di Euforia, ma è canidato anche come miglior opera prima, Ride, l’Ennio Fantastichini di Principe felice e Fabrizio Bentivoglio in Loro.

capri revolution 7 capri revolution 7

 

Tra i documentari si segnalano, ovviamente, il Santiago, Italia di Nanni Moretti e La strada di Samouni di Stefano Savona, oltre a Arrivederci Saigon di Wilma Labate, Fridkin Uncut di Francesco Zippel e L’arte viva di Julian Schnabel di Pappi Corsicato. Che dire? E’ un elenco abbastanza preciso e molto serio (troppo?) dei migliori film della stagione italiana appena conclusa. In castigo Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, segnalato solo per la miglior sceneggiatura non originale di Ella&John, Gabriele Muccino, e forse A casa tutto bene poteva aspettarsi qualcosa in più.

sulla mia pelle film su stefano cucchi 6 sulla mia pelle film su stefano cucchi 6

 

Tra gli esordienti lo scontro sarà tra Sulla mia pelle, La terra dell’abbastanza e Ride, ma ci sono anche il Simone Spada di Hotel Gagarin e il Luca Facchini di Principe felice, che, malgrado il successo, è più una fiction tv. Mancano del tutto o quasi i film comici e le commedie. Anche se non c’è stato un film forte come Come un gatto in tangenziale. Potevamo sperare qualcosa per Achille Tarallo, piccolo capolavoro di Antonio Capuano con Biagio Izzo, del tutto ingiustamente dimenticato.

 

Come sono  stati dimenticati del tutto il bellissimo secondo film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, il curioso Io sono tempesta di Daniele Lucchetti con Marco Giallini, l’opera prima prodotta da Matteo Garrone Blue Kids di Andrea Tagliaferri. Ma sono contento, più che contento, per gli scontri  tra Garrone e Guadagnino, tra Borghi e Marcellino, tra Pina Turco e Marianna Fontana. 

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