DUOPOLIO RAI-MEDIASET AMMAZZAITALIA - DEGLI ESPOSTI (PALOMAR): “IL MERCATO È BLOCCATO DAI DUE COLOSSI. SENZA BANDA LARGA DOMINANO LORO E I GRANDI NETWORK DI DISTRIBUZIONE USA COME NETFLIX NON INVESTONO IN ITALIA”

Il patron di Palomar: “La7? Ha causato solo una crepetta rispetto ai due colossi che si immobilizzano a vicenda A causa del crollo delle entrate pubblicitarie, Mediaset non si può più permettere la produzione di fiction, per questo si vuole limitare anche la Rai. Ma occorre impedire che scelgano di morire insieme”…

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Carlo Degli Esposti Carlo Degli Esposti

Alessandro Ferrucci per “Il Fatto Quotidiano

  

Paradossi italiani: dietro un arretramento infrastrutturale, tecnologico e quindi, anche sociale, dovuto allo scarso sviluppo della banda larga, c’è un vantaggio, uno solo: “Non siamo stati colonizzati dal mercato statunitense come avvenuto per i francesi”, spiega Carlo Degli Esposti.

 

Lui è il patron di Palomar, una delle più importanti case di produzioni nostrane, ora impegnata in Puglia per girare la seconda serie di Braccialetti rossi, ultimo successo trasmesso da Rai1; le logiche televisive le conosce, le vive, a volte le subisce, altre le rilancia, comunque ne fa parte.

  

Partiamo dagli aspetti negativi...

   Anche perché sono maggiori. Vede, questi ultimi vent’anni di duopolio hanno danneggiato l’Italia, hanno impedito lo sviluppo di un mercato caratterizzato da una sana concorrenza; hanno chiuso la possibilità di ricchezza.

  

Montalbano Montalbano

Esistono dati?

   Eccome. Secondo uno studio realizzato tre anni fa dalla Fondazione Rosselli, il fatturato dell’Italia è cresciuto del 37 per cento, mentre quello inglese del 250, molto delle loro società sono entrate in Borsa.

  

Quindi per rispettare gli equilibri del duopolio Rai-Mediaset, siamo indietro di un’era?

Sì, a partire dallo sviluppo della banda larga. Come le dicevo prima i grandi network di distribuzione statunitense non entrano in Italia perché non gli conviene; realtà come Netflix (colosso americano dell’intrattenimento via web) sono ancora lontane da noi.

  

Mentre in Francia...

braccialetti rossi la fiction di raiuno braccialetti rossi la fiction di raiuno

   Hanno tentato di arginare le produzioni straniere con leggi a tutela nazionale, ma gli statunitensi hanno vinto lo stesso.

  

Quale dovrebbe essere il ruolo della televisione pubblica?

   Lo sviluppo del mercato indipendente e audiovisivo.

  

E l’informazione, no?

   Non è il mio campo, ma come è strutturata, non credo abbia più senso, non ci sono soldi per seguire come un tempo gli aventi, e comunque, come è organizzata, non riesce a seguire la scansione delle notizie. L’elefantismo della Rai è un serio problema, drena denaro e riduce le risorse.

  

Lei è parte in causa visto il suo ruolo in Palomar.

   Aspetti, le offro un esempio di cosa vuol dire “prodotto italiano” e cosa porta al Paese.

  

Prego...

i delitti barLume i delitti barLume

   Dopo anni di lavoro su Montalbano, la BBC inglese ha acquistato i diritti per una cifra non proporzionata agli ascolti ottenuti da noi, ma va bene così.

 

 E quindi?

   Ryanair si è reso conto del successo conquistato Oltremanica, ha verificato la richiesta di viaggi verso la Sicilia, sui luoghi dove abbiamo girato, e ha comprato tutti gli slot di Comiso. Cos’è questo se non sviluppo? Noi dobbiamo coltivare il nostro pubblico, raccontare la nostra storia attraverso la nostra cifra emotiva, un mix di cuore e pancia, e non scimmiottare le serie statunitensi.

  

Lei parla di duopolio, ma esistono altre realtà come La7.

   Non paragonabile, ha causato solo una crepetta rispetto ai due colossi. Però la questione è differente, e mi scusi se insisto...

  

Sempre duopolio?

PIER LUIGI CELLI LUISA TODINI PIER LUIGI CELLI LUISA TODINI

   A causa del crollo delle entrate pubblicitarie, Mediaset non si può più permettere la produzione di fiction, acquistano solo prodotti sudamericani, per questo si vuole limitare anche la Rai.

  

Questione di equilibri.

   Sì, di duopolio appunto, si marcano, si immobilizzano, devono sempre e comunque viaggiare parallele. Occorre impedire che scelgano di morire insieme.

  

Mediaset ha meno inserzionisti a causa della crisi?

   Anche, ma soprattutto perché non ha più un proprietario-premier .

  

Lei lavora con Sky.

   Un player importantissimo per lo sviluppo del mercato indipendente italiano, sono un’alternativa che può esplodere.

  

Conosce e segue le nuove star del web?

netflix netflix

   In alcuni casi ho visto fenomeni molto interessanti.

  

Dal tono della sua voce avverto un “però” in agguato...

   No, sono realmente dei bravi artisti, ma devono fare attenzione a non sopravvalutarsi con troppa facilità.

  

La riconoscibilità immediata li manda fuori giri?

   Esatto, e non gli consente di crescere con gradualità, come rischia Willwoosh (al secolo Guglielmo Scilla), ora impegnato in Rai grazie ad Agostino Saccà (ex dirigente per la televisione di Stato). La creatività è la base, ma va saputa gestire.

  

La accuseranno di avere sessant’anni e di non comprendere il nuovo corso.

house of cards house of cards

Sicuro. Peccato che vent’anni fa ho prodotto il primo reality, girato a Bologna con sette studenti chiusi in un appartamento a raccontare se stessi, quando nello stesso periodo uno studio realizzato da Pier Luigi Celli per la Rai, spiegava come la televisione on demand sarebbe stata prevalente nel giro di due o tre anni. La storia ha raccontato altro...

 

2. NETFLIX SBARCA IN EUROPA - MA L’ITALIA NON È NELLA LISTA

 Da “La Stampa

house of cards poster house of cards poster

Ha chiuso il secondo trimestre del 2014 con un giro d’affari di 1,34 miliardi di dollari, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ora Netflix, il gigante Usa della web-tv, sbarca in Europa, sulla spinta di un utile netto di 71 milioni di dollari sempre nel secondo trimestre di quest’anno, il 141% in più dello stesso periodo del 2013. Il colosso statunitense, che dal 2008 offre sulla rete un servizio di «streaming online on demand», accessibile con un semplice abbonamento, dopo la Gran Bretagna, ha annunciato di essere pronto alla conquista dei mercati di Francia, Belgio, Austria, Svizzera, Lussemburgo e Germania. L’Italia, per ora, non rientra nei piani. 
[r. e.]

 

 

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