Simona Orlando per Dagospia
Boom e riboom di ascolti hanno spinto in avanti il Sanremo di Conti, ieri anche di Conte, Antonio, che ha dato la sua azzurra playlist: "Se stiamo insieme", "Uomini soli" e "Si può dare di più", poi non dite che non ci aveva avvertito. La mannaia si è abbattuta sui primi quattro big. Fuori I soliti Idioti, Lara Fabian (la meno nazionale delle internazionali), Anna Tatangelo in D’Alessio (è stata registrata una scossa sismica nel campano) e Raf. Era finito in ospedale per una brutta bronchite ma ha cantato lo stesso “Come una favola”, la canzone preferita di Carlo Conti.
Inspiegabile la rabbia di Emma oggi in conferenza stampa, che non ha preso bene le critiche (peraltro abbastanza clementi): «Io sono molto fiera di me. Ho messo da parte i miei guizzi da stronza rock ‘n’roll per presentare altri artisti in gara. Io non sono qui per promuovere. Quello che dovevo promuovere, io l’ho già venduto abbondantemente. Il festival serve a far scrivere persone che durante l’anno non lo fanno abbastanza».
carlo conti e emma ferrero rocher
Ieri era acconciata come la Timoshenko, Arisa come Betty Boop, ma ci sono stati anche turbanti (Amara) mutande (Atzei), principesse (Di Michele). La mora e la bionda continuano solo a condurre. Ci lamentiamo sempre che le vallette non sanno fare niente e, una volta che sanno cantare, le facciamo tacere. O peggio, parlare. Rocío Muñoz Morales sul palco si avvista raramente. Forse a un passo dal cielo è una collocazione troppo lontana dall’Ariston. In conferenza ha ammesso di aver accettato di partecipare senza sapere a cosa andava incontro: «Non ero consapevole e meglio così, altrimenti avrei avuto più paura. Mi emoziono, piango in continuazione, in qualunque momento, soprattutto per Mango». Che però non ha mai conosciuto, e probabilmente mai ascoltato.
Fra i giovani ha sbancato Giovanni Caccamo, che incassa anche il Premio della Critica. Il Rupert Everett siculo, benedetto da Battiato e dalla ditta Caselli, ha vinto sui romani KuTso, che in realtà si pronunciano Kazzo, anche se eccezionalmente, a Sanremo, lasciano che sia lo spettatore a decidere. Siccome qui ci sono persone perbene, meglio i membri senza membro, anche se poi si sorbiscono le parolacce di Nesli (nella cover “Mare Mare”) e dei Soliti Idioti in “Vita di inferno”.
Continuano le serate tripartisan, un po’ baudiane, un po’ faziane, un po’ contiane, quelle dove trovi, il talent e il tale e quale, il Cirilli e la Virginia Raffaele, più Ornella di una Vanoni, la migliore (insieme a Luca e Paolo e a RoccoTanica), che scambia il festival per “Cocoon” e fa una strepitosa telefonista in tilt. La buttiamo lì. Non sarebbe normale prenotarla subito per il prossimo anno? Sa fare tutto e bene.
Lunghissima la serata di ieri. All‘1.15 The Avener con “Fade out lines” ha fatto ballare la sala stampa, ma non era euforia, erano spasmi. Il programma è durato 4 ore e 5 minuti, più dell’anno scorso. Applausi scroscianti per “Il Volo”. Se l’Ariston è lo specchio del paese, sono già sul podio. Ieri pomeriggio su “Agon Channel”, con Veronica Maya, si raccontava che i tre tenorini avevano da parte questo brano da dieci anni e Mara Maionchi ha gracchiato: «L’avessero tenuto altri tre anni, ci avrebbero fatto una cortesia».
Sono loro i probabili vincitori. All’estero sono un fenomeno, rappresentano il gusto antico del pubblico sanremese, sono una potenza sui social, e sarebbero i candidati perfetti per partecipare all’Eurovision. L’altro nome che gira è Nek, con un pezzo che funziona in radio, anche lui candidato papabile per rappresentarci all’Eurovision. Ma le vie dei talent sono infinite. Il televoto giovane e social spinge sui Dear Jack e su Lorenzo Fragola.
Ospiti di stasera Gianna Nannini (senza Massimo Ranieri), PFM con la banda dell’Esercito italiano per una rilettura del “Nabucco”, Enrico Ruggeri per un omaggio ad Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Giorgio Faletti con il brano “Tre signori”, Will Smith, Ed Sheeran, Giorgio Panariello, Romeo e Giulietta con “Ama e cambia il mondo”. O cambia canale. Fabio Fazio risponde a un festival più seguito del suo con Marco Mengoni.
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