Gian Luigi Paracchini per il "Corriere della Sera"
Bella, ma anche con le idee molto chiare. «Mi è sempre piaciuto recitare e cantare. Ci vorrei provare. Mi sto impegnando molto, studio, canto. Sto preparando pure un album di canzoni. Spero possa andare bene».
Sulla rotta Torino-Parigi, un'altra italiana dopo Carla Bruni, potrebbe planare su una hit-parade musicale: Anna de Pahlen, 20 anni, bionda, occhi azzurri, un metro e ottanta di longilinea statuarietà, figlia di Margherita Agnelli e del nobiluomo francese di origine russe Serge.
Anna De PahlenANNA DE PAHLEN - Copyright PizziMa al di là delle aspirazioni cine-teatral-canore, Anna si sta imponendo come una delle più ricercate it-girls, intese come ragazze ricche di fascino, glamour e cognome evocante. Durante le sfilate la si è vista in prima fila e i fotografi sono andati a nozze. Tre apparizioni che hanno lasciato il segno: Givenchy, Jean Paul Gaultier, Valentino.
«Ma mi piacciono pure altri stilisti - dice come per rassicurare gli assenti -. Fendi e Gianbattista Valli, tanto per fare due nomi».
Sa come vanno le cose e si adegua. Da Gaultier si presenta in nero elegante, da Valentino qualche ora dopo, in grigio molto corto. Posare le è naturale: fa parte di un'agenzia di modelle e ha partecipato anche a una campagna di Moncler.
MARGHERITA AGNELLI - Copyright PizziMa che cosa dicono la mamma e la nonna Marella della sua scelta di campo? «Sono tutte e due molto contente». E i fratelli? La dura contesa ereditaria ha creato problemi con John, Lapo e Ginevra Elkann? «Su questo argomento non ho nulla da dire, comunque i rapporti fra noi fratelli (ci sono pure Maria, Pietro, la gemella Sofia e Tatiana de Pahlen, ndr) restano ottimi e ci vogliamo davvero tutti molto bene».
Margherita Agnelli e le figlie Sophia e Anna de PahlenMeglio tornare alla musica. Che tipo di musica? «Ho una vera adorazione per Lauryn Hill, per il blues e il soul in generale, quindi aggiungo anche qualche nome classico tipo Aretha Franklin».
Anna parla, come diversi suoi fratelli, sempre in bilico tra l'anglo-franco-italiano diventata per tutti loro ormai un'unica lingua. Dunque se deve parlare dei suoi studi di recitazione usa il termine acting e così via. Ma la sua città ideale è Parigi? «Ci vivo, studio, però a Londra ci si diverte di più e Roma è la più bella città del mondo».
I troppi impegni le precludono per ora l'ipotesi di un fidanzato. E la passione segreta? «Il pugilato thailandese, mi ci ha indirizzato mio fratello Pietro, è straordinario».