1. FLORIS CHI? IL BRAND (RAI3) BASTONA LA VIDEOSTAR: FLOPIS 3,46 PER CENTO (755 MILA) 2. GIANNINI, IN GINOCCHIO DA PRODI E BENIGNI, ACCHIAPPA 11,7%, 2 MILIONI 503MILA SPETTATORI 3. DUE "BALLARO'" IDENTICI, STESSI SERVIZI, STESSI TONI, OSPITI STRABOLLITI, UN INCUBO... 4. GRASSO: “PER FORTUNA C’È LA COPERTINA DI MAURIZIO CROZZA CHE FA IL VERSO A RENZI, MARCHIONNE, LANDINI, PERSINO ALLO STESSO FLORIS. CROZZA FA UN UMORISMO FUNZIONALE AL PROGRAMMA, NON COSÌ ROBERTO BENIGNI, UN «REGALO» SECONDO GIANNINI. SARÀ, MA IL COMICO TOSCANO ORMAI NON STUPISCE PIÙ, SEMBRA RIPETERE SEMPRE LO STESSO COPIONE, AL PARI DI GIANNINI TROMBONEGGIA ANCHE LUI IN NOME DI UN’ITALIA MIGLIORE”

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1. GIANNINI SERIOSO, FLORIS PIÙ POP

Aldo Grasso per “il Corriere della Sera

 

romano prodi romano prodi

Martedì di coppe. Il clima era da derby — Giannini contro Floris —, cosa rara per uno scontro tra due programmi tv. Ancora più rara se si pensa che a duellare erano due talk, due programmi basso costo che vivono di chiacchiere. Un derby dei poveri, verrebbe da dire. «Tanta roba», dice Mentana.

 

Uno zapping furioso per lo spettatore. Inizia per primo «Ballarò» (Floris perde lo sprint per una misteriosa replica della Gruber) e Massimo Giannini esordisce con toni un po’ tromboneschi: «il senso della nostra missione», «la Rai, troppo spesso screditata, è la più grande azienda culturale del Paese», «i nostri azionisti di riferimento saranno i cittadini», «vogliamo raccontare l’Italia migliore».

roberto benigni roberto benigni

 

Sarà per un comprensibile nervosismo, ma non basta essere una firma per condurre un programma, ci vorrà tempo per conquistare la scena. Iniziare poi con un faccia a faccia con Romano Prodi non aiuta certo a dare ritmo alla serata: il vero «Ballarò» parte solo alle 22. Giovanni Floris presenta subito i suoi ospiti (la solita compagnia di giro più il fighetto dei gelati Grom) ma colpisce non poco la scenografia: il vecchio impianto delle poltrone contornato da una balconata tipo «Macao».

 

la prima puntata di dimartedi di floris la prima puntata di dimartedi di floris

Per fortuna c’è la copertina di Maurizio Crozza che fa il verso a Renzi, Marchionne, Landini, persino allo stesso Floris. Crozza fa un umorismo funzionale al programma, non così Roberto Benigni, un «regalo» secondo Giannini. Sarà, ma il comico toscano ormai non stupisce più, sembra ripetere sempre lo stesso copione, tromboneggia anche lui in nome di un’Italia migliore.

 

Il nuovo «Ballarò» sceglie la strada «seriosa»: le operette morali di Benigni mascherate da battute, la lunga intervista a Prodi, tempi distesi e mancanza di ritmo. «DiMartedì» è più scandito, anche per la maggiore presenza di pubblicità, e prova a essere pop, ma la distinzione rispetto agli altri talk della rete sfuma. Floris va con il pilota automatico e non rischia nulla.

la prima puntata di dimartedi di floris 3 la prima puntata di dimartedi di floris 3

 

La prima impressione è quella di una dissonanza cognitiva. Come dopo una separazione, i brandelli di una famiglia comune sono divisi in due nuove case. Da una parte il marchio, la collocazione, lo studio. Dall’altra le poltrone, il conduttore, il comico. Tutto il resto è poco più di un rimpiazzo, per quanto blasonato. Tutto il resto è semplice accumulo, di nomi cariche e temi, per mostrarsi al vecchio partner indifferenti al divorzio, e persino più forti.

la prima puntata di ballaro' con massimo giannini la prima puntata di ballaro' con massimo giannini

 

Ma il doppione rimane. I programmi sono appena cominciati e già sono spompi, sentono entrambi il peso degli anni di «Ballarò». I reportage filmati, il dibattito tra politici di opposte (più o meno) fazioni, gli innesti «speculari» dalla carta stampata o dalla fantomatica società civile: nulla di inatteso, nessun scarto rispetto al già noto. 

 

2. “BALLARÒ” E “DIMARTEDÌ”: AL VIA LA SFIDA DEI TALK SHOW

Da “repubblica.it

 

La sfida più attesa dell'inizio di stagione televisiva. Quella fra un talk show consolidato, che si ripresenta in una veste nuova con un nuovo conduttore, e un programma nuovo di zecca con un conduttore amato dal pubblico e in pista da anni. Su RaiTre debutta Ballarò, edizione rinnovata con Massimo Giannini. Su La7, con uno scarto di appena cinque minuti, Giovanni Floris, storica "anima" di Ballarò che ha lasciato il programma e la Rai per imbarcarsi un una nuova avventura a La7:diMartedì

la prima puntata di ballaro' con massimo giannini la prima puntata di ballaro' con massimo giannini

 

Si comincia alle 21.05. Abito grigio, cravatta regimental, camicia chiara, sorriso tirato. Dopo la sigla di chiusura di Un posto al sole compare Massimo Giannini su RaiTre. Su La7 c'è ancora il ministro Boschi intervistata da Lilli Gruber. Floris arriverà a breve. In piedi, davanti a una scrivania bianca vuota, Giannini dice: "Anche Ballarò doveva cambiare. La nostra non sarà una rivoluzione, abbiamo introdotto delle novità ma lo faremo rispettando sempre il senso della nostra missione".

FLORIS A LA 7 FLORIS A LA 7

 

Subito due ringraziamenti: a Giovanni Floris, "senza il quale questo programma non sarebbe diventato quello che è" e perché "non è il nostro caso" quello dei giornalisti che "per gusto sadico e a volte un po' miserabile parlano e scrivono male l'uno dell'altro: ognuno ha fatto le proprie scelte e in bocca al lupo". E alla Rai, "grande patrimonio italiano troppo spesso screditato e delegittimato" ma che "è stato e resterà sempre la più importante azienda culturale di questo paese, deve solo avere l'orgoglio e il coraggio di dimostrarlo ogni giorno e lo può fare perché lo sa fare". Infine, aggiunge Giannini, "questo sarà un programma di parte ma la parte restano sempre e solo i telespettatori" e i cittadini che "hanno il diritto di sapere, conoscere, capire". 

 

giannini floris giannini floris

Sono le 21.14, Lilli Gruber ha salutato il ministro Boschi, spot veloci e su La7 compare Floris. Che ha buon gioco a essere più disinvolto. "Oggi inizia la nostra avventra a La7 - dice - ricominciamo daccapo dopo tanti anni, è difficile e duro ma bello e salutare". Abito blu, camicia bianca, cravatta blu. Lo studio ricorda un po' quello di Macao, vecchio esperimento di Gianni Boncompagni, roba di ragazze canterine. Un po' anche l'ultimo Festival di Sanremo, con i musicisti sui palchi. Qui ospitano il pubblico. 

 

Alle 21.17 parle la sigla di Ballarò. Giannini batte il piede al ritmo rockeggiante della musica di Ivano Fossati, "un regalo di un amico, una sigla che ci ha dato molto sprint, questo è quasi un Ballarò 2.0". Giannini annuncia Benigni.
Su La7 arriva Crozza: veste i panni di Renzi. 
Su RaiTre Benigni è preceduto da un servizio sul forum di Cernobbio.

giannini ballaro giannini ballaro

 

Su RaiTre Mario Monti - intervistato a Cernobbio - parla di crisi finanziaria, gli abitanti della cittadina sul lago indicano al giornalista la villa di Versace. 
Sono le 21.20 e su La7, intanto, Crozza-Renzi dice che "la Madia è un personaggio di fantasia, non esiste". Poi smette i panni del premier ma del premier continua a parlare. "In Italia più vanno male le cose più Renzi piace. E' come l'iWatch: la gente dice 'è bello, ma a che minchia serve?'".

 

Alle 21.24 Crozza a diMartedì diventa Marchionne e Giannini a Ballarò introduce Romano Prodi. Con il quale annuncia "il regalo che ci ha fatto Roberto Benigni". Parte il video registrato con l'incontro fra Giannini e l'artista toscano. "So che in srtudio c'è Prodi, saluto lui e i suoi 101 ospiti". "Matteo Renzi, uno che è riuscito a far vincere le elezioni al Pd è capace di cose incredibili. Ma come ha fatto?". "Effettivamente tante promesse le fa. Ora c'è l'agenda dei mille giorni, la lista è lunga e spera che ci dimentichiamo. Io però ti seguo, Matteo, non ti molliamo". Si sfila la giacca, resta in camicia bianca: "Quando si parla di Renzi bisogna adeguarsi, qualcuno ha delle slide e un gelato?".

giannini ballaro giannini ballaro

 

Alle 21.28 la sfida è fra i comici. Su La7 tiene ancora banco Crozza. Ora "diventa" Landini e poi la Camusso. "La Camusso dice: ti porto con la 128 e la cassetta dei New Trolls". A Ballarò Benigni e Giannini parlano degli 80 euro: "Sono rimasti in busta paga. Solo quelli, per il resto in busta paga non c'è niente". Intanto, Crozza saluta, dopo aver detto che i sindacati sono "una bolla spazio-temporale ferma agli anni Settanta".

 

Su RaiTre continua la chiacchierata-intervista Giannini-Benigni. Seduti su due poltrone, in un giardino. Si parla di Draghi, del costo del denaro, "il suo obiettivo è questo: che uno va in banca a prendere cento euro e gliene danno meno di cinquanta". 

Sono le 21.32 e a diMartedì va in onda un servizio sulle politiche eonomiche del governo. Servizio su Renzi alla Fiera del Levante. 
 

giannini ballaro giannini ballaro

Alle 21.35 Floris rientra in studio, con Debora Serracchiani parla del programma dei mille giorni. Su RaiTRe Giannini chiede a Benigni di Berlusconi. "Effettivamente di recente Silvio ha perso un po' di consensi, ma sappiamo che dopo un ventennio i consensi calano sempre un po'. Ma anch'io son vent'anni che parlo di Berlusconi, non facciamoli diventare ventuno". Il patto del Nazareno? "Ricordo che fece scalpore molti della sinistra dissero 'ma come, l'uomo politico più importante della destra va nella sede del Pd. Poi arrivò anche Berlusconi".

 

dimartedi floris dimartedi floris

Ma questo Pd, chiede Giannini, esiste ancora? "Certo, e menomale che c'è, perché è l'unico che riesce a fare opposizione a Renzi". Le Renzi-girls, "addirittura un ministro in topless", dice Giannini; cokmenta Benigni: "è una cosa bellissima, un traguardo aquisito, ci sono le famose quote rosa, ma avere ministri donna è una cosa straordinaria, e non si può più tornare indietro, è un concetto entrato nella nostra testa. So che un ministro è stato fotografato al mare a seno nudo, non si vedeva dai tempi di Spadolini". 


Alle 21.40 Giannini chiede a Benigni: come la vede l'Italia del 2020? "La vedo un paese felice in cui la gente lavora, pulito, rispettoso della cultura, della natura. E questa è la Svizzera.

 

O forse m'aveva chiesto dell'Italia? Beh, la vedo ancora meglio, perché se noi italiani seguiamo la nostra natura, che non è quella d'avere amnmirazione per i furti, addirittura di mettere il furto per legge, ma la natura generosa con cui abbiamo sorpreso il mondo diverse volte, se costruiamo insieme, camminiamo insieme verso un obiettivo, siamo capaci anche di subire tutte queste regole che vengono dall'Europa, se in fondo c'è una luce". 
 

romano prodi romano prodi

Su La7 parla il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. In studio anche Corrado Passera, Luigi Abete, Debora Serracchiani. 

"Vale ancora il motto di Kissinger quando disse 'qualcuno sa il numero di telefono dell'Europa?'": alle 21.43 Massimo Giannini, salutato Benigni, torna in studio e intervista Romano Prodi. 
Su La7 parte un servizio sull'estate di Renzi: quando il web è impazzito perché il presidente del Consiglio ha parlato in inglese per ventotto minuti di seguito, le vacanze, il secchio d'acqua gelata. 
Intanto, dall'altra parte, su RaiTre, Prodi risponde così a chi ipotizza la necessità di abbandonare l'euro: "Col suicidio uno risolve tutti i problemi". 
Floris rientra in studio dopo il servizio sull'estate "trasversale" di Renzi. Pubblicità.

Alle 21.57, dopo la pubblicità, riprene diMartedì. "Il denaro non gira" è il titolo del servizio lanciato da Floris. Acquistare una casa, accendere un mutuo, calcolare i tassi. 
Ballarò avevamo lasciato Prodi, ora c'è la pubblicità.
Floris interpella Luigi Abete: "Ci spiega perché i soldi non girano?". 
 

dimartedi floris dimartedi floris dimartedi floris dimartedi floris

Passiamo su RaiTre, Giannini presenta al pubblico "la dottoressa Ghisleri, sarà la nostra sondaggista,  era anche la sondaggista di Silvio Berlusconi, e, bisogna riconoscerlo, non ha mai sbagliato un sondaggio". E poi "Eva Giovannini, una novità di Ballarò": la giornalista è nelle cave di Carrara, dietro di lei un blocco di marmo, "siamo nella cava Michelangelo, con un blocco simile a questo il maestro forgiò la sua Pietà". La cava è stata acquistata, spiega Eva Giovannini, da una famiglia particolare, la famiglia Bin Laden. 


Alle 22.05 "torniamo al nostro dibattito in studio, io vorrei partire dal sottosegretario Delrio", dice Giannini che mostra "il cartello numero 8 che ci riassume i dati macroeconomici del nostro paese nel 2014". 
Floris sta intervistando Manuela Repetti di Forza Italia. 
Su RaiTre ancora Delrio. Ma anche Renato Brunetta: "La crisi è colpa delle politiche economiche degli ultimi governi. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto tre governi diversi"; e Giannini: "Amplierei lo spettro...".


In questo momento su Twitter le prime due tendenze italiane sono #ballarò e #dimartedì. 

MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO


Talk da entrambe le parti alle 22.13. A diMartedì c'è Paolo Mieli, Giannini su RaiTre continua a intervistare Brunetta e Delrio. Da Floris il tema è sempre quello dei mille giorni, il giornalista lancia un servizio sui consumi. Interviste ai commercianti, la deflazione. "Fare il commerciante - dice un fruttivendolo - significa non avere più guadagni". Tanti quelli che chiudono. 
Giannini commenta con Ferruccio De Bortoli "Le riforme a metà": questo il titolo di un cartello che illustra le proposte di riforma dei governi recenti e quante ne sono state effettivamente attuate. 


Alle 22.21 la sondaggista Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, illustra, a Ballarò, l'andamento della fiducia nei confronti del governo Renzi, il giudizio sull'azione del governo e il parere dell'opinione pubblica  sulle difficoltà del governo. Giannini dà la parola a Mariana Mazzuccato, economista della University of Sussex, per vedere "qual è l'impressione dall'osservatorio inglese". 
Dibattito anche su La7: a diMartedì Repetti e Serracchiani discutono di riforme. 

andrea vianello andrea vianello


Alle 22.27 Floris lancia un servizio su qual è il nostro senso del dovere, il nostro senso dello Stato. Scopriamo che cosa succede quando lasciamo degli abiti usati nei cassonetti gialli dedicati. 
Ballarò si sposta alla festa della Fiom. In studio c'è Maurizio Landini, segretario generale del sindacato. Giannini dà la notizia della nuova fumata nera per la Consulta. Piccolo punto a suo favore: Floris la darà parecchi minuti dopo.


Alle 22.34 Floris introduce il presidente del Senato Pietro Grasso e il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, e annuncia un'intervista doppia dopo la pubblicità. L'intervista (siamo a diMartedì) inizia alle 22.40. Titolo: "Perché vogliamo cambiare"."I cittadini - dice Grasso - non vedono corrispondenza tra costi e benefici e non comprendono il valore delle istituzioni". Galantino scherza con Floris che lo ringrazia della sua presenza: sottolinea che pochi mesi fa (cioè con Papa Ratzinger) sarebbe stato impensabile avere il segretario generale della Cei in tv. "Speriamo - chiosa - che ti vada bene". 


diMartedì sono le 22.49 quando va in onda un servizio girato al rione Traiano di Napoli, quello di Davide Bifolco, il ragazzo ucciso una settimana fa da un carabiniere. 
Su RaiTre Landini alza la voce su corruzione, capitali all'estero, "perché i decreti tolleranza zero non si fanno sul riciclaggio del denaro all'estero invece di rompere le scatole a chi vive a milleduecento euro al mese?". 

stefania giannini 6 stefania giannini 6


"La scuola di Renzi" è il titolo del servizio che Giannini introduce alle 22.52, mentre su La7 c'è ancora il servizio girato a Napoli. "Lo Stato vuol dire qualcosa?", chiede il giornalista a un giovane venditore d'acqua minerale; "Che ammazzano i ragazzi", risponde quello. Il servizio si chiude con le immagini dei funerali di Davide. "Per me lo Stato se ne può pure cadere", dice una donna con la t-shirt con la faccia del ragazzo ucciso. "La magistratura accerterà le responsabilità ma è comunque un'ingiustizia", commenta Grasso. "Io conosco realtà diverse, anche a Scampia, presidi che vanno a prendere ragazzi a casa per portarli a scuola", aggiunge.


"Disuguaglianze e riforma del mercato del lavoro" è il tema che Massimo Giannini annuncia alle 22.56, prima di passare la linea alla pubblicità. 
Dopo 6 minuti, Floris saluta Grasso e Galantino e lancia pure lui la pubblicità, annunciando il tema successivo: la sanità pubblica. 

BRUNETTA BRUNETTA


Alle 23.04 a Ballarò parla l'economista francese Thomas Piketty. 
diMartedì qualcuno racconta che la gente non si cura più perché non ha i soldi per farlo. E' l'inizio del servizio sulla sanità, ma arriva la pubblicità. 
Tre minuti dopo, a Ballarò ha ripreso la parola il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Domenico Delrio, spiega cos'è il contratto a tutele crescenti. 


Alle 23.12 è il momento dei sondaggi anche a diMartedì. Nando Pagnoncelli illustra i pareri dell'opinione pubblica su le "responsabilità degli ultimi dati economici negativi", su che cosa si fonda "la politica di Renzi",  su "chi fa davvero l'opposizione al governo oggi come oggi".
Ballarò Giannini interrompe Brunetta ("faccia parlare anche gli altri"), Landini prende di nuovo la parola per parlare di imprese, articolo 18, qualità degli imprenditori.


Il contratto a tutele crescenti ancora al centro dell'attenzione a Ballarò, dove prende la parola il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, mentre a diMartedìparla Guido Martinetti, il fondatore della gelateria Grom (quella del carrettino di gelati a Palazzo Chigi, risposta-show di Renzi alle critiche dell'Economist). 

paolo mieli dimartedi paolo mieli dimartedi


Alle 23.24 a Ballarò l'inviata a Carrara intervista gli operai della cava acquistata dalla famiglia Bin Laden. "Tre domande secche al ministro Giannini", a La7, da parte di Floris: può escludere che saliranno le tasse? può escludere che salgano i ticket sanitari? può escludere che vengano toccate le pensioni? Interviene Manuela Repetti di Forza Italia sulla necessità che le famiglie e le imprese tornino a investire in Italia.


Alle 23.28 a Ballarò si chiude il servizio sulle cave acquistate da Bin Laden. Brunetta prova a intervenire ma Giannini lancia la pubblicità. 

Intanto Floris presenta "La cartina dell'Italia", una grafica che illustra le regioni più toccate da crimini, problemi, ma anche "felicità". 

grasso galantino floris a dimartedi grasso galantino floris a dimartedi


Alle 23.30 Floris saluta Eugenio Scalfari. "Faremo un percorso attraverso i leader del nostro paese". "Direttore, ci pensa mai a Silvio Berlusconi? Pensa che sia sulla scena?". "E' un pensiero coatto - risponde - ne farei volentieri a meno. E' sulla scena sicuramente, fa parte di un'alleanza di governo e nessuno gli può impedire di votare anche le altre leggi e con questo si fa anche la nomea di padre della patria". 
Su RaiTre sta andando la pubblicità. 
"Berlusconi e io - continua Scalfari - siamo stati vecchi conoscenti, non posso dire amici ma una conoscenza approfondita, fino a quando non è sceso in politica ci chiamavamo per nome e ci davamo del tu. Io però nel 90 scrissi un articolo, quindi prima che entrasse in politica, intitolato 'Makie Messer ha il coltello ma vedere non lo fa'. Era lui, io l'avevo detto". Ribadisce, Scalfari, che Renzi è "come Berlusconi, sono due bravissimi seduttori, Berlusconi l'ha detto: se non fossimo contrapposti, sarebbe il mio figlio minore". 

giannini prodi a ballaro giannini prodi a ballaro


Ballarò - sono le 23.36 - si continua a parlare di imprese e articolo 18, anche con Mariana Mazzuccato, economista della University of Sussex. 
diMartedì Scalfari continua a parlare di Renzi e di quella che definisce "annuncite", "lui dice una serie di cose che bisogna fare, alcune delle quali è vero, bisogna farle. Lui ha l'acqua che bolle ma non butta mai la pasta, la pasta resta cruda e l'acqua, a furia di bollire, si consuma". 
Durante l'intervista a Scalfari, un fastidioso fruscìo di sottofondo diventa argomento di discussione sui social. 

ghisleri a ballaro ghisleri a ballaro


Alle 23.44 a Ballarò va in onda un servizio sulla crisi economica in Spagna. "La Spagna non è un modello", dice Delrio, che poi riporta l'attenzione sull'Italia invitando a "puntare su produzioni di qualità e sulle nostre eccellenze e non sulla riduzione dei salari né su modelli sbagliati". 
Intanto Floris continua la sua chiacchierata con Scalfari che insiste sulle riforme "mancate" di Matteo Renzi. "Mille giorni non servono a nulla" dice il fondatore diRepubblica, che insiste: "Deve buttare la pasta nell'acqua, ma senza mischiare insieme paste diverse e diversi condimenti". 


Sono le 23.52, su RaiTre Brunetta insiste: "Renzi forse, a volte ha delle buone idee ma non ha i parlamentari per approvarle". Giannini torna da Alessandra Ghisleri per i risultati di un altro sondaggio sul mercato del lavoro. 
Su La7 Scalfari conclude sottolineando la necessità di "equità socuiale". Floris lancia la pubblicità. 

floris con scalfari a dimartedi floris con scalfari a dimartedi


Alle 23.56 Giannini passa ai saluti. "Prima, l'ultima novità che vivoglio presentare": la mini-fiction Il candidato con Filippo Timi, "io l'ho ribattezzata House of cards alle vongole" dice il conduttore che presenta un'anticipazione della miniserie che debutterà ufficialmente martedì prossimo. 
Su La7 c'è ancora la pubblicità. 


Sono le 23.58, sulle immagini di Il candidato scorrono i titoli di coda del programma. "Sarà un grande divertimento" dice Giannini. "Ma prima di chiudere, un servizio-racconto che ci spiega che cos'è la Troika".

crozza in versione landini e camusso dimartedi crozza in versione landini e camusso dimartedi


E' mezzanotte quando Floris rientra dalla pubblicità, "Ci hanno rimasti soli" dice Floris, parlando con Nando Pagnoncelli e Paolo Mieli. Pagnoncelli tira le somme sul gradimento dell'azione di governo da parte dell'opinione pubblica. 
Un minuto dopo la mezzanotte Massimo Giannini chiude, ringrazia gli ospiti e saluta. "Buonanotte e buona fortuna", dice, come il titolo del film di George ClooneyGoodnight and good luck (la storia di Edward R. Murrow, giornalista e figura storica della lotta contro il maccartismo). 

crozza marchionne crozza marchionne benigni prodi giannini ballaro benigni prodi giannini ballaro


A mezzanotte e cinque Floris è ancora in onda con Paolo Mieli e Nando Pagnoncelli. Alle 00.08 saluta, si scusa dei problemi di audio durante l'intervista a Scalfari e dopo aver ringraziato e rimandato all'appuntamento di martedì, si congeda con il saluto di sempre: "alè".

 

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