1. KIM-MI DICE CHE LA RAPINA ERA VERA? UN VIDEO GIRATO DOPO IL FURTO ALLA KARDASHIAN ALIMENTA LE TEORIE DEL COMPLOTTO: SI VEDE LA CULOIDE TRANQUILLA AL CELLULARE MENTRE LA POLIZIA PERLUSTRA L'APPARTAMENTO, LE PORTE SONO INTATTE, I POLSI SENZA LIVIDI
2. POSSIBILE CHE LA FAMOSA PER ESSERE FORMOSA SI TROVASSE SOLA CON DECINE DI MILIONI DI DOLLARI IN GIOIELLI, SENZA ALLARMI E CON IL BODYGUARD IN LIBERA USCITA A BALLARE?
3. DICE DI ESSERE STATA LEGATA NELLA VASCA, MA NON È CHIARO COME SI SIA LIBERATA. I VICINI NON HANNO SENTITO URLA NE' RUMORI. E PERCHÉ LE HANNO PERMESSO DI LASCIARE IL PAESE?
4. 'CHARLIE HEBDO' HA PUBBLICATO UN ARTICOLO IN CUI RINGRAZIA I RAPINATORI: ORA È SICURO CHE PER UN PEZZO NON SI VEDRÀ LA MONGOLFIERA KIM A PARIGI (MA NESSUNO S'INDIGNA)

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1. LA RAPINA A KIM KARDASHIAN È STATA REGISTRATA DA UNA TELECAMERA E SOLLEVA ALCUNI DUBBI SULLA VERSIONE ''UFFICIALE''

Dagotraduzione da “Radar

 

kim kardashian dopo la rapina fa una video chiamata kim kardashian dopo la rapina fa una video chiamata

La terribile rapina a Parigi di cui è stata vittima Kim Kardashian è stata registrata da una telecamera e solleva alcuni dubbi sulla versione ufficiale degli eventi. Gli esperti stanno analizzando i tre minuti e mezzo  che mostrano la star all’interno dell’’Hôtel de Pourtalès e molte cose non collimano.

 

kim kardashian ignora la polizia che le parla kim kardashian ignora la polizia che le parla

Secondo la storia ufficiale, una gang di rapinatori è entrata, ha legato e imbavagliato Kim nella vasca da bagno, ha preso refurtiva per 9 milioni di euro ed è scappata in bicicletta. Eppure, nel video girato subito dopo il crimine, la star siede comodamente sul divano, avvolta in una coperta, parla tranquillamente al cellulare, e non è certo la persona isterica che ha dipinto in pubblico.

nessun danno alle porte nessun danno alle porte

 

La Kardashian dice che i ladri le hanno rubato il telefono, ma allora di chi è il telefono che usa nel video? Gli investigatori si aspettavano di vedere una persona estremamente nervosa, o confusa, instabile. Kim non è nulla di tutto questo. Non sappiamo però quando sia stato girato il video, se pochi minuti dopo il crimine o ore dopo.

 

Sui polsi, inoltre, non ci sono segni. Eppure è stata legata e ha dovuto lottare per liberarsi dalle corde. Una reporter di “Radar” ha fatto una ricostruzione in prima persona, e si è ritrovata con i lividi. Il video fa lo zoom sulla porta e non si notano segni di infrazione. Le lampade e gli arredi non sono in disordine, la tv è dov’era. Niente sembra essere stato toccato dagli intrusi.

porte senza danni nell appartamento di kim kardashian porte senza danni nell appartamento di kim kardashian

 

La famiglia dice che in quei giorni non si stava girando la serie “Keeping Up With the Kardashians”, eppure l’appartamento era zeppo di telecamere. In un’immagine la assistente di Kim ha addirittura un microfono da bavero. L’ex agente della FBI Manny Gomez, analizzando il video, ha commentato che non c’è alcun segno di infrazione, nessuna forzatura della porta, quindi sembra che Kim abbia lasciato entrare i ladri. Aggiunge che è interessante il modo in cui Kim reagisce, è normale, come niente fosse successo.

 

costume halloween kim costume halloween kim

Rincara la dose Matt Fiddes, ex bodyguard di Michael Jackson: «Davanti alla stanza in cui dormiva Kim, ci sarebbe dovuta essere una telecamera con il sensore. Doveva esserci un monitor nella stanza del capo della sicurezza e qualcuno che lo controllasse per tutta la notte. E’ questa la procedura standard. Qui c’è qualcosa che non va». La bodyguard di Kim, Pascal Duvier, stava invece al nightclub.

 

Dice Charles Pellegrini, il capo dell’organizzazione anticrimine francese: «Se so che Kim Kardashian alloggia nel mio hotel, triplico la sicurezza e metto agenti ad ogni uscita. Parliamo di una donna famosissima rimasta sola in stanza con una enorme quantità di gioielli. Non avrebbe mai aperto la porta nel mezzo della notte, quindi chi lo ha fatto?».

 

 

 

2. KARDASHIAN, FURTO O MESSINSCENA?

roicostruzione rapina kim kardashian roicostruzione rapina kim kardashian

Deborah Ameri per ''Oggi''

 

Londra, ottobre Cospirazioni e sospetti: c’è un nuvolone nero sulla testa della regina dei reality americani. Da quando Kim Kardashian è stata aggredita e rapinata a Parigi (e alleggerita di 9 milioni di euro in gioielli e contanti) le teorie che si sia trattata di una spettacolare trovata pubblicitaria si sono sprecate sul web e sui giornali. Da una che ha usato un video porno per conquistare la fama (convinta, pare, dalla madre) ci si può aspettare di tutto. Magari la rapina c’è stata, ma i particolari sono stati ingigantiti.

rientro a new york per kim e kanye rientro a new york per kim e kanye

 

Magari lei non era neppure in casa e nessuno le ha puntato una pistola alla tempia, come invece sarebbe successo. La verità, se mai ci si arriverà, è in mano agli investigatori parigini. Ma intanto domande senza risposta e punti oscuri alimentano i sospetti. È possibile che Kardashian si trovasse sola, nel suo lussuoso appartamento di rue Tronchet, senza nessuna delle sue guardie del corpo?

 

Ne è sempre circondata, eppure quella sera, sapendo di avere con sé gioielli per milioni, ha dato la libera uscita al bodyguard Pascal Duvier che era in discoteca con le sue sorelle. Altra strana circostanza è la mancanza di uomini della sicurezza in quel complesso di appartamenti di lusso, che vengono affittati a 9 mila euro a settimana. Quindi solo a vip e super ricchi. «Se sapessi di ospitare Kim Kardashian raddoppierei, anzi triplicherei, i sistemi di sicurezza, metterei un agente a ogni entrata», ha commentato Charles Pellegrini, ex capo della squadra francese contro il crimine organizzato.

la mercedes nera di kim la mercedes nera di kim

 

Sembra invece che l’edificio non sia dotato nemmeno di videocamere di sorveglianza, né all’interno né all’esterno. Quella notte, in servizio, c’era solo un portinaio disarmato. Altro mistero è come abbia fatto la banda di ladri a entrare nello stabile. Il portone è blindato e non ci sono segni di scasso o danni. Qualcuno li ha fatti entrare? E come sono scappati? Si dice in bicicletta, ma nessuno ha notato niente.

 

kim sfoggia sui social il suo anello kim sfoggia sui social il suo anello

Tra l’altro i vicini della reality queen sostengono di non averla sentita urlare, come lei stessa avrebbe raccontato agli agenti. Non è neppure chiaro come si sia liberata, visto che era stata legata e adagiata nella vasca da bagno. È inspiegabile anche che a Kim sia stato permesso di lasciare la Francia. Per un crimine così grave di solito il diretto interessato rimane a disposizione degli investigatori per giorni.

 

Non Kardashian, che la mattina dopo il colpo si è infilata su un aereo privato ed è tornata a New York. Per gettare ombre su quella notte Fox News ha intervistato dei sedicenti esperti. «Vi dice niente il nome Ryan Lochte? Potrebbe trattarsi di un caso simile», ha accusato Patricia D’Orsa-Dijamco, investigatore privato, ricordando la finta rapina inscenata dal nuotatore americano alle Olimpiadi di Rio.

kim paris fashion week kim paris fashion week

 

Qualunque sia la verità, è un fatto che il reality Al passo con i Kardashian tornerà in tv domenica 23 con la dodicesima stagione. E che la tredicesima è già in produzione e forse le riprese si stavano svolgendo anche quel giorno a Parigi.

 

 

3. KARDASHIAN E LE ALTRE

Gemma Gaetani per La Verità

 

kim mostra l anello regalato da kanye kim mostra l anello regalato da kanye

Ogni giorno sentiamo parlare di violenza sulle donne, che è più che sacrosanto condannare e punire. Come quella sugli uomini e su chiunque. Sempre ogni giorno, sentiamo parlare di sessismo, cioè di discriminazione nei confronti delle donne. Che, quando è vera, va altrettanto condannata.

 

i gioielli rubati di kim kardashian i gioielli rubati di kim kardashian

Purtroppo, però, dobbiamo notare che in questo mondo - il quale a chiacchiere e proclami pare tanto attento a proteggere perfino le femmine di passerotto dal vento - le cose non stanno così. La triste verità è che esistono donne di serie A e donne di serie B. Per le prime si grida al sessismo anche se qualcuno apre loro la portiera dell’auto in segno di antica cavalleria. Per le ultime, anche se vengono pubblicamente dileggiate, nessuno dei pedanti Robin Hood sulla piazza alza un dito.

 

PUTIFERIO SU TRUMP

Negli Stati Uniti si è appena calmato il putiferio che ha colpito Donald Trump per via di alcune frasi sulle donne. Frasi dette in privato, ma non è questo il punto. A seguito dell’affermazione che, se si è vip, le donne ti permettono di fare qualunque cosa, le femministe a stelle e strisce si sono letteralmente scatenate. Contro Donald, ovviamente. È infatti partita da Kelly Oxford del New York Times la campagna #notokay su Twitter.

 

kim kardashian 1 kim kardashian 1

Secondo la Oxford «non è ok» avallare i «sexual assault», che Trump avrebbe sdoganato con quella frase. Certo che non è ok avallarli. Difatti Donald non li aveva affatto avallati. Anzi ha più volte - prima e dopo la diffusione del video in cui diceva quella frase - condannato pesantemente il rapporto di Bill Clinton con Monica Lewinsky come abuso su una donna. Tuttavia, che il povero Donald non sia un avallatore di assalti sessuali, ma casomai il contrario, non conta.

 

Né per la Oxford né per tutte le donne che, rispondendo al suo invito, hanno iniziato a denunciare sui social gli assalti sessuali subìti. Uno si fa, dunque, un’idea di America pronta a combattere il sessismo anche laddove non c’è, tanta è la foga di sterminarlo. E allora perché quella stessa America di twittatrici femministe e compulsive non ha detto una parola sola su una donna che è stata letteralmente assaltata, rapinata e, come se non bastasse, metaforicamente massacrata dalla feroce e vera satira di Charlie Hebdo? Stiamo parlando di Kim Kardashian.

 

A Parigi per partecipare alla Settimana della Moda, la Kardashian qualche giorno fa è stata aggredita da cinque uomini armati nella sua stanza d’albergo. Legata, rinchiusa in bagno e infine derubata di gioielli per un totale di quasi dieci milioni di euro.

 

LA VIGNETTA

kim kardashian charlie hebdo kim kardashian charlie hebdo

In seguito alla vicenda, il settimanale satirico Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta firmata Coco nella quale la stravip americana è raffigurata formosa come una mongolfiera, inguainata in un abitone d’oro lucente, con dollari infilati tra abito e tette - anzi tettone - e, soprattutto, con un collier gigantesco che le penzola dal deretano, nel quale è anche infilato un mega lingotto d’oro. Nella vignetta Kim afferma: «Se uscite... Uscite leggeri!». Sempre Charlie Hebdo ha poi pubblicato un articolo satirico a firma Iegor Gran. Una lettera ai rapinatori nella quale li si ringrazia per la visita alla Kardashian.

 

Perché grazie a loro, dice Gran, è sicuro che non la si rivedrà a Parigi per un bel pezzo. Inoltre, Gran chiede ai malviventi se sono forse dei monaci, poiché non hanno scattato nemmeno un selfie del sederone della povera Kim per diffonderlo sui social, aggiungendo che a lei dispiacerà di certo. La satira di Charlie Hebdo è satira vera e va bene. Non saremo noi a gridare a vanvera al sessismo.

 

E però dobbiamo evidenziare un dato di fatto. Avete forse sentito la voce delle femministe americane parlare in difesa di Kim Kardashian? E di quelle italiane? Avete forse visto sui social fiumi di «Je suis Kim Kardashian», come quelli che invece fioccarono a secchiate quando mezza Italia si mise a difendere Amatrice dalla satira (che per altro era compassionevole verso le vittime) di Charlie Hebdo, lo scorso agosto?

costume di halloween rapina kim kardashian costume di halloween rapina kim kardashian

 

Nemmeno per idea. Anzi, la risposta del web è stata che un sito statunitense ha perfino messo in vendita un costume di Halloween che raffigura la Kardashian imbavagliata e legata. Soltanto sul sito americano di Vogue si è letta dell’indignazione nei confronti di customish.com, il sito che ha ideato e vende il costume.

 

PESI DIVERSI

Ma le femministe e i femministi, i moralisti e le moraliste, americani e nostrani, dove sono? La Kardashian è una megastar, ricca, famosa, votata all'apparenza: è comprensibile, seppure non condivisibile, che al popolo invidioso non procuri compassione. Presso il popolo antisessista, però, avrebbe dovuto procurarla. È una donna letteralmente assaltata e poi violentemente dileggiata. Quando si tratta di altre donne di potere, basta un niente per suscitare levate di scudi.

 

stanza parigina di kim kardashian stanza parigina di kim kardashian

Quando Virginia Raffaele si esibì nell’imitazione di Maria Elena Boschi, subito da sinistra si levarono mille proteste e si parlò di lesione della dignità femminile. Lo stesso accadde quando Luca e Paolo misero in scena la caricatura di Laura Boldrini. In questi casi, l’intento satirico andava stigmatizzato. Invece, sulle donne che per la sinistra e per il popolo sono di serie B, poiché non appartenenti alla parrocchia democratica, si può infierire senza problemi.

kim lascia parigi sul jet privato kim lascia parigi sul jet privato kim lascia parigi dopo il furto kim lascia parigi dopo il furto kim esce dal ristorante prima della rapina kim esce dal ristorante prima della rapina kim ostenta sui social kim ostenta sui social

 

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