Renato Franco per il \"Corriere della Sera\"
PAOLO BONOLISC\'è il quarto d\'ora accademico d\'attesa, ma poi la lezione di Paolo Bonolis nell\'Aula magna dell\'Università Statale non si interrompe per due ore tra battute e riflessioni. Tema, la tv ovvio. Quando partono i flash dei fotografi è già in forma: «Che è? È dai tempi della Questura che non vedevo una cosa così» .
Parla svelto svelto, ragiona profondo e piazza le parole che gli piacciono (sinusoide, caleidoscopico, dicotomico, denso). Bonolis, è una lepre della tv? «Ho cercato un cambiamento costante nelle cose che ho fatto e ho sempre cercato di fare qualcosa che mi corrispondesse. Spesso la tv oggi presume di fare cose che piacciono al pubblico e questo si vede perché spesso è distonica rispetto a quello che si è. Se racconti cose che ti appartengono empatizzi con il pubblico, se non ti piacciono il pubblico lo percepisce» . Si parla di Maria De Filippi: «Fa spettacoli che non le fanno onore, che possono non piacerle, ma ha un\'azienda da mandare avanti» , dice.
00 defilippi kledi 01Quando rilegge la frase battuta dalle agenzie, prende carta e penna per puntualizzare: «La frase su Maria De Filippi, decontestualizzata dal ragionamento che si faceva sulla tv risulta offensiva e priva di veridicità » .
In realtà anche all\'incontro si era capito che la critica a un programma, non mette in discussione la stima nei confronti della conduttrice: «È un personaggio anomalo, è androgina, ha una voce come Sandro Ciotti, ma ha una bellezza particolare. È un Giano bifronte, donna di notevole sensibilità (a Sanremo era timida come una bambina) e grande imprenditrice, non è una show-woman ma sa scrivere benissimo le trasmissioni» .
LUCIO PRESTAL\'incontro è promosso da Sinistra universitaria - che curiosamente chiama un volto Mediaset - nell\'ambito della rassegna Milano per Gaber, è coordinato da Massimo Bernardini, autore e critico televisivo. Chiede: la tv, un certo tipo di tv, ha corrotto il Paese? Bonolis non si tira indietro, anche qui: «Sì. La differenza è quando manca l\'ironia, quando non dico che sto mostrando un circo e mi faccio beffe della nostra quotidianità. Un discorso che vale più per l\'informazione che per il varietà. È pericolosissimo quando l\'informazione si traveste da spettacolo» .
BENIGNI vieni resizeRacconta: «Oggi è molto difficile volare, abbiamo cominciato a vivere con difficoltà quando abbiamo cominciato a chiederci non cosa è giusto o sbagliato, ma cosa conviene. Ragionare per convenienza ha tirato fuori l\'animo italiano, che non è né Ettore né Achille, ma Ulisse: la convenienza è essere scaltri, cercare il Cavallo di Troia, voler essere più furbi degli altri» .
DE FILIPPI-BONOLISTornerà a fare il Senso della vita, la trasmissione che preferisce: «Forse da marzo andrà in onda in parte in prima serata» . La ricetta è che «nelle interviste mi piace fare non uno ma più passi indietro. Mi piace una tv che fa le domande e sta ad ascoltare le risposte. Troppo spesso chi fa domande è troppo compiaciuto e non ascolta l\'interlocutore» .
Rivela un retroscena: Mediaset nel 2006 voleva censurare l\'intervista a Benigni: «È stata un\'ora e venti che Mediaset non voleva mandare in onda e l\'ha mandata alle due di notte. È sempre questa politica che rompe le scatole, che ha paura di se stessa» . Si riflette e si ride, si parla del successo del suo Chi ha incastrato Peter Pan?: «Ho cinque figli, mi piacciono i bambini. Forse vuol dire che mi piacciono anche le mogli» .