“LA VERITA’” CHE NON FA MALE - IL QUOTIDIANO FONDATO DA BELPIETRO COMPIE UN ANNO E FESTEGGIA LE 25MILA COPIE GIORNALIERE E I 7 MILIONI DI RICAVI TOTALI - IL DIRETTORE: “UN MERCATO DIFFICILE PERÒ NEL 2017 CHIUDEREMO IN UTILE” 

-

Condividi questo articolo


Franco Stefanoni per il Corriere della Sera

 

MAURIZIO BELPIETRO MAURIZIO BELPIETRO

Circa 25 mila copie giornaliere di venduto, 7 milioni di ricavi totali di cui uno di pubblicità, dieci giornalisti in redazione, appena una decina di querele, nonostante i toni vivaci del giornale. È il quadro fornito da Maurizio Belpietro del suo La Verità , fondato dopo il divorzio dalla direzione di Libero , che ieri ha festeggiato un anno di vita.

 

QUOTIDIANO LA VERITA QUOTIDIANO LA VERITA

«È un mercato difficile», commenta Belpietro, «nel 2017, però, chiuderemo con un utile». Per il direttore: «Oggi rappresentiamo una comunità di gente che non si accontenta delle solite notizie. E non si pensi a sprovveduti: sono professori, professionisti, imprenditori». Alcuni di questi hanno anche diviso il capitale sociale con Belpietro.

 

Lui oggi ha il 56%, l' ad Enrico Scio il 12%, circa lo stesso Ferruccio Cristiano Invernizzi e Nicola Benedetto, poi ci sono i giornalisti Mario Giordano con il 3% e Stefano Lorenzetto con il 6%. Fino alla scorsa primavera c' era anche la fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliariello, ma la polemica a essa legata per un finanziamento da parte di Alfredo Romeo, arrestato nell' inchiesta Consip, aveva portato a un nuovo assetto.

LA VERITA BELPIETRO LA VERITA BELPIETRO QUOTIDIANO LA VERITA 2 QUOTIDIANO LA VERITA 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…