IL MARCHESE FULVIO ABBATE: ''CHE SUPPLIZIO, IERI SERA, CARO ROBERTO, VEDERTI LÌ AL “MAURIZIO COSTANZO SHOW”, OSTAGGIO E INSIEME PROTAGONISTA DELL’ENNESIMO CRIMINE ORGOGLIOSAMENTE PERPETRATO AI DANNI DELL’INTELLIGENZA, DELLA BRILLANTEZZA, DEL SENTIRE CIVILE, DELL’AMOR PROPRIO, E NON CERTO ALLA MORALE, DI CUI NULLA IMPORTA A ENTRAMBI. SPERAVO CHE TU A UN CERTO PUNTO…''

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Mail di Fulvio Abbate a Dagospia

 

FULVIO ABBATE FULVIO ABBATE

Che supplizio, ieri sera, caro Roberto, vederti lì al “Maurizio Costanzo Show”, ostaggio e insieme protagonista dell’ennesimo crimine orgogliosamente commesso, di più, perpetrato ai danni dell’intelligenza, della brillantezza, del sentire civile, dell’amor proprio, e non certo alla morale, di cui peraltro, sia chiaro, spero nulla importi a entrambi.

 

Già, mi aspettavo, Roberto mio, che da un momento all’altro, sempre tu, lì sul palco accanto al nulla di Fabrizio Corona, a proposito del concetto di “provocazione”, da quest’ultimo innalzato come fosse materia monografica sua, mi aspettavo che proprio tu citassi Carmelo Bene, lo stesso che, sempre e proprio su quel palco, molti anni or sono, ha scritto un pezzo di storia, verità e rivolta televisiva, cioè in possesso di un pensiero, avendo perfino, sempre Carmelo Bene, la capacità e l’ironia di rispondere ammettendo con un sorriso, in quel caso, il proprio limite, accadde quando sempre tu semplicemente così gli domandasti: “Ma se lei non esiste, allora perché si tinge capelli?”

maurizio costanzo fa le corna maurizio costanzo fa le corna

 

Speravo insomma che fosse evocato, anche dal padrone di casa, lo spettro di quella provocazione, davvero autentica, perfino eroticamente immensa, quella di Carmelo Bene, e invece, terribile perfino a ripetersi, ho dovuto subire un Costanzo, lui di solito così premuroso a censurare ogni turpiloquio, sempre in nome della difesa dello stendardo del luogo comune televisivo, lì a costruire un monumento proprio all’inesistenza proterva di Corona, così in nome del ricordo del compianto padre.

 

Ho sofferto, Roberto, ti confesso che, di fronte all’incapacità della maggior parte degli ospiti, occhi vuoti dentro orbite da figuranti della banalità, davanti alla loro incapacità di comprendere cosa tu intendessi per provocazione, ho davvero sofferto, per te, per me, per chi con Oscar Wilde sa che non bisogna “mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti frega con l’esperienza.” Ora e sempre Resistenza!

roberto d agostino e fabrizio corona roberto d agostino e fabrizio corona roberto d agostino fabrizio corona roberto d agostino fabrizio corona il tatuaggio di fabrizio corona dedicato a maurizio costanzo il tatuaggio di fabrizio corona dedicato a maurizio costanzo fabrizio corona osannato dal pubblico del costanzo show fabrizio corona osannato dal pubblico del costanzo show CARMELO BENE CARMELO BENE

 

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