MARIA GRAZIA CUCINOTTA FA 50 (E LIBERA L’ORMONE): “SI DOVREBBE FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO A QUELLE DONNE CHE SI SENTONO FINITE CON L’ARRIVO DELLA MENOPAUSA. MOLTO DIPENDE DALLA TESTA - IL SESSO A 50 ANNI CAMBIA SOPRATTUTTO SE DALL’ALTRA PARTE HAI GLI UOMINI COGLIONI CHE QUANDO ARRIVI A UNA CERTA ETÀ VANNO APPRESSO ALLE 30ENNI. NON FAREI MAI CAMBIO CON UNA DI 20. OGGI SONO UNA DONNA NON UNA..." - VIDEO

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Alessandra Paudice per www.vanityfair.it

 

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«Cenerentola è il film che continua a emozionarmi, perché è un po’ la storia della mia vita». È questa la vera Maria Grazia Cucinotta, la ragazza di Messina, figlia di una casalinga e di un postino, bella, alta, mora, gambe lunghe e seno prosperoso protagonista della favola della sua vita.

 

Ha vinto il terzo posto di Miss Italia nel 1987 ed è stata notata da Renzo Arbore per «Indietro tutta», poi ha conquistato il pubblico italiano e internazionale con il suo debutto al cinema nel ruolo di Beatrice in «Il postino» di Massimo Troisi. E così sono arrivati i dieci minuti da Bond Girl per «Il mondo non basta» e il film «Ho solo fatto a pezzi mia moglie» di Woody Allen.

 

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Dopo anni vissuti a Los Angeles, il ritorno in Italia, una figlia  Giulia (16 anni), il successo cinematografico in Cina, il 27 luglio festeggia i suoi cinquanta meravigliosi e consapevoli anni.

In perfetta forma, bellissima, radiosa è arrivata a un livello di celebrità tale che sente di poter dare ai più giovani quelle stesse chance che lei ha avuto nella vita, facendo da produttrice, regista e imprenditrice di se stessa e di altri.

 

Continua a recitare, ma è come se a un certo punto della sua carriera avesse sentito il bisogno di restituire quello che aveva ricevuto…

«Cercando di costruire qualcosa anche per i giovani metti la tua popolarità a disposizione di qualcuno che sta cominciando, è doveroso. Se non avessi avuto la possibilità di fare “Indietro tutta” o “Il postino” non avrei mai dimostrato quanto valevo e sarei rimasta nell’ombra».

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Cosa direbbe alle donne a proposito del traguardo dei cinquanta?

«Il solo fatto di esserci arrivate dovrebbe far sentire fortunata qualsiasi donna. Già essere vive e sane è una fortuna. Ormai le donne di cinquant’anni sono come le trentenni di venti anni fa. Per me il mezzo secolo è un obiettivo raggiunto, ho vissuto la prima parte della mia esistenza e ora è il momento di ricominciare con più consapevolezza ed esperienza, grazie a una vita già vissuta, fatta di sbagli e di cose belle. Noi cinquantenni abbiamo una storia e abbiamo capito che dobbiamo ripartire da noi stesse. Alla nostra età impariamo a volerci più bene».

 

Come l’ha aiutata la sua scelta di stare sia dietro che davanti alla videocamera?

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«Mi ha insegnato a non concentrare tutto su me stessa, a distogliere lo sguardo da me, mi ha dato la possibilità di crescere e la soddisfazione di riuscire a costruire qualcosa, molto difficile nel lavoro di attrice. È un regalo meraviglioso».

Ma non tutte le sue colleghe hanno fatto lo stesso…

«In molte credono di essersi meritate il successo da sole, ma non è così. La grande fortuna la devi sempre agli altri e non è mai per sempre, devi cominciare a capire che se finisce un progetto, e ne hai uno solo, poi finisce tutto, invece se hai iniziato un’altra cosa e l’altra finisce puoi ricominciare. È lo stesso principio della distribuzione del rischio nel business. Non tutti arrivano a questa consapevolezza».

MARIA GRAZIA CUCINOTTA MARIA GRAZIA CUCINOTTA

 

E cosa ha in programma di nuovo?

«Film indipendenti come “Forse è solo mal di mare”, girato a Linosa, e poi farò un film che non mi appartiene per niente, neppure per cultura, non ne ero convinta quando mi è stato proposto, ma poi ho incontrato il regista e il produttore che mi hanno detto “è una cosa diversa da te, la devi fare” e ho detto sì. Si chiama “Tutto liscio”, una storia di romagnoli e del loro ballo. Immagina quanto io sia un pesce fuor d’acqua, da siciliana, in quel contesto. 

MARIA GRAZIA CUCINOTTA MARIA GRAZIA CUCINOTTA

 

Ma è una bella storia e mi piace. Sarò anche la moglie di Ferruccio Lamborghini in una produzione internazionale sulla sua vita, assieme ad Antonio Banderas che sarà Ferruccio e Alec Baldwin che interpreterà Enzo Ferrari, per la regia di Bobby Moresco, premio Oscar per “Crash”. Inizierò a novembre con le riprese di “Lamborghini, The Legend” e a settembre  con “Tutto liscio” di Piero Maggiò».

 

Ha anche una serie web sugli adolescenti in cantiere, come sta andando?

«Eh sì, ci sono 5000 ragazzini che fremono, abbiamo fatto i provini tanti mesi fa. Ora c’è l’interesse di una grossa distribuzione, ma non posso parlarne fino a settembre, allora capirò se proseguiamo da soli o no».

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Parliamo d’amore e di sesso, allora, a 50 anni cambiano?

«Assolutamente no, si dovrebbe fare il lavaggio del cervello a quelle donne che si sentono finite dal punto di vista fisico e sessuale con l’arrivo della menopausa. È vero ti può dare dei fastidi, ma molto è questione di testa, fa tanto il tuo stato mentale nell’insorgere dei disagi, poi basta fare delle diete per aiutarsi e ricominciare dal nostro corpo. Certo se hai gli attacchi di “sudarella” e mangi 800 chili di zuccheri peggiori la situazione.

 

Affidarsi a una buona nutrizionista e mangiare cose che fanno stare bene aiuta. Il sesso a cinquant’anni cambia più per una questione psicologica, soprattutto se dall’altra parte hai gli uomini coglioni che quando arrivi a una certa età stanno appresso alle trentenni. Personalmente non farei mai cambio con una di 20 anni oggi sono una donna non una ragazzina».

 

Crede ancora nell’amore?

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«Ah sì, noi donne siamo attaccate all’amore come all’ormone, sono le due variabili che ci procurano alti e bassi, sbalzi d’umore, ci fanno andare su e giù. Siamo sempre attaccate al filo di un ormone, tutta la vita, sempre lì in bilico a causa loro, una volta perché ne hai troppi, un’altra volta perché ne hai troppo pochi. È lo stesso con l’amore, c’è sempre qualcosa che ti fa impazzire, c’è il momento in cui stai su, altre volte stai giù. La soluzione nel trovare la persona che ami a prescindere da tutto. Passiamo una vita a cercare l’amore, a farci amare, ma io sto benissimo da sola, se non avessi la persona giusta starei da sola. È bellissimo sentirsi amate da se stesse».

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Che cosa non cerca più a 50 anni?

«A venti anni vuoi il sogno, ma col passare degli anni vai solo per quelle cose che sono veramente utili per la tua vita e non perché ne hai sentito parlare da qualcuno, a una certa età vuoi solo ciò che ti fa felice. Nella mia carriera per non essermi mai fermata, ho sempre viaggiato ed esplorato nuove città, ho scoperto la Cina dove lavoro molto, ho iniziato con la regia, la produzione e così ho aiutato attraverso la mia popolarità chi non ha avuto la mia stessa fortuna, sono queste le cose che mi riempiono la vita».

Ma cosa vuole prima di tutto?

«Adesso voglio tutto, non c’è più prima l’amore, il fidanzato, il lavoro, non scelgo, non mi è mai piaciuto scegliere tra questo e quello, chi mi ama non mi mette di fronte a una scelta. Se la vita mi dà la possibilità di fare tutto io prendo tutto. So che sembro folle, ma me la vivo ogni secondo la vita, faccio mille cose, non mi fermo mai, inizio già dalla mattina presto e vedo il terrore negli occhi di chi mi sta intorno».

 

MARIA GRAZIA CUCINOTTA ALL'EXPO MARIA GRAZIA CUCINOTTA ALL'EXPO

Non ha mai stravolto la sua immagine, è sempre rimasta se stessa, con qualche anno in più…

«Se cominci ad avere paura del tempo è una guerra infinita, sprechi la tua esistenza a lottare non solo contro il passare degli anni, ma te stessa e la vita. Curarsi, mantenersi senza dover cancellare te stessa e i tuoi difetti è un modo per non annullare il proprio essere.

 

La maggior parte dei chirurghi estetici ci trasformano in dei mostri, sono dei vampiri che si nutrono delle nostre debolezze. Io soffro di agofobica, mi devono tenere almeno in dieci se devo fare una puntura, ma mi sono affidata a un medico estetico, Paola, un’amica che mi spiega le cose, mi propone principi attivi antirughe come Q10, vitamina C, folina, percorsi alternativi per preservare il mio aspetto con intelligenza attraverso i laser, le biorivitalizzazioni, queste cose vanno bene, tutto il resto no».

 

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Per una bella come lei vedersi diversa allo specchio che effetto fa?

«Chi è abituata a sentirsi dire quanto sei figa e quanto sei bella, è logico che lo specchio lo patisce. Ma nel mio caso ricevo più complimenti adesso, perché mi curo di più. Forse sono meglio ora, a un certo punto la bellezza naturale cominci a sostenerla senza stravolgerla. Per me conta essere ordinata.

 

Non uscirei più di casa con i capelli selvaggi, senza la piega giusta non vado da nessun parte. Ho capito che curarmi è importante, la bellezza naturale lascia lo spazio all’essere curata ed elegante. È in questo momento che puoi diventare un’icona che rappresenta qualcosa e ha un messaggio. Le persone in questo momento della mia vita mi guardano per quello che indosso, per come mi trucco, si identificano in me e si sentono rassicurate, è bello essere un esempio».

 

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Oltre alla piaga, lei non esce mai di casa senza?

«Una crema, un lipstick o un burro di cacao per idratare le labbra e un velo di trucco. Se non sono al mare, mi sistemo sempre. Trovo sia giusto così, è un modo per coccolarmi, sono quei 10 minuti solo per me».

C’è qualcosa che a cinquant’anni vuole ancora fare?

«Non sono mai stata in Norvegia, non ho ancora preso la patente, non ne ho mai avuto il tempo, ho sempre solo guidato nei film. E poi tante altre cose».

I suoi libri per l’estate?

«L’ultimo di Giuseppina Torregrossa “Il basilico di Palazzo Galletti” e “La luce dell’Impero” il più recente di Marco Buticchi, mio grandissimo amico, l’unico scrittore italiano al pari di tutti i grandi scrittori stranieri. Paolo Stella mi ha mandato il suo, “Meet me alla boa”, e sono curiosissima. Conoscendolo da tempo, sono convinta che avrà sfornato un lavoro interessante».

 

Il film che la fa sempre sognare, evadere o piangere?

mariagrazia cucinotta saluta muccassassina mariagrazia cucinotta saluta muccassassina

«Oltre a “Cenerentola”? “Moulin Rouge”, perché si lotta per l’amore e io sono romantica, anche se non mi piace il finale, preferisco il lieto fine, ma lo trovo bello per la musica, i costumi, la scenografia».

Chi è la donna che ammira?

«Mia madre, proprio oggi sono passata a salutarla, ha appena compiuto ottantanove anni ed è un esempio, un portento, vuole fare ancora tante cose da sola, è testona, si documenta, è ancora piena di vita».

c’è qualcosa che le ha detto che non dimentichera’ mai?

«Io ti ho dato la libertà è nessuno deve togliertela mai».

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La sua regola per la felicità?

«Svegliarmi la mattina ed essere sempre entusiasta. Mi deprimo per non più di cinque minuti poi mi passa tutto e mi viene anche più forza di prima. Sono un leone».

 

Per il compleanno cosa farà?

«Mi stavano organizzando una festa a sorpresa a Salina, ma essendo una control freak ho scoperto tutto subito e ora sarà una cosa siciliana a Roma».

Lei è una control freak? Non ce ne eravamo accorti, che consigli ha per chi ha questa tendenza a tenere tutto sotto controllo?

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«Non c’è molto da fare, la maggior parte delle donne lo è, fa parte della possibilità di essere madre, controlli la vita e vuoi controllarla di tutti. Non sono una di quelle psicopatiche, entro in azione quando c’è una falla, mi fa sentire utile, altrimenti lascio libertà».

Il rapporto con sua figlia adolescente com’è?

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«Conto sempre fino a mille, perché i figli ti mettono alla prova, ti fanno perdere la pazienza con le loro risposte, ti provocano. Giulia è un’adolescente che se mi risponde male si dispiace, si pente, viene a darmi un bacino, ecco, a proposito di ormoni, lei ha 16 anni, i suoi sono in tempesta. Ma la sua età l’ho avuta anche io e cerco di non dimenticarla, in questo momento ha bisogno di sentirmi vicina, deve capire chi è, deve conoscere il suo corpo che esplode e le fa paura e questo può procurare aggressività, per lei deve essere anche più difficile ha una mamma attrice e ingombrante con cui fare i conti».

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