MEMENTO MORI – VIOLANTE: LA MEMORIA GIOCA BRUTTI SCHERZI AL GENERALE (IRRAGIONEVOLE NON PERQUISIRE CASA RIINA) – MANCINO: MAI NESSUN ACCORDO, NÉ COI BOSS NÉ CON LE BR – CIANCIMINO JR.: QUALCUNO SI FACCIA TORNARE LA MEMORIA – SALVATORE BORSELLINO: MIO FRATELLO MORTO PERCHÉ SI OPPOSE ALLA TRATTATIVA…

Condividi questo articolo


MARIO TRONTI LUCIANO VIOLANTE - copyright PizziMARIO TRONTI LUCIANO VIOLANTE - copyright Pizzi

1 - VIOLANTE: NON CONCORDO SU RICOSTRUZIONE FATTA DAL GENERALE MORI...
(Adnkronos) - "Non sono d'accordo con la ricostruzione che fa il generale Mori" nelle sue dichiarazioni spontanee di ieri. Lo ha detto l'ex Presidente della Commissione naizonale antimafia Luciano Violante intervenendo a 'Radio anch'io'. Replicando all'ufficiale dei Carabinieri che ieri, nella sua deposizione aveva parlato di una ricostruzione "lacunosa" da parte dello stesso Violante nei contatti con l'ex sindaco Vito Ciancimino che voleva esere ascoltato dall'Antimafia, sentito pochi minuti prima in aula davanti ai giudici della quarta sezione del Tribunale di Palermo.

jnnzz22 mario mori dellutri domenico contestabilejnnzz22 mario mori dellutri domenico contestabile

"Non concordo con la ricostruzione di Mori - ha aggiunto Violante - perche', ad esempio, lui dice che il 20 ottobre (del '92 ndr) lo avrei convocato per parlarmi del rapporto tra mafia e politica. Noi decidemmo di studiare questo rapporto approfonditamente soltanto dopo l'emissione dei mandati di cattura, che avviene il 21 ottobre. Decidiamo il 26 ottobre di lavoro su questo terreno e lo comunico alla Commissione il 28 dello stesso mese. Quindi era impossibile il 20 ottobre convocare il generale Mori per parlare di questa cosa, e questo per dirne soltanto una. Ci sono tante altre inesattezze". "Evidentemente - ha proseguito Violante - la memoria a distanza di diciassette anni gioca dei brutti scherzi".

2 - VIOLANTE: ACCADUTE COSE IRRAGIONEVOLI COME NON PERQUISIRE CASA RIINA DOPO ARRESTO...
(Adnkronos) - "Ci sono delle cose irragionevoli che sono accadute, come quando dopo l'arresto del boss Salvatore Riina la sua casa non fu perquisita e i mafiosi ebbero la possibilita' di smontarla tutta portando via persino le mattonelle alle pareti, questo senza che nessuno se ne accorgesse. Pure quando si becca anche il piu' piccolo spacciatore, si effettua la perquisizione della sua abitazione".

VITO CIANCIMINO SCARCERATO DALL'UCCIARDONE - CON IL FIGLIO MASSIMOVITO CIANCIMINO SCARCERATO DALL'UCCIARDONE - CON IL FIGLIO MASSIMO massimo cianciminomassimo ciancimino

Lo ha detto Luciano Violante intervenendo alla trasmissione 'Radio anch'io' sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. Dopo avere ribadito che la ricostruzione fatta ieri in aula dal generale Mori "non e' esatta", l'ex Presidente della Commissione Antimafia ha ribadito: "Impossessarsi di brandelli di notizie per la propaganda politica sarebbe davvero sbagliato.

3 - VIOLANTE: PENSAVO CHE CIANCIMINO VOLESSE PARLARMI DEGLI ANDREOTTIANI...
(Adnkronos) - "Quando il generale Mori venne a propormi un incontro riservato con Vito Ciancimino non si parlava di trattativa, quindi la mia opinione fu che quell'incontro facesse riferimento ai processi per la confisca dei beni di Ciancimino". Lo ha detto Luciano Violante intervenendo a 'Radio anch'io' per parlare della cosiddetta trattativa tra Stato e Cosa nostra dopo la sua deposizione di ieri al processo che vede imputato il generale Mario Mori per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.

vito e massimo cianciminovito e massimo ciancimino

"Poi successivamente, dopo il 21 ottobre del '92 - ha detto ancora l'ex Presidente della Commissione nazionale antimafia - l'idea era che Ciancimino volesse parlarmi dei rapporti tra esponenti andreottiani e la mafia. Quindi, la questione trattativa viene fuori quando viene pubblicato un articolo di stampa". "A quel punto alzai il telefono e chiamai la Procura di Palermo - ha detto - per dire 'se vi interessa sentirla e' questa la verita'. E questo e' tutto".

Nicola MancinoNicola Mancino

4 - MANCINO: NON FACEMMO ACCORDI CON I BOSS NE' CON LE BR...
(Adnkronos) - In una lunga lettera, pubblicata oggi sul 'Corriere della sera', Nicola Mancino ribadisce che non ci fu nessuna trattativa con la mafia e se qualcuno 'ha millantato di agire per conto dello Stato' e' un tema sul quale 'la magistratura fara' chiarezza con tutto il rigore necessario'. Il presidente del Csm parla degli anni 92-94, quando fu ministro dell'Interno, ma anche del 1978 quando lo Stato scelse la linea della fermezza nei confronti della Brigate rosse che avevano rapito Aldo Moro.

FALCONE E BORSELLINOFALCONE E BORSELLINO

'Parlare dello Stato come gestore di una trattativa con la mafia -scrive Mancino- non solo e' assurdo, ma, se fosse vero, significherebbe l'ammissione di una capitolazione, di una resa. Che non ci fu allora, come non c'era stata 14 anni prima durante il sequestro Moro'. 'Ricordo con orgoglio che, papello o non papello, papello corretto o da chiunque riveduto, nessuna delle condizioni contenute nei tanti presunti 'documenti' circolati in questi giorni, e sui quali la magistratura deve fare chiarezza, fu mai proposta o discussa nelle sedi istituzionali e tanto meno accettata o realizzata'.

Se nel contrasto alla criminalita' organizzata 'storicamente c'e' stata una insufficienza, cio' non vuol dire che per colmarla si e' scesi a inaccettabili patti. Se poi qualcuno che aveva il compito istituzionale di combattere la mafia si e' mascherato da Stato o ha millantato di agire per conto dello Stato, questa e' materia sulla quale la magistratura, sono certo, fara' chiarezza con tutto il rigore necessario', conclude Mancino.

borsellino strageborsellino strage

5 - SALVATORE BORSELLINO: MIO FRATELLO UCCISO PERCHE' SI OPPOSE A TRATTATIVA...
(Adnkronos) - "La mia ipotesi e' che Paolo sia stato ucciso perche' si era messo di traverso rispetto a questa trattativa di cui allora si sentiva parlare come di ipotesi vaga, remota, mentre adesso, grazie alle deposizioni di Ciancimino e l'ottimo lavoro di magistrati coraggiosi che vanno avanti senza remore di alcun tipo, certe cose stanno venendo fuori e incredibilmente tante persone che finora avevano taciuto sembtrano avere riacquistato inmprovvisamente la memoria". Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via D'Amelio, intervenendo alla trasmissione radiofonico 'Radio anch'io'.

BORSELLINOBORSELLINO

"Mio fratello fu ucciso - ha aggiunto Borsellino - perche' nel momento in cui gli venne prospettata questa trattativa si mise di traverso". E ha concluso: "Una cosa del genere lui non l'avrebbe mai potutta accettare, deve essere stato veramente disgustato da quest'azione che era in corso da parte di pezzi dello Stato. Lui l'avrebbe sicuramente denunciata all'opinione pubblica se non l'avesse potuta fermare in altra maniera, e per questo e' diventato indispensabile eliminarlo".

6 - MASSIMO CIANCIMINO: QUALCUNO DOVREBBE FARSI TORNARE LA MEMORIA...
(Adnkronos) - "Ci sono tanti soggetti che oggi dovrebbero fare uno sforzo in piu' nel ricordare quei periodi, e avere piu' memoria". Lo ha detto Massimo Ciancimino, figlio del sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino a 'Radio anch'io', parlando della presunta trattativa tra Stato e Cosa nostra dopo le stragi del '92.

"Io continuo ad andare avanti a parlare con i magistrati, persone serie come il dottor Lari, Ingroia o Di Matteo, ma la mia posizione non e' facile - ha aggiunto Ciancimino - Il messaggio che viene inviato e' che io sia alla ricerca di un'impunita', ma non e' cosi'". "Sono preoccupato - ha detto ancora - la mia vita e' cambiata. Sono piu' isolato, gente che prima mi invitava adesso non lo fa piu', ma vado avanti. Mentre altri che prima mi guardavano come il demonio adesso invece ascoltano quello che ho da dire".

borsellinoborsellino falcone e borsellinofalcone e borsellino

7 - MASSIMO CIANCIMINO: D'ACCORDO CON MORI STATO TRATTO' CON SINGOLI...
(Adnkronos) - "Sono d'accordo con il generale Mori quando dice che lo Stato non tratto' con la mafia, perche' per me lo Stato e' rappresentato da persone come i giudici Falcone e Borsellino, o l'onorevole Martelli e tanti altri che hanno saputo della trattativa e non hanno voluto trattare. Non parlerei con i giudici se sapessi che lo Stato tratta con la mafia. Bisogna, invece, capire chi sono i singoli soggetti che hanno avviato la trattativa con Cosa nostra". Lo ha detto Massimo Ciancimino intervenendo questa mattina alla trasmissione radiofonica 'Radio anch'io'.

Parlando della deposizione spontanea, di ieri, del generale Mario Mori al processo che vede imputato l'ufficiale per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, il figlio dell'ex sindaco di Palermo condannato per mafia, ha detto: "Non mi sembra tanto lontano da quello che ho sempre detto io. Il dato importante e' che, per la prima volta, dopo 17 anni, e dopo un anno e mezzo che ne parlo io, Mori ha sostenuto una verita' innegabile: che lui agli occhi di mio padre non poteva essere credibile, perche' la piu' importante delle sue inchieste, 'Mafia e appalti', non e' riuscita a portarla avanti su sua stessa ammissione".

"E poi, il primo a parlare del suo 'non rapporto' con la Procura di Palermo sono stato io", ha detto ancora, "quello era un periodo particolare con una Procura molto garantista".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHE' L'"INCIDENTE" HA FATTO FELICI IRAN E ISRAELE - RAISI MIRAVA ALLA SUCCESSIONE DELL’85ENNE KHAMENEI. MA, PER IL RUOLO DI GUIDA SUPREMA, L’AYATOLLAH HA SCELTO IL FIGLIO MOJTABA, 'EMINENZA GRIGIA' DEI PASDARAN CHE HANNO IN MANO IL POTERE POLITICO ED ECONOMICO DELL'IRAN – NON SOLO: RAISI AVEVA INIZIATO A INCIUCIARE CON GLI STATI UNITI PER LA STABILIZZAZIONE DEL GOLFO. L’”AMERIKANO” RAISI HA IMBUFALITO NON SOLO I PASDARAN, MA ANCHE NETANYAHU, IL QUALE VIVE IN ATTESA DEL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA E HA BISOGNO COME IL PANE DI UN NEMICO PER OCCUPARE ANCORA LA POLTRONA DI PREMIER... 

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…

DAGOREPORT - LORO SI' CHE LO SANNO BENE: SECONDO IL "CANALE 12" DELLA TV ISRAELIANA RAISI È MORTO - DIFFICILE PRENDERE SUL SERIO TEHERAN CHE AFFERMA CHE L'ELICOTTERO CON A BORDO IL PRESIDENTE IRANIANO HA AVUTO UN "INCIDENTE" IN AZERBAIGIAN A CAUSA DEL ''MALTEMPO'' (UN CONVOGLIO DI TRE ELICOTTERI E SOLO QUELLO CON RAISI E' ANDATO GIU'?) - I MEDIA IRANIANI, PER ORA, PARLANO DI "VITA IN PERICOLO" - L'IRAN NON E' DECAPITATO FINCHE' CI SARA' SARA' L’AYATOLLAH KHAMENEI CHE SCEGLIERA' IL SUCCESSORE DEL FEDELISSIMO RAISI. E PER ORA SI LIMITA A DIRE: "SPERIAMO CHE TORNI, MA NON CI SARANNO INTERRUZIONI" - COME E' ACCADUTO CON L'ATTENTATO ALLA SEDE DIPLOMATICA IRANIANA IN SIRIA, DIETRO L"INCIDENTE" C'E' NETANYAHU? (FINCHE' C'E' GUERRA, C'E' SPERANZA DI RESTARE AL POTERE) - PROPRIO IERI IL MINISTRO DEL GABINETTO DI GUERRA BENNY GANTZ, VICINISSIMO A BIDEN,  DOPO UN INCONTRO IN ISRAELE CON IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA USA JAKE SULLIVAN, AVEVA AVVISATO IL PREMIER NETANYAHU: "PIANO SU GAZA ENTRO L'8 GIUGNO O LASCIAMO IL GOVERNO"