IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA A 81 ANNI JOHN G. AVILDSEN, REGISTA DI GRANDI SAGHE COME ''ROCKY'' E ''KARATE KID''. LO RICORDERANNO TUTTI PER I FILM DI STALLONE, MA ANDATEVI A RIVEDERE "JOE" E "CRY UNCLE" E RIPARLIAMONE - VENNE CACCIATO O RUPPE SUL SET DI FILM IMPORTANTI COME ''SERPICO'' E ''CRAZY JOE'', ENTRAMBI PRODOTTI IN AMERICA DA DINO DE LAURENTIIS

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john avildsen john avildsen

Marco Giusti per Dagospia

 

Se ne va John G. Avildsen, 81 anni, il regista di grandi saghe cinematografiche come Rocky e The Karate Kid, ma anche il regista irriverente e innovativo di piccoli capolavori anni ’70 come Joe – La guerra privata del cittadino Joe, che lanciò Peter Boyle e Susan Sarandon, o Cry Uncle con Allen Garfield, o Salvate la tigre con Jack Lemmon, premiato con l’Oscar.

 

john avildsen statua di rocky john avildsen statua di rocky

Al suo meglio, Avildsen seppe amalgamare il cinema popolare di Sylvester Stallone, anche soggettista e sceneggiatore di Rocky, con gli umori del cinema indipendente e politico del tempo, o rileggere un grande attore di commedia, come Jack Lemmon, all’interno di un mondo diverso. Non sempre gli riuscì il salto nel cinema più di cassetta, pensiamo a The Formula, 1980, con George C.Scott e Marlon Brando, su una sceneggiaura di Steve Shagan, che aveva anche scritto Salvate la tigre, o Vicini di casa, disastrosa black comedy con il geniale duo John Belushi-Dan Aykroyd al loro massimo splendore.

 

Venne cacciato o ruppe sul set di film importanti e particolarmente adatti a lui come Serpico e Crazy Joe, entrambi prodotti in America da Dino De Laurentiis, non iniziò neanche La febbre del sabato sera con John Travolta. Avildsen aveva un occhio particolare per trattare attori non ancora noti in fase di crescita, pensiamo al caso di Peter Boyle in Joe, un ruolo che avrà tutta la vita, o Allen Garfield in Cry Uncle, o Paul Sorvino in Ballando lo slow nella grande città o lo stesso Stallone in Rocky, un film dal cast perfetto, che univa il vecchio mondo di Hollywood, Burgess Meredith, alla nuova scena, Talia Shire, sorella di Franci Coppola, e Burt Young.

 

john avildsen karate kid john avildsen karate kid

Nato a Oak Park nell’Illinois, dopo gli studi di cinema, Avildsen diventa assistente di registi importanti e indipendenti come Arthur Penn e Otto Preminger. Il suo vero esordio nel cinema è Guess Who Learned in School Today?, da noi ribattezzato Ore 10: lezione di sesso, un porno-comico-politico davvero piccoli, presto seguito dallo spettacolare Joe, su sceneggiatura di Norman Wexler, spietato ritratto di un uomo qualunque, Peter Boyle, allora solo attivo a teatro, che diventa uno spietato killer alla ricerca della figlia, Susan Sarandon.

john avildsen joe john avildsen joe

 

Il successo è tale che Dino De Laurentiis cerca di mettere sia lui che Norman Wexler sotto contratto per Serpico, ma il film finirà nelle mani di Sidney Lumet. E la storia si ripeterà con un altro copione di Wexler, quello per La febbre del sabato sera. Nel 1971 esce Cry Uncle, che va nella stessa direzione di Joe e lancia un Allen Garfield che verrà recuperato da Coppola e Wenders pochi anni dopo con lo stesso trattamento.

il tributo di silvester stallone il tributo di silvester stallone

 

Non sono mai arrivati in Italia Okay Bill e The Stoolie, piccoli film indipendenti, mentre con Salvate la tigre, 1973, fa vincere l’Oscar al suo protagonista, Jack Lemmon. Avildsen seguita a dividersi tra cinema popolare, W.W. and the Dixie Dancekings con Burt Reynolds, e cinema indipendente, Foreplay, quando il successo inaspettato di Rocky, 1976, con cui vince il suo unico Oscar da regista, cambia la vita sia a lui che a Sylvester Stallone.

 

john avildsen rocky stallone thalia shire john avildsen rocky stallone thalia shire

Non sempre Avildsen ritroverà negli anni ’80 la stessa mano creativa, anche perché non riesce a portare a termine Serpico né a fare di The Formula o dei Vicini di casa dei grandi successi. The Karate Kid gli apre una nuova dimensione, ma nel cinema popolare. Gira parecchi altri film, Inferno con Jean-Claude Van Damme, fino a un Nat and Al con Richard Dreyfuss e Martin Landau previsto nel 2018 che non sappiamo se sia mai iniziato davvero. Lo ricorderanno tutti per Rocky, ma andatevi a rivedere Joe e Cry Uncle e riparliamone.  

 

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