NO PARTY, NO MODA – LE SFILATE DELLA FASHION WEEK DI MILANO TRASFORMANO IL TRAN-TRAM DELLE PASSERELLE IN EVENTI NEGLI SPAZI CITTADINI – L’EA BOARDING DI EMPORIO ARMANISULLA PISTA DI LINATE, LA FABBRICA DI PANETTONI SCELTA PER LO SHOW DI JIL SANDER E IL POP UP STORE DI PHILOSOPHY ALLA BOUTIQUE TEA ROSE: ECCO QUELLI DA NON PERDERE

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Gianluca Lo Vetro per “la Stampa”

 

Tra le luci delle passerelle, la settimana della moda, che entra nel vivo oggi (sino al 24 settembre) per il lancio dell' abbigliamento femminile p/e 2019, proietta anche qualche cambiamento. Il segno di una svolta epocale del sistema per adeguarsi al villaggio globale e alla digitalizzazione incalzante.

 

Tra défilé ed eventi «La manifestazione - dice Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda - ha il giro d' affari più grande del mondo: 60 sfilate, 80 presentazioni, 44 eventi; previsione di fatturato per il 2018, 90 miliardi». Numeri d' impatto.

 

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Fatto sta che, dopo l' esordio di ieri con l' alta moda di Lella Curiel alla Casa degli Atellani, con vista sulla Vigna di Leonardo da Vinci, la chiusura della kermesse, il 24, è riservata a una manciata di deb, tra cui Ultràchic e Chika Kisada. I nomi top si concentrano nei giorni precedenti. D' altronde, lunedì 24 Dior e Gucci sono di scena a Parigi.

 

Una sovrapposizione scomoda tra le capitali della moda, alla faccia dell' Unione Europea. Ma è «una trasferta momentanea». Per colmare la sua assenza dal calendario meneghino, Gucci firma questa sera una pièce della compagnia di Michael Clark, iconoclasta del balletto, tra citazioni punk, dada e costumi «super human».

 

un dettaglio della devotion bag, iconica borsa di dolce e gabbana un dettaglio della devotion bag, iconica borsa di dolce e gabbana

Chi va e chi viene

Da oggi debuttano, tra gli altri, Tiziano Guardini e Act n°1. Per la prima volta in passerella Agnona, A.F. Vandevorst e Fila. Nel palinsesto tornano Byblos, Iceberg e Philippe Plein. Interessante, tra le presentazioni, lo sbarco meneghino di Loretta Caponi: storico atelier fiorentino di biancheria che confezionò anche i corredini di Lourdes Maria, l' infanta di Madonna.

 

Ma i riflettori per gli emergenti sono tutti puntati su Plan C: marchio di Carolina Castiglioni, figlia di Consuelo, in arte Marni. Altra storia interessante è la riedizione del brand Luna Rossa di Prada, nato nel 1997 e ora attualizzato nell' etichetta Linea Rossa. Niente sfilate però: solo una colazione informale per annunciare capi ad alto tasso di fibre tecniche, prima fra tutte il nylon, must della maison, che saranno in vendita entro questo mese su Prada.com.

 

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Di questi tempi, il mezzo più veloce per raggiungere il consumatore finale: 24 ore su 24, compresa la domenica, senza turni di riposo. Tema ora al centro del dibattito politico. Prada prima linea, invece, sfila giovedì 20 nel deposito della sua Fondazione in via Lorenzini (ex distilleria).

 

La città si dilata

Nel frattempo sale la fibrillazione per l' evento da 2300 invitati, EA Boarding di Emporio Armani, domani sera (ore 21) all' hangar dell' aeroporto di Milano-Linate. Dove è anche previsto il concerto finale di una pop star internazionale.

 

Altra location inaspettata è quella scelta da Jil Sander il 19: una ex fabbrica che confezionava i panettoni di Cova alla periferia di Milano. Lo show segna anche il primo anno di direzione creativa di Lucie e Luke Meier, chiamati a rivitalizzare il marchio. Rilassata l' atmosfera del Philosophy Day. La linea di Alberta Ferretti, ora disegnata da Lorenzo Serafini, il 22 sfila alle ore 15 alla Triennale.

 

il tram personalizzato emporio armani in via broletto il tram personalizzato emporio armani in via broletto

Segue un cocktail da Tea Rose: boutique di garden design a 7 stelle, dove Philosophy avrà un pop up store sino a fine mese. In serata, after party da Cracco in galleria Vittorio Emanuele, con performance di Amanda Lear.

 

Raffica di eventi targati Dolce & Gabbana. Si comincia il 19 sera con un cocktail (ore 19-22) da Antonia, in via Cusani, per presentare la Devotion Bag e scoprire come nasce. Il giorno dopo (ore 16-19), gioielli e orologi (il must è sempre il Gattopardo) vengono svelati alla boutique Rocca in piazza Duomo.

 

i capi philosophy che saranno in vendita al pop up di tea rose i capi philosophy che saranno in vendita al pop up di tea rose

La mattina del 21, alla Rinascente in piazza Duomo, happening dedicato al Natale, con articoli in vendita già da fine novembre. Domenica la sfilata nel primo pomeriggio, mentre la mattina è dedicata al défilé di Re Giorgio con la collezione che porta il suo nome. In serata Gran Gala finale sul Green Carpet, al Teatro alla Scala: evento per la moda sostenibile che sarà protagonista della settimana. Anniversari C orta di memoria, la moda sembra aver steso un velo di oblio su vecchie glorie come Ferré e Krizia, scomparsi dalle scene.

 

Assente anche Trussardi, in fase di riassetto economico. In compenso, ieri si sono celebrati i 90 anni di Luisa Spagnoli, che le nuove generazioni hanno scoperto grazie alla fiction televisiva come inventrice dell' angora, ma anche dei Baci Perugina .

 

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Mentre il 22 si ricordano i 60 anni di Les Copains nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Il marchio, fondato da Mario Bandiera prendendo spunto dalla trasmissione radiofonica francese di varietà Salut Les Copain s, ora è disegnato da Stefania Bandiera.

 

L' erede festeggia guardando al futuro con «It' s my dream»: una collettiva di 12 studenti della Marangoni che reinterpretano un capo storico della maison declinandolo in bianco. In fila per la memoria

 

milano fashion week 1 milano fashion week 1

Se Fila ha inaugurato ieri sera alla Triennale la mostra «Tutti in Fila», alla quale seguirà il 23 la sfilata, di Fiorucci si ricorda il White, il salone parallelo alle sfilate al Tortona District , che dedica al genio della moda libera un allestimento e un pop up store. Etro, infine, festeggia mezzo secolo al Mudec con la retrospettiva «Generation Pailsey» (dal 23 settembre al 14 ottobre).

 

L' appello di Capasa

eva herzigova les copains eva herzigova les copains

In questo quadro complesso, Carlo Capasa sollecita un intervento statale. «Speriamo che il nuovo corso del governo percepisca l' importanza delle sfilate - si augura il presidente -. Non abbiamo ancora capito se gli investimenti fatti in passato continueranno.

 

Finora non ci sono stati incontri. I governi Renzi e Gentiloni hanno fatto molto per la moda: è prevista una crescita del 3%. Al di là della politica, ognuno deve prendere il buono che c' è, non buttarlo a mare perché l' ha fatto qualcun altro».

 

 

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