PREMIATA BUFALA MUSSOLINI - BOMPIANI (RCS LIBRI) PUBBLICHERÀ A NOVEMBRE I DIARI DEL DUCE SCOPERTI DA DELL’UTRI – SECONDO CANFORA: “E’ UNA FARSA, UN CLASSICO CASO DI PATACCA DI FACILISSIMO DISVELAMENTO” – CHE SIA STATO DATO ALLE STAMPE PER FARE UN PIACERE AI SOLITI NOTI? L’EDITOR ELISABETTA SGARBI NEGA E AGGIUNGE CON INCREDIBILE TONO DI BRONZO: “NON STA A NOI VALUTARNE LA VERIDICITÀ”…

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Malcom Pagani per \"il Fatto Quotidiano\"

\"Il falso mussoliniano è ormai un genere letterario. La pubblicazione dei diari di Mussolini da parte di Bompiani è una farsa, ché di trasformarsi in tragedia, una simile avventura non possiede nè forza, nè credibilità\". Luciano Canfora da Bari, 68 anni, storico. La notizia che la casa editrice controllata da Rcs darà alla luce le agende acquistate da Marcello Dell\'Utri ne libera la dialettica tra citazioni, freddure, giudizi anche durissimi.

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Cinque piccoli volumi, che Mussolini (tra la fine degli anni ‘30 e l\'inizio dei ‘40) avrebbe riempito di una scrittura filiforme e sulla cui autenticità, un vasto numero di studiosi si è espresso, a partire da Gentile, negativamente. Carlo Feltrinelli, dopo meditata riflessione, li rifiutò già nel lontano 1992.

I diari, sostenne Dell\'Utri, provenivano da un partigiano presente al momento della cattura di Mussolini a Dongo. Il suo nome, si seppe poi, era Lorenzo Bianchi. Giovinezza con il fazzoletto rosso e il fucile al collo e senilità nel contesto non distante, ma antipodico di Campione D\'Italia, a girare la roulette bluffando con le aspettative altrui. Ora i giochi sono fatti, Bianchi è morto nell\'88. Del contenuto della valigia trafugata al Duce nell\'imminenza dell\'impiccagione a Piazzale Loreto, si parla fin dalla fine degli anni ‘40.

Le memorie mussoliniane inizieranno dal 1939 e arriveranno fino al 1942. A portarli all\'attenzione dei lettori, conclusa la trattativa con Dell\'Utri e con la Ede Copyright, detentrice dei diritti, in tempi in cui della \"lezione\" del dittatore, si gloriano in molti, da Lele Mora a Berlusconi (che a Maggio, all\'Ocse ha citato passi dei diari stessi) sarà Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani.

DellDell Utri in Aula - Depone Spatuzza - Da Repubblica 3

In macchina, vento nella cornetta e voglia di precisare anche le virgole, Sgarbi spiega la posizione della casa editrice: \"Se volessi dimostrare che i diari sono veri, assumerei una posizione sbagliata. Non mi arrogo il diritto di farlo, non è il mio compito, ma credo che sia mio dovere offrire un documento di estremo interesse ai lettori che saranno spinti ad approfondire l\'argomento\".

Prende fiato, ricomincia: \"Sui diari c\'è stato un ampio dibattito. Un vasto fronte di storici e esperti del periodo fascista ritiene che i diari siano inautentici, non attribuibili alla mano di Mussolini; altri ritengono possibile l\'attribuzione. Se fossero falsi, comunque, sarebbero frutto di un falsario molto intelligente\". Canfora dissente.

GALLETTI, BAULI E POTERE DEL DENARO

Parte dall\'ultimo boato giornalistico di giugno secondo cui i veri diari sarebbero in realtà custoditi in un casolare in Valle Spluga per disegnare un\'idea netta di ciò che realmente rappresentino per lui quegli scritti: \"Valle Spluga è discutibile un po\' come i diari. Una storia abbastanza comica, quella di chi ritiene di avere molto potere (Dell\'Utri) e quattrini e pensa in ragione di questo, di imporre una verità, in un campo, quello della scienza, in cui il denaro dovrebbe contare meno di niente\".

BenitoBenito Mussolini

Tra ironia e valutazione storica, Canfora si tiene in equilibrio: \"Questi diari sono in giro da anni e sono stati ridicolizzati da studiosi di ogni tendenza perché contengono contraddizioni palesi rispetto a ciò che sappiamo per certo aver Mussolini detto e scritto. Non solo, si è notato che si fondano sul riutilizzo di notizie apparse sulla stampa quotidiana con i medesimi errori dei giornali dell\'epoca. Quindi è un classico caso di patacca di facile, facilissimo disvelamento\".

Non è la prima volta secondo Canfora. Non sarà l\'ultima: \"C\'è il sublime caso del plagiatore che usa una fonte ed eredità gli errori della stessa. Accadde anche con il Papiro di Artemidoro\". Secondo Canfora: \"Si usa potere al fine di persuadere un pubblico della veridicità di un testo falso. Il contrario del metodo scientifico\".

Poi Canfora insinua un dubbio: \"Mi domando perché non l\'abbia pubblicato Mondadori, ma in realtà il quesito è retorico e la soluzione semplice: non li ha voluti\". Se chiedi a Sgarbi perché non ci sia un curatore, la risposta non tarda e somiglia a un refrain: \"Bompiani non intende prendere posizione sull\'autenticità dei diari. Altrimenti avrei delegato il compito, cito un nome a caso, a Max Gallo che è sempre stato tra i possibilisti\".

MussoliniMussolini Cadavere

Tra loro non c\'è Canfora: \"A ben vedere, è la Storia che ritorna. Bompiani ha pubblicato Il \"Mein Kampf\", lo stesso che Il vecchio Mondadori, dopo aver editato nel 1930 l\'autobiografia di Trockij, si rifiutò di dare alle stampe. Mussolini desiderava vedesse la luce proprio con quella casa editrice ma sa chi prontamente si avventò sull\'occasione? Valentino Bompiani. La Bompiani è indubbiamente una casa editrice interessante e con un ricco catalogo, ma in quest\'occasione sembra dire: \"Lo pubblichiamo sapendo che è controverso, cioè lo diamo alle stampe per fare un piacere ai soliti noti\".

GENTILI SGARBI, DEMOSTENE E LIBRI
Elisabetta Sgarbi nega: \"Ho incontrato Dell\'Utri 3 o 4 volte per ragioni di lavoro, in gran parte per la conclusione della trattativa dei Diari. Naturalmente lo vedro\' più spesso d\'ora in avanti per tutte le questioni relative alla pubblicazione\". Ma esiste davvero un segreto nascosto da qualche parte? Canfora è tranchant: \"C\'è un famoso passo di una filippica di Demostene che recita: ‘Se ci fosse, sarebbe venuta fuori da tempo\'.

CARLOCARLO FELTRINELLI

Mussolini conservava pensieri più importanti di passi come: \"Ottima la pesca nei mari del Nord da parte dei pescherecci italiani\". Solo un cretino avrebbe potuto scrivere una cosa del genere e Mussolini era tutto tranne che stolto\". Quindi? \"Quindi ancor più delle acute osservazioni sull\'Espresso di Gentile, volte a mettere in evidenza come i diari non parlino mai dei rapporti controversi con la Monarchia che facevano soffrire Mussolini imponendogli un dimezzamento e un\'imperfezione nel comando che non tollerava, la prova chiave è quella filologica. Errori sui quotidiani di allora, falle identiche sui diari. Qualcosa non torna\".

LucianoLuciano Canfora

Quando chiedi a Canfora se nell\'operazione non rientri anche un calcolo preciso,un\'equazione dal risultato ancora incerto per cui al polverone mediatico, seguirà fedele il successo editoriale, lo storico rilancia. Provocando. \"Non oso pensarlo, in Valentino Bompiani c\'era una dedizione assoluta al Fuhrer, non credo che gli attuali proprietari di Bompiani abbiano un afflato mussoliniano. Forse, al limite, nei confronti di dell\'Utri\". Alla stessa domanda, Sgarbi sillaba un concetto breve: \"Faccio l\'editore. Non capisco cosa centri il cinismo\".

Allora la ragione che spinge un nome così degno ad attraversare i confini indefiniti di un\'avventura rarefatta come un pomeriggio antononiano, è un abbaglio: \"Sa come si chiama? Sindrome del Cane di Alcibiade. Secondo Plutarco, l\'ateniese tagliò la coda a un suo bellissimo cane, purché si parlasse di lui e si dicesse a gran voce: \"Ma guarda quell\'Alcibiade, capace di far male a un\'animale così bello\".

 

 

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