1. I QUATTRO POTENZIALI CONFLITTI D’INTERESSE DEL “DITTATORE ARTISTICO” BAGLIONI 
2. L’ESECUZIONE DELLA SIGLA CONSENTE A CLAUDIO MAGNO, AUTORE DEL BRANO, GIÀ SOTTO CONTRATTO CON LA RAI PER UN CACHET DA 600MILA EURO, DI ARROTONDARE CON LE ROYALTIES
3. È OPPORTUNO CHE IL "DITTATORE" ASSEGNI A CIASCUN OSPITE UNA PROPRIA COMPOSIZIONE, AGGIUNGENDO ROYALTIES ALLE ROYALTIES? È GIUSTO CHE FIORELLO DEBBA CANTARE ‘’E TU’’? 
4. QUAL È LA CASA DISCOGRAFICA DI BAGLIONI? SONY MUSIC. CHI HA PIÙ ARTISTI IN GARA? SONY 
5. BAGLIONI È ARTISTA DI PUNTA DELLA SCUDERIA F&P GROUP DI SALZANO. A GUARDARE LA LISTA DI CONCORRENTI E OSPITI DI SANREMO TI ACCORGI FACILMENTE CHE CI SONO 21 NOMI DEL F&P
 

Condividi questo articolo


Francesco Prisco per mobile.ilsole24ore.com

 

SANREMO 2018 BAGLIONI FAVINO HUNZIKER SANREMO 2018 BAGLIONI FAVINO HUNZIKER

L’Italia non è Paese da conflitti d’interesse. Precisiamo: l’Italia non è Paese cui facciano più specie i conflitti d’interesse ché, gratta gratta, trovi sempre lo zio decisore pubblico che compra il pane per la cittadinanza dal nipote fornaio. Ma perché il pane è buono e costa il giusto, mica perché il fornaio è il nipote, sia chiaro.

 

Se tuttavia volessimo metterci a ragionare alla brandeburghese - popolo curioso, quello del giudice a Berlino - non ci sarebbe in tutta probabilità ambito completamente al riparo da conflitti d’interesse. Sanremo compreso. Non ci credete? Facciamo un esercizio facile facile: prendiamo il «dittatore artistico» Claudio Baglioni e sottoponiamolo al giudice a Berlino con il metro brandeburghese. Ebbene, abbiamo ragione di credere che quest’ultimo ravviserà almeno quattro potenziali conflitti d’interesse nella di lui gestione del Festival della canzone italiana. Eccoli.

baglioni favino hunziker baglioni favino hunziker

 

La sigla

L’avrete sentita: «Un giorno qualunque/ un suono soltanto/ che nasce dovunque/ e dura chissà quanto». E vai col rif: «Po, popopopo...». È Un giorno qualunque, la nuova, nuovissima sigla della kermesse musicale cantata da tutti e 20 i Big in gara a inizio di ogni puntata, come fossero i giovani concorrenti dell’ultimo talent show. E l’ha scritta Baglioni.

 

Non intendiamo entrare nel merito della qualità della composizione: non sta certo a noi dare lezioni di songwriting all’autore di Poster. Ci limitiamo a segnalare che l’esecuzione della sigla consente al cantautore romano, già sotto contratto con la Rai per un cachet da 600mila euro, di arrotondare con le royalties.

 

Gli omaggi (a se stesso)

baglioni baglioni

Eggià, l’esecuzione di un brano in un contesto come quello del Festival di Sanremo porta a chi l’ha scritto ricavi in termini di diritto d’autore per ciascuna esecuzione: non è affatto un mistero. Ma è opportuno che il direttore artistico di una manifestazione del genere, che è anche autore di innumerevoli pezzi celebri del canzoniere italico degli ultimi cinquant’anni, assegni a ciascun ospite della manifestazione una propria composizione, aggiungendo gettone ai gettoni? È giusto che Fiorello debba cantare E tu? È etico che Biagio Antonacci gorgheggi sui Mille giorni di te e di me? È opportuno che i tre tenorini de Il Volo intonino La vita è adesso? Mettiamola così: se non è per forza inopportuno, di sicuro non è elegante.

 

Un festival «a maggioranza» Sony Music

baglioni malgioglio baglioni malgioglio

Baglioni è il direttore artistico e, come tale, ha l’ultima parola su canzoni e artisti da ammettere al Festival. Qual è la casa discografica di Baglioni? Sony Music Italy. Qual è la casa discografica che ha più artisti in gara? Sony Music Italy: otto iscritti al concorso dei Big e uno a quello dei Giovani.

 

Molto più diluita la partecipazione delle altre due major del mercato discografico Universal e Warner, ciascuna a tre concorrenti. Certo, non è la prima volta che Sony fa la parte del leone: ha nel proprio Dna pezzi imprescindibili della storia della musica popolare tricolore, quali furono Rca italiana e Ricordi, ha ricordato al Sole 24 Ore il presidente Andrea Rosi, quel segmento di mercato le interessa e lo presidia con convinzione. Ma vallo a spiegare al giudice che sta a Berlino...

 

Se Sanremo diventa «F&Pstival»

baglioni hunziker favino baglioni hunziker favino

Baglioni è direttore artistico, ha l’ultima parola su concorrenti e ospiti. Baglioni, per la parte live della propria attività musicale, è artista di punta della scuderia F&P Group, agenzia di promoting guidata dal suo manager Ferdinando Salzano in procinto di essere rilevata dalla multinazionale tedesca Cts Eventim. Ebbene, a guardare la lista di concorrenti e ospiti di Sanremo ti accorgi piuttosto facilmente che ci sono 21 nomi del roster di Salzano. Tra gli ospiti, Laura Pausini, Gianni Morandi, lo stesso Antonacci.

 

Tra i Big, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Red Canzian, Mario Biondi, The Kolors, Elio e le Storie Tese (per i quali F&P è diventata anche etichetta discografica). Si può fare? Certo che si può fare, pure il giudice a Berlino dovrà convenire su questo. Ma siccome ha il metro brandeburghese, siamo sicuri che chioserà: si può fare ma è meglio non fare, perché pare brutto.

favino baglioni hunziker favino baglioni hunziker

 

Non gliene vogliate, il crucco è un po’ così: da Kant in poi ha la fissa della bellezza, pure quando si parla di etica. Noi ci ispiriamo a ben altri filosofi: «Le canzoni sono coriandoli d’infinito, istanti di eternità, sono mare, sono cielo, sono neve di sogni, sembrano cadere da un altro pianeta e nessuno sa da dove possono provenire, in pochi secondi fanno piccoli miracoli».

baglioni vessicchio baglioni vessicchio baglioni pelu baglioni pelu virginia raffaele claudio baglioni virginia raffaele claudio baglioni claudio baglioni 2 claudio baglioni 2 claudio baglioni 4 claudio baglioni 4 baglioni hunziker favino baglioni hunziker favino baglioni e favino baglioni e favino claudio baglioni e michelle hunziker claudio baglioni e michelle hunziker claudio baglioni e michelle hunziker claudio baglioni e michelle hunziker claudio baglioni nel sedere di favino claudio baglioni nel sedere di favino FIORELLO E CLAUDIO BAGLIONI FIORELLO E CLAUDIO BAGLIONI claudio baglioni dracula claudio baglioni dracula claudio baglioni ornella vanoni claudio baglioni ornella vanoni claudio baglioni ornella vanoni claudio baglioni ornella vanoni claudio baglioni pierfrancesco favino claudio baglioni pierfrancesco favino claudio baglioni renato balestra claudio baglioni renato balestra claudio baglioni franca leosini claudio baglioni franca leosini claudio baglioni franca leosini copia claudio baglioni franca leosini copia CLAUDIO BAGLIONI ROBOCOP BY CARLI CLAUDIO BAGLIONI ROBOCOP BY CARLI baglioni e gino paoli baglioni e gino paoli claudio baglioni claudio baglioni baglioni e hunziker baglioni e hunziker baglioni e negramaro baglioni e negramaro baglioni baglioni baglioni e favino baglioni e favino virginia raffaele e baglioni virginia raffaele e baglioni baglioni imita raffaele che imita belen baglioni imita raffaele che imita belen baglioni imita raffaele che imita belen baglioni imita raffaele che imita belen gabriel garko claudio baglioni gabriel garko claudio baglioni pierfrancesco favino claudio baglioni pierfrancesco favino claudio baglioni baglioni nannini baglioni nannini baglioni 4 baglioni 4 baglioni hunziker baglioni hunziker baglioni celentano baglioni celentano

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…