"E’ COME SE MIO PADRE FOSSE IN TOUR" –SARA, LA FIGLIA DI PINO DANIELE, PARLA A "OGGI": “DOPO LA SUA MORTE MI ERO PERSA E BEVEVO. ERO FRAGILE, SMARRITA, PIENA DI RANCORE CHE RIVERSAVO SU ME STESSA. ORA SONO RINATA E MI CHIEDO SE SAREBBE FIERO DI ME”

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Anticipazione da Oggi

 

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A tre anni dalla morte di Pino Daniele, la figlia Sara si confida con il settimanale OGGI, da domani in edicola. «Dopo la morte di mio padre, nei mesi successivi, quando il rumore intorno a noi si era spento e l’attenzione scemata, quando la gente pensava che ormai il brutto fosse passato, è successo che io mi sono persa. Ma per davvero. Passavo la mia giornata in tuta e alle 11 del mattino avevo già il bicchiere di vino in mano. Odiavo tutto e tutti. Per prima me stessa», racconta la ragazza, oggi ventunenne, che l'artista napoletano ebbe, con i fratelli Sofia e Francesco, da Fabiola Sciabbarrasi. «Ero smarrita. Fragile. Irriconoscibile.

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Piena di rancore che riversavo su me stessa… Un giorno ho capito che dovevo cambiare qualcosa, io e basta, e ho telefonato all’università inglese che mi aveva accettato l’anno precedente e ho chiesto di rientrare la sessione successiva… So benissimo di essere scappata. La mia famiglia ha elaborato il lutto, io l’ho solo accantonato. Così per me è come se mio padre fosse in tour… Ho fatto tante cose in questi tre anni, tante scelte, tante sfide, è normale che io mi chieda cosa mio padre ne avrebbe pensato. Sarebbe fiero di me oggi? Ho la fortuna di sentire ancora la sua voce, ma non è l’artista che mi manca, ma il padre».

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