1. RENZI RIUSCÌ A ROTTAMARE TUTTI I PRESIDENTE DELLE GRANDI AZIENZE PARTECIPATE DALLO STATO, DA SCARONI DELL’ENI A CONTI DELL’ENEL, MA NULLA POTE’ CON DE GENNARO IN VETTA A FINMECCANICA: A STOPPARLO FU L’ALLORA CAPO DELLO STATO, L'AMERIKANO NAPOLITANO
2. IL “PARRICIDIO”: LA MATTANZA ALLA DIAZ FU FILMATA DAL FIGLIO DI DE GENNARO, GIULIO, GIORNALISTA AL TG5.DI MENTANA. DOVE LAVORA ANCORA OGGI, INSIEME A TANTI ALTRI “FIGLI DI”
3. BISIGNANI SVELA COME COME BERLUSCONI BUTTO’ ALLE ORTICHE IL NAZARENO, CHE GARANTIVA MOLTI BENEFICI A LUI E ALLE SUE AZIENDE, PER ALLEARSI CON ALFANO E CASINI

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Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

Luigi Bisignani Paolo Madron: I potenti al tempo di Renzi Luigi Bisignani Paolo Madron: I potenti al tempo di Renzi

 

1. LA VERA FINE DEL NAZARENO

Luigi Bisignani fa pace con Ferruccio De Bortoli e consegna al Corriere della Sera l’anticipazione del suo ultimo libro, “I potenti al tempo di Renzi” (p. 15). Nel brano scelto si raccontano la fine del patto del Nazareno e l’elezione della Mummia Sicula al Quirinale. La prima rivelazione di Bisignani, intervistato da Paolo Madron, è che a rompere fu Berlusconi il 19 gennaio, quando si vide con Angelino Alfano in una sala della prefettura di Milano. Era la prima volta che accadeva dopo la rottura e l’incontro andò molto bene.

 

luigi bisignani luigi bisignani

Bisignani sostiene che “Renzi capì benissimo che si stava creando un asse forte tra i ritrovati amici, o fintamente tali, per portare Pier Ferdinando Casini al Quirinale”. Poi arrivò la proposta di Renzi di votare Mattarella e qui Bisignani sostiene che “seguendo il suo istinto Berlusconi avrebbe votato Mattarella, ma poi si fece dissuadere. Ma a ridosso delle votazioni per il Colle il Cavaliere tenne ancora un incontro riservato con Alfano e Casini che lo convinsero che la minoranza Pd era contro Mattarella e che bisognava votare scheda bianca. Anche se Verdini, uscendo dal summit, fu facile profeta: “Questi tra tre ore si rimangiano tutto”.

ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU

 

Se ha ragione Bisignani, che ha sicuramente incrociato le informazioni in suo possesso con personaggi come Gianni Letta, Denis Verdini e ambienti renziani, Berlusconi fece dunque un grande errore a volersi riappacificare con Alfano. E la mossa a sorpresa di candidare Mattarella “prendere o lasciare”, da parte di Renzi, fu solo un fallo di reazione.

 

angelino alfano pierferdinando casini (2) angelino alfano pierferdinando casini (2)

A quasi tre mesi di distanza colpisce che Berlusconi abbia buttato alle ortiche il Nazareno, che garantiva molti benefici a lui e alle sue aziende, per riconquistare l’alleanza con un partito che vale a stento il 3%. Mentre Renzi si conferma un giocatore scaltro, che sa cogliere i segni e gioca d’anticipo. Anche dopo queste rivelazioni, l’elezione di Mattarella resta un suo capolavoro.

DE GENNARO NAPOLITANO AMATO DE GENNARO NAPOLITANO AMATO

 

 

2. LA SCOPERTA DI DE GENNARO

Gran polverone su Gianni De Gennaro, l’ex capo della polizia ai tempi del G8 di Genova oggi presidente della Finmeccanica. Repubblica: “G8, il Pd contro De Gennaro. Orfini: ‘E’ una vergogna deve lasciare Finmeccanica’. La Serracchiani: ‘Valuti almeno un esame di coscienza’. Alla Camera la legge sulla tortura. Il premier: ‘E’ la nostra risposta’. Poi, il retroscena da Palazzo Chigi: “Renzi non smentisce il presidente Dem e parte la moral suasion per il passo indietro”.

DE GENNARO DE GENNARO

 

Anche la Stampa fa capire che Renzi sta pensando alle dimissioni di De Gennaro: “La tentazione di Renzi: iniziare a rottamare anche fuori dalla politica. La moral suasion della Serracchiani verso l’ex capo della polizia” (p. 3). Mentre il Sole fa uno “scenario” in prima, non firmato, per dire che “l’ex capo della Polizia non pensa alle dimissioni”.

Gianni De Gennaro Gianni De Gennaro

 

Il Fatto Quotidiano ha gioco facile a ricordare: “Ora il Pd scarica De Gennaro ma nel 2013 lo ha promosso” (p. 2). Poi racconta la storia del figlio giornalista di De Gennaro, Giulio, che entrò con una telecamera alla Diaz. Le sue immagini erano ottime e le mandò in onda il Tg5 di Mentana. De Gennaro junior lavora ancora oggi al Tg5, insieme a tanti altri “figli di” (p. 2).

 

Genova G8 Genova G8

Da segnalare anche un bel pezzo di Marco Preve su Repubblica, che ricostruisce le carriere di chi è rimasto implicato nelle inchieste: “Promossi dal Viminale o riciclati come manager, le carriere miracolose dei poliziotti di Genova. Caldarozzi a Finmeccanica con De Gennaro, Ferri alla sicurezza del Milan, Gava a Unicredit: così si sono salvati i funzionari condannati. Fino al 2013 Gratteri ha goduto di un alloggio di servizio del ministero dell’Interno” (p. 4).

 

Genova G8 Genova G8

Il Corriere infine sottolinea “la difesa di Forza Italia, che difende l’ex capo della polizia: attacco inopportuno, strumentale e gratuito”. Poi ricorda gli illustri protettori del poliziottone: “Da Amato a Monti e Letta. La collezione di sponsor del ‘superpoliziotto’. E nel 2008 Berlusconi lo volle a capo dei servizi segreti”. Forte anche l’appoggio di Giorgio Napolitano (p. 9). Lettura originale per il Giornale: “Il Pd tortura De Gennaro per prendersi Finmeccanica” (p. 2).  

 

 

3. COOPERATIVA ROSSA LA TRIONFERÀ

HENRY JOHN WOODCOCK HENRY JOHN WOODCOCK

Buone notizie per Woodcock e colleghi: un altro manager della Cpl Concordia ha deciso di parlare. Corriere: “Un altro manager interrogato 5 ore. Ecco i legami tra Concordia e Pd. A casa del presidente della coop Casari una busta con scritto ‘Baffo’: dentro 16 mila euro” (p. 6) Casari avrebbe spiegato che la scritta si riferisce a lui che ha i baffi. Tirano un sospiro di sollievo decine di compagni baffuti. Intanto il giornale diretto da De Bortoli intervista Bobo Craxi sui suoi rapporti con Francesco Simone, ex direttore delle relazioni esterne della Cpl, che dice: “l’obiettivo politico grosso di questa inchiesta è certamente D’Alema, ma anche i legami passati tra Simone e la famiglia Craxi non sono da buttare via” (p. 6).  

FRANCO SIMONE CON LA MOGLIE FRANCO SIMONE CON LA MOGLIE

 

Intanto escono i dati della Guardia di Finanza sulla propria attività e c’è poco da stupirsi: “Un appalto su tre è illegale. Scoperti 8 mila evasori totali. I dati della Guardia di Finanza. Renzi: non massacrare ma punire i corrotti” (Corriere, p. 5).

 

 

4. LE TANTE FORTUNE DEL RENZIANISSIMO FARINETTI

Piccolo dispiacere per Oscar Farinetti, l’imprenditore che piace e si piace moltissimo. “Appalto per l’Expo, Cantone rovina la festa a Farinetti. L’autorità anticorruzione scrive al commissario Sala: 10 punti da chiarire. Nel mirino l’affidamento senza gara per la ristorazione all’interno dell’esposizione: ‘Oscuro anche il valore del contratto” (p. 6).

 

 

5. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA

renzi dalema fassina civati gioco dello schiaffo renzi dalema fassina civati gioco dello schiaffo

Dopo gli annunci, cominciano i conti con la realtà. Corriere: “Non tocchiamo i fondi del welfare’. Il governo cerca almeno 3-4miliardi. La strategia sulle spese legata al rientro dei capitali e ai minori esborsi per pagare gli interessi su Bot e Btp” (p. 2). Stampa: “Enti locali, le sforbiciate ai bilanci non finiscono mai. I Comuni e le Regioni dovranno ridurre di oltre 4,6 miliardi di euro la spesa per prestazioni e servizi ai cittadini. Il governo intende diminuire gli incentivi alle imprese e le agevolazioni fiscali salvando però i redditi più bassi” (p. 5).

RENZI FASSINO RENZI FASSINO

 

Libero si diverte a ricordare quando Pittibimbo faceva il sindaco e i tagli li subiva: “Stop con i tagli ai Comuni’. Renzi parlava come Fassino. Oggi il premier chiede sacrifici ai Comuni, ma da primo cittadino di Firenze si lamentava quando l’esecutivo glieli imponeva: ‘Sono profondamente sbagliati e ingiusti” (p. 10).  

 

 

matteo renzi maria elena boschi matteo renzi maria elena boschi

6. UN UOMO SOLO AL COMANDO

Sulla legge elettorale prosegue l’esibizione muscolare di Renzi e dei suoi fedeli. “Italicum, stop della Boschi. ‘Non servono modifiche’. E rispunta l’ipotesi della fiducia. Bersani: ‘Spero che questi giorni portino consiglio’. La minoranza pd insiste e c’è chi punta al dialogo con M5S” (Repubblica, p. 10). Stampa: “Boschi gela la minoranza Pd. ‘L’Italicum va bene così’. Renzi manda avanti il ministro a stoppare le richieste di Area Riformista. Bersani per ora si tiene fuori. I voti contro finirebbero per essere solo 20” (p. 6).  

renzi madia delrio boschi picierno renzi madia delrio boschi picierno

 

 

7. ULTIME DA FARSA ITALIA

Regna sempre la confusione nel partito del Cavaliere. “La battaglia sulle liste in Puglia. Berlusconi cede, ma a Fitto non basta. Oggi l’udienza per l’estinzione della pena dell’ex premier e la restituzione del passaporto. Toti in Liguria: non ci faremo dettare le liste dagli avvisi di garanzia” (Corriere, p. 13). Repubblica: “Forza Italia, affondo di Fitto. Salta la tregua per le regionali, a un passo dalla scissione. L’intesa per una lista comune in Puglia dura meno di 24 ore. Il partito del Cavaliere rischia il tracollo nel Mezzogiorno” (p. 13)

 

alexis tsipras e vladimir putin 3 alexis tsipras e vladimir putin 3

Nervi tesi anche tra gli alfanoidi di Ncd: “Alfano sfiducia De Girolamo. Lei: ‘Ordini da Renzi’. Lupi prende il posto di capogruppo. L’ex ministra: ‘resto’. Ma tratta con Berlusconiani e Lega” (Repubblica, p. 13).  

 

 

8. SE LA GRECIA CI METTE LE CORNA CON PUTIN

alexis tsipras e vladimir putin 4 alexis tsipras e vladimir putin 4

La Grecia sarà anche un paese pieno di debiti, ma è un partner strategico della Nato. Ecco perché “regalarla” a Mosca non sembra una buona idea. Ieri incontro Tsipras-Putin: “Tsipras si smarca dalla Ue: ‘Basta con le sanzioni a Mosca’. Putin: ‘Il nostro gas passerà da voi’. Il premier greco in Russia non chiede aiuti finanziari ma cerca accordi industriali. Il presidente russo: ‘Con Turkish Stream la Grecia diventerà un hub importante” (Repubblica, p. 24). Per la Stampa, “Sanzioni, gas e ortofrutta. Nasce l’asse Tsipras-Putin. Il premier greco: basta guerre economiche. Verso un’intesa sull’energia” (p. 11). 

 

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