IN STATO DI TRANS - INCONTRO CON LA EX CORISTA DI BILLY JOEL E GLORIA GAYNOR CHE OGGI INSEGNA AI TRANS COME OTTENERE UNA VOCE FEMMINILE

Ciò che distingue la voce di un uomo da quella di una donna non è solo il tono. Esiste la cadenza ritmica. Bisogna far coincidere la melodia che si ha in testa con le parole. Per questo la terapeuta fa innanzitutto cantare le sue pazienti, usando prima solo le vocali...

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Norma Garbo Norma Garbo

Shivam Saimi per “The Atlantic”

 

Al quinto piano del suo studio a Lower Manhattan, Norma Garbo fa scaldare la voce alla sua paziente. Ogni seduta costa 150 dollari. Norma è vocal coach di cantanti e di persone transgender, uomini che si sentono donne e desiderano a vere una voce femminile.

Le iniezioni di testosterone e le terapie ormonali possono aiutare a rendere la voce più profonda, ma non hanno effetto sulle corde vocali, il che lega alla vecchia identità chi è in processo di transizione.

 

Dice la paziente Sarah: «Odio stare al telefono, lasciare messaggi, incontrare gente nuova. La mia voce suona così maschile». Ha speso 100.000 dollari per cancellare ogni traccia della sua biologia, ridando forma ai suoi genitali ed eliminando i peli dal viso, ma è tutto vano, se la voce la tradisce.

 

Norma Garbo Norma Garbo

Quando era un ragazzino, ha scoperto di vivere nel corpo sbagliato, ma si è confessato ai genitori solo all’età di 25 anni. Per nove mesi Sarah si è presentata nello studio della Garbo vestita da uomo, con jeans e maglietta. Prima della seduta, si metteva la gonna in bagno. Dopo l’operazione, l’organizzazione religiosa per cui lavorava, l’ha licenziata.

 

Norma Garbo Norma Garbo

Garbo allena le voci dei transgender da trent’anni. Nove pazienti su dieci pensano che ciò che distingue la voce di un uomo da quella di una donna sia il tono. In una donna il tono è più alto. E allora Lauren Bacall, l’attrice che aveva toni bassi, era mascolina? No. C’è di più del tono. Esiste la cadenza ritmica. Bisogna far coincidere la melodia che si ha in testa  con le parole. Per questo la terapeuta fa innanzitutto cantare le sue pazienti, usando prima solo le vocali. La Garbo è stata corista per Billy Joel, Jimmy Cliff, e Gloria Gaynor, poi, nel 1981, una trans le chiese di aiutare la sua comunità e lì iniziò il suo percorso.

 

Non è l’unica. Christie Block è logopedista per trans a New York. Dice: «E’ un processo neurologico. Va praticato in continuazione, finché il pensiero non diventa respiro. Ci vogliono almeno otto lezioni prima che la voce inizi a suonare femminile, se si fa pratica ogni giorno per trenta minuti. La tonalità non è tutto. Le pazienti devono dosare alti e bassi, per non esagerare in una direzione. Uso gli esempi di John Wayne e Marilyn Monroe, simboli della voce ultramaschile e ultrafemminile. Insegno ad essere fluidi come Marilyn, ma non ad essere Marilyn, che è a suo modo eccessiva».

Norma Garbo Norma Garbo

 

Sarah, negli ultimi mesi, non ha fatto che ascoltare la voce di Marilyn Monroe e guardare i suoi film: «Quando mi specchio, vedo questa bionda che muove la bocca. Sorrido. Cerco di essere teatrale. Poi mi torma in mente mio padre che mi dice “Sarai un freak”. Allora non mi specchio più. Ma per fortuna, quando mi volto, ho Norma accanto a me».

 

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