OGNI CARATTERE PRESENTA IL SUO CONTO - GIURANO QUELLI CHE LO CONOSCONO, INSINNA ALTERNA CAREZZE A ISTERIE. E HA TROVATO UN BRUTO PRONTO A DARLO IN PASTO AI SUOI NEMICI - IERI I GRANDI NOMI DELLA TELEVISIONE SI INTERROGAVANO PREOCCUPATI: ‘A QUANDO IL MIO FUORI ONDA?, RICCI AVRÀ ALTRO TRA LE MANI?’. E IL TRITACARNE SOCIAL ASPETTA LA PROSSIMA VITTIMA…

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Malcom Pagani per “il Messaggero

 

i fuorionda di flavio insinna i fuorionda di flavio insinna

 

 

Ogni carattere presenta il suo conto e quello di Flavio Insinna, giurano quelli che lo conoscono bene, alterna gentilezze a isterie, istanti di serenità a temporali, luce a buio. Ora, in attesa di capire a che punto sia la notte e quanto siano larghe le spalle del conduttore per sopportare la tempesta che infuria intorno al suo nome dopo le rivelazioni di Striscia la Notizia, si può solo rilevare come la televisione non sia impermeabile al clima di sputtanamento feroce che in molti ambiti, tra una registrazione rubata sotto le lenzuola, una telefonata messa in rete e un fuorionda, imperversa da anni imbarbarendo clima generale, protagonisti, vittime e carnefici.

i fuorionda di flavio insinna 3 i fuorionda di flavio insinna 3

 

QUOQUE TU?

Chi sia stato il Bruto di Insinna, ex presunta anima gentile recentemente incensata dal programma di Bianca Berlinguer e ora precipitata a suon di nana di merda, stronza e altre carezze dialettiche dal ruolo di anchorman buono per tutte le platee a maestro del trivio impegnato senza sosta a insultare con un certo grado di violenza collaboratori e concorrenti di Affari tuoi non è difficile immaginarlo.

flavio insinna e andrea fabiano flavio insinna e andrea fabiano

 

Un redattore maltrattato, un direttore di produzione ingiuriato, un macchinista preso a male parole in un momento di debolezza. Ascoltate le tirate messe in onda l'altro ieri e ieri dal programma di Antonio Ricci, con il senno di poi, poteva accadere. Quello che riesce difficile da tracciare invece- ferma restando la sgradevolezza estrema e l'ingenuità delle frasi di Insinna in un clima di perenne ratto delle parole altrui- sono i confini dell'operazione. Un cortocircuito di senso e attribuzioni.

ROSY SERACUSA ROSY SERACUSA

 

Un materiale Rai, prodotto da Endemol, viene trasmesso da Mediaset e demolisce la credibilità di un presentatore amato dagli spettatori per la sua affabilità, finora al riparo da qualsiasi sospetto di protervia, improvvisamente finito nel tritacarne dei social dove i più si augurano il suo immediato licenziamento dalla tv pubblica. Nanni Moretti, con notevole preveggenza, servendosi dell'estro di un attore nato come Giampiero Mughini, aveva disegnato il mostruoso pollaio a venire del piccolo schermo già nel 1981 in Sogni d'oro.

insinna tweet 7 insinna tweet 7

 

L'Italia avrebbe presto visto scomparire dalla tv il reprobo Leopoldo Mastelloni, colpevole di bestemmia versiliana in diretta nel Blitz di Gianni Minà e poi nell'arco dei decenni, un po' per abitudine, un po' per contingenza, avrebbe assistito al retrocedere dell'indignazione caduta sotto i colpi dell'insulto televisivo assurto a religione unica della Nazione. Insinna e le sue valutazioni sulla statura delle partecipanti al suo programma di estrazione aostana, arrivano fuori tempo massimo.

 

Dipingono senz'altro un quadro postribolare, ma- ha detto qualcuno- nell'affannata corsa all'opinione ad ogni costo su tutto e su tutti-non ci mostrano nulla di diverso da quello che tutti i giorni avviene in una riunione lavorativa.

 

flavio insinna fuorionda flavio insinna fuorionda

Siamo peggiori di quanto non desideriamo apparire e ai bassi istinti, direbbe Darwin, siamo condannati dalle nostre stesse origini. Il vaffanculo che Arbasino considerava salutare nella conversazione, ma orribile una volta stampato sulla carta, non è più solo affare tra automobilisti nel traffico impazzito dell'ingorgo raccontato a suo tempo da Luigi Comencini, ma è stato sdoganato anche sui giornali. Se non c'è più limite né regola nel dialogo quotidiano a qualsiasi livello, è sforzo vano anche armare la reprimenda a posteriori o fingersi vergini stupite dalla decadenza (Signora mia!) dei tempi correnti.

FLAVIO INSINNA FLAVIO INSINNA

 

Ieri, mentre il direttore di Rai Uno Fabiano si schierava con Insinna con enfasi eccessiva: «Solidarietà totale, umana e professionale», la concorrente vilipesa prometteva di far cassa trascinando il conduttore in tribunale, i grandi nomi della televisione di casa nostra si interrogavano pensosi e preoccupati: «A quando il mio fuori onda?, Ricci avrà altro tra le mani?» e altri commentatori, dal tribunalino del web, elucubravano una visione dei fatti con il vizio di un anticonformismo terrorizzato dall'apparire eccessivamente conformista, tornavano alla memoria le parole di Marcello Clerici, Jean-Louis Trintignant nel film di Bertolucci del 1970.

FLAVIO INSINNA FLAVIO INSINNA

 

BERTOLUCCI E KAFKA

Parole così adatte a descrivere lo stato d'animo dello stesso Insinna da sembrare essere state scritte proprio ieri. Josè Quaglio lo affronta sul tema che più gli sta a cuore: « Tutti vorrebbero sembrare diversi dagli altri e tu invece vuoi somigliare a tutti» e l'altro risponde con un desiderio semplice: «Voglio costruire la mia normalità, faticosamente». Aveva provato a farlo anche Insinna e invece, neanche fosse stato in una pagina di Kafka, ha ottenuto la metamorfosi che tocca a chi passa dal processo di beatificazione a un girone dell'inferno visto dal buco della serratura e al posto del regalo, ha ricevuto un pacco.

FLAVIO INSINNA FLAVIO INSINNA

 

             

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