TE LO DO IO IL VIDEO! LA APPLE METTE A PUNTO UN SISTEMA PER IMPEDIRE A CHI ASSISTE A UN CONCERTO DI RIPRENDERE L’ARTISTA COL TELEFONINO E RIVERSARE IL VIDEO IN RETE. LA TECNOLOGIA RENDE POSSIBILE IL BLOCCO DI ALCUNE FUNZIONI DEGLI SMARTPHONE IN DETERMINATI LUOGHI

Non c’è concerto o evento senza migliaia di cellulari che riprendono l’artista sul palco. Per ridurre questo inconveniente, la Apple ha messo a punto un apposito programma che però potrebbe essere utilizzato anche per impedire riprese in manifestazioni di piazza…

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Greta Sclaunich per il “Corriere della Sera

 

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Gianna Nannini, in fondo, era stata conciliante. Quando ad aprile aveva inaugurato il suo «History Tour» chiedendo ai fan di non usare lo smartphone durante lo show, si era limitata a spiegare che «disturbano l' ascolto e la magia della musica». Anche Prince, nel suo ultimo concerto prima di morire, aveva deciso di fidarsi degli spettatori chiedendo che lo smartphone non venisse utilizzato (fiducia mal riposta, dato che su YouTube circola almeno un video «pirata» registrato in quell' occasione).

 

La cantante Adele, invece, è stata più dura e nel concerto di maggio all' Arena di Verona ha rimproverato una fan che la filmava: «Io sono qui, nella vita reale. Si può godere tutto dal vivo piuttosto che attraverso la telecamera».

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Spiegando poi: «Tengo davvero al fatto che apprezziate il mio spettacolo: fuori di qui ci sono tante persone che non hanno potuto entrare». Alicia Keys è stata ancora più drastica: per impedire agli spettatori di filmare i suoi concerti (ufficialmente per aiutarli a godersi lo show, ufficiosamente per evitare che i pezzi esclusivi finiscano sul web senza diritti d' autore) ha pensato di far distribuire sacchetti di plastica chiedendo loro di riporvi gli smartphone.

 

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I sacchetti di plastica, però, sono speciali: prodotti dalla startup Yondr, si chiudono automaticamente una volta entrati in sala. Impedendo agli spettatori di usare lo smartphone. La soluzione, però, potrebbe essere ancora più semplice. Apple ha appena ottenuto l' approvazione di un brevetto per l' introduzione di una nuova tecnologia che potrebbe rendere possibile il blocco di certe funzioni degli smartphone in determinati luoghi.

 

Insomma: niente foto e niente video fintanto che dura lo show. Grazie ad un sistema capace di «leggere» i raggi infrarossi e di bloccare, quando richiesto, alcune funzioni come quella della fotocamera. Il brevetto era stato presentato nel 2009 e l' iter di registrazione era cominciato due anni dopo, ma è stato approvato solo ora. Le applicazioni possibili sono tante: grazie al nuovo sistema, per esempio, potremmo ricevere informazioni su un' opera d' arte mentre la stiamo ammirando in un museo.

 

gianna nannini gianna nannini

Ma tra gli esempi citati da Apple nel testo di spiegazione del brevetto si parla soprattutto di usare la nuova tecnologia in luoghi «dove fare foto o registrare video è proibito».

Non solo concerti, cinema o teatri (in prima linea contro le registrazioni degli show oltre ai cantanti ci sono anche umoristi, come gli attori americani Dave Chappelle e Louis C.K.) ma anche edifici non aperti al pubblico come basi militari o luoghi sensibili come aeroporti.

 

Ed è proprio da qui che sono partite le critiche più dure al nuovo sistema: come ha denunciato il sito americano Quartz la possibilità di bloccare la fotocamera «potrebbe aiutare la polizia a impedire di girare video per denunciare violenze, oppure consentire ai governi di bloccare gli smartphone in determinati luoghi». Come cortei o manifestazioni, anche pacifiche: un rischio concreto in alcuni regimi (e una tentazione per molti altri).

 

APPLE APPLE

Per il momento, però, ancora non si sa se Apple intenda introdurre questo sistema nei futuri sistemi operativi: ogni anno Cupertino registra centinaia di brevetti senza per forza utilizzarli. Quello che è sicuro è che, volendo, potrebbe farlo. In questo caso, l' impossibilità di fotografare il proprio artista preferito mentre si esibisce sul palco (oppure trasmettere il concerto in diretta tramite i servizi di streaming Facebook Live o Periscope) potrebbe davvero essere la conseguenza meno grave di tutte .

 

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