TOCCHI FERRO E DIVENTI FROCIO - LA LETTERA DI TIZIANO: “È STATO PAPÀ A CONVINCERMI CHE POTEVO FARCELA” - POI HA CHIESTO CONSIGLIO ALL’ORACOLO GIULIA BONGIORNO (DA ANDREOTTI A FINI ALLA HUNZIKER, COLEI CHE TUTTO RISOLVE). E SI È SENTITO LIBERATO E PROTETTO - PIERFRANCESCO FAVINO RACCONTA A UN MENSILE PER MOTOCICLISTI (??) DI ESSERE STATO CON UN UOMO, MA CHE “NON È STATO ESALTANTE”…

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1 - \"È STATO PAPÀ A CONVINCERMI CHE POTEVO FARCELA\"
Lettera di Tiziano Ferro al \"Corriere della Sera\"

TizianoTiziano Ferro

Dopo tanti anni all\'ombra di tentativi, rinunce, attese strazianti, sforzi e privazioni, sarei stato disposto a smettere di cantare.

Ero pronto a buttare al vento i sacrifici, non contavano più le lacrime di speranza, e nemmeno quelle di gioia. Persino le soddisfazioni e i sogni erano passati in secondo piano. Nella mia testa era così: «Se sono omosessuale non posso stare al mondo». Mi sentivo come un bambino caduto a terra abbandonato dalla madre che sconfitto attende il suo destino piangendo, disperandosi.

La musica per me è sempre stata la speranza più grande, eppure, di fronte alla mia incapacità di trovare una via d\'uscita, ero deciso a separarmi da lei. Consciamente e disgraziatamente.

A quel punto ne ho parlato con mio padre che mi disse: «Ascoltami, la tua vita è particolare perché tu sei speciale. Impara a rispettarti. Il tuo sollievo è anche il mio sollievo». Fu la spinta definitiva a tentare il tutto per tutto: ho iniziato un percorso e imparato con pazienza ad affrontare gli ostacoli, a non aggirare i pericoli. Di questo gli sono grato. Sono grato a lui e a tutti quelli che mi sono stati accanto fino a ora.

PIERFRANCESCOPIERFRANCESCO FAVINO - Copyright Pizzi

Poi mi sono rivolto all\'avvocato Giulia Bongiorno per chiederle un parere, una mano, un consiglio, forse solo una parola.

L\'ho fatto senza rendermene conto: mi sono rivolto a un penalista!

Come se le mie azioni e i miei pensieri fossero incriminanti. Come se la mia condizione costituisse un reato.

E un reato così grave da dover essere punito con la pena più severa: smettere di cantare.

Arrivo dall\'avvocato Bongiorno nervosissimo, dopo una notte insonne.

Lei, che ammiro incondizionatamente da anni, improvvisamente mi apre un mondo quando mi rassicura con tono fermo ed espressione schietta: «Non c\'è cosa migliore dell\'andare da un penalista quando non se ne ha bisogno!».

E io ho sorriso. Ma non con il viso, perlomeno non solo. Ho sorriso dentro: dopo tanto tempo mi sono sentito col cuore finalmente più leggero.

E poi mi sono sentito capito, e ancora sostenuto. Forse anche un po\' protetto.

Protetto dopo tanti anni passati da solo dietro le barricate a tentare di capire dove si nascondesse il nemico, per poi giungere alla conclusione che l\'unico nemico era rappresentato soltanto da me e dalla crudele inconsapevolezza con la quale mi ostinavo ad affrontare la vita.

RidersRiders Italian Magazine

C\'è un tempo per tutto: un tempo per parlare e un tempo per stare zitti.
Il silenzio vale tanto, e ora preferisco che sia questo libro a parlare per me.

2 - PIERFRANCESCO FAVINO: PROVAI UN\'ESPERIENZA CON UN UOMO
Dal \"Corriere della Sera\"

Pierfrancesco Favino, 41 anni, ha confessato di aver provato ad avere una relazione con un altro uomo: «Una volta ci ho provato, ero un ragazzino. Anzi, è stato lui a provarci con me. Ma non è stata un\'esperienza esaltante». L\'attore, considerato tra i più virili del nostro cinema, ha dichiarato questa esperienza del suo passato sulle pagine di Riders Italian Magazine, specificando anche: «Stavo in quella fase in cui volevo capire che cosa desideravo dalla vita. Avevo paura di essere qualcosa di diverso rispetto a quello che ero e non volevo portarmi il dubbio per tutta la vita. Essere felice dovrebbe essere consentito a tutti». L\'attore nell\'intervista ha parlato anche di politica: «Ho sempre votato a sinistra. In questo momento non avrei difficoltà a votare Fini, se si candidasse. Dipende dagli alleati. Alle primarie potrei votare Vendola».

 

 

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