4 giu 2014 19:27

1. CON UNA SANTADECHÉ IN AUDACE MINIGONNA CHE PUNTA DIRETTAMENTE AL RUOLO DI “MALEFICENT”, SI È SVOLTA IERI SERA A ROMA LA PREMIAZIONE DEI “CIAK D’ORO 2014” 2. GUEST STAR DENIS VERDINI E GIANCARLO GALAN, IGNARO DELLA RICHIESTA D’ARRESTO PER IL MOSE VENEZIANO CHE GLI SAREBBE PIOMBATA TRA CAPO E COLLO STAMATTINA 3. È LA PRIMA VOLTA DELL’ERA POST-MONDADORI: ORA È LA PITONESSA L’EDITRICE DELLA RIVISTA DI PIERA DETASSIS. I CUI LETTORI HANNO PREMIATO “LA GRANDE BELLEZZA” 4. NON SOLO MIGLIOR FILM: VINCONO SERVILLO, FERILLI E VERDONE. PREMI A VIRZÌ E FRANCESCO PICCOLO PER REGIA E SCENEGGIATURA DE “IL CAPITALE UMANO”. IN GRAN FORMA MONICA BELLUCCI, CHE INCASSA IL “SUPERCIAK D’ORO” CON CLAUDIO AMENDOLA 5. PREMI ANCHE PER GLI ESORDIENTI PIF, VALERIA GOLINO E SYDNEY SIBILIA. ANCHE QUI IL CONVITATO DI PIETRA ERA CHECCO ZALONE, CHE NON HA PRESO NEANCHE MEZZO CIAK…

Condividi questo articolo

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

Il mejo del cinema italiano per i Ciak d'Oro, starring la Santadeché in minigonna

sabrina ferilli carlo verdone riccardo scamarcio

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Marco Giusti per Dagospia

Con una Daniela Santanché in audace minigonna che punta direttamente al ruolo di “Maleficent”, si è svolta ieri sera a Roma sulla terrazza del Vittoriano la premiazione dei “Ciak d’Oro 2014”, la prima dell’era post-mondadoriana, visto che la rivista diretta da Piera De Tassis è ora entrata nel regno santancheiano di Visibilia. Nella battaglia dei premi trionfa “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino con otto premi contro i quattro de “Il capitale umano” di Paolo Virzì, anche se come potenza i premi sono ben distribuiti.

daniela santanche giancarlo galan

A “La grande bellezza” vanno infatti il Miglior Film, il Miglior Attore Protagonista, Toni Servillo, i Miglior Attori Non Protagonisti, cioè Sabrina Ferilli e Carlo Verdone, i Migliori Produttori, cioè Francesca Cima e Nicola Giuliano di Indigo, oltre a Miglior Fotografia, Scenografia e Costumi.

denis verdini

A “Il capitale umano” vanno invece la Miglior Regia, Paolo Virzì, la Migliore Sceneggiatura, cioè Francesco Piccolo, Francesco Bruni e Virzì, la Miglior Attrice Protagonista, Valeria Bruni Tedeschi, che non c’era, il Miglior Montaggio, di Cecilia Zanuso. Poi Superciak d’Oro Femminile a una bellissima Monica Bellucci, ancora fresca di Cannes e di “Le meraviglie”, e Superciak d’Oro Maschile a Claudio Amendola.

Grande guerra anche tra i registi esordienti e più giovani. Vengono premiati un po’ tutti. A Pif e al suo “La mafia uccide solo d’estate” va il premio “Ciak – Alice Giovani”. Miglior opera prima “Miele” di Valeria Golino. Rivelazione dell’anno è Sydney Sibilia per “Smetto quando voglio”. Miglior Colonna Sonora a Pasquale Catalano per “Allacciate le cinture” di Ferzan Ozpetek, miglio Canzone a Daniele Silvestri per “Tutta colpa di Freud”. Miglior Film Straniero “La vita di Adéle” di Abdellatif Kechice, Premio Bello&Invisibile a “L’arte della felicità” di Alessandro Rak.

francesco piccolo e tony servillo

Al “Sacro Gra” di Gianfranco Rosi, che ha trionfato a Venezia, va solo il Miglior Suono in presa diretta. Un po’ pochino. Assolutamente nulla, invece, ma proprio nulla nulla, come del resto si ripeterà sia ai David che ai Nastri, a “Sole a catinelle” di Gennaro Nunziante con Checco Zalone, il film più visto dell’anno, che sta diventando così una sorta di convitato di pietra di ogni premio italiano. La battaglia fra Sorrentino e Virzì proseguirà ovviamente ai David il 10 giugno, come proseguirà la battaglia tra gli esordienti Pif, Sydney Sibilia, Valeria Golino.

gianpaolo letta tony servillo e moglie