1. AD AREZZO UN COPPIA DI NIGERIANI E’ STATA BRUTALIZZATA DA OTTO CONNAZIONALI
2. LEI E’ STATA VIOLENTATA RIPETUTAMENTE E LUI PICCHIATO E RASATO. I DUE AVEVANO PERSO IL TRENO E SI ERANO AVVENTURALI NEI GIARDINI ACCANTO ALLA STAZIONE. LA BANDA LI HA AGGANCATI E, CON LA PROMESSA DI DARE OSPITALITA’, LI HA ATTIRATI IN UNA TRAPPOLA 
3. LE DUE VITTIME VENGONO LASCIATE ANDARE E SI RIVOLGONO ALLA POLIZIA. IL CASO PASSA SUBITO ALLA SQUADRA MOBILE, CHE COMINCIA LE INDAGINI: QUATTRO DEI PROTAGONISTI DELL'AGGRESSIONE CON STUPRO SAREBBERO GIÀ STATI INDIVIDUATI, MA GLI ALTRI...

Condividi questo articolo


Salvatore Mannino per https://www.lanazione.it

 

arezzo arezzo

Il branco (di colore) ha violentato lei e massacrato lui di botte. Un'altra storia di immigrazione violenta, ma anche una storia inedita nella quale vittime e aguzzini sono tutti della stessa nazionalità: nigeriani. Indaga la Mobile che per ora mantiene il più stretto riserbo. Di una vicenda atroce, dunque, emergono soltanto brandelli e indiscrezioni.

 

Comincia tutto nella solita zona torbida, quella di Campo di Marte, alle spalle della stazione, il cuore di tenebra della nuova criminalità che giunge dall'Africa profonda, quella che sta prendendo il controllo dello spaccio di droga creando uno stato di perenne insicurezza con i metodi spicci che vengono adoperati anche nei riguardi di chi non c'entra niente. Stavolta ci rimette una coppia di fidanzati, pure loro della stessa origine.

 

arezzo stupro arezzo stupro

In stazione hanno perso il treno e si avventurano nei giardini per chiedere aiuto e solidarietà. Probabilmente credono di trovarli in alcuni ragazzoni di colore come loro. Che infatti si offrono: vi ospitiamo noi. Pare una soluzione di emergenza, è invece l'inizio di un incubo.

 

Salgono tutti in autobus e si avviano verso le Ville Monterchi, il paese indicato da chi offre ospitalità come quello in cui c'è una casa pronta per tutti. Alla fine, dentro l'abitazione si ritrovano in dieci: gli otto del branco e i due fidanzati. E' quello il momento in cui la situazione degenera e i finti ospitanti mostrano le loro vere intenzioni.

stupro stupro

 

Per la coppia si scatena l'inferno: lei viene stuprata senza pietà, sotto la minaccia di un coltello che è spuntato nel frattempo, a lui invece toccano le bastonate per ridurlo al silenzio. Non solo. Il giovane, che ha i capelli belli folti viene anche rasato a zero per spregio.

 

Una vera e propria storia da Arancia Meccanica, con la particolarità che stavolta cambiano i protagonisti: mai era successo, nella recente storia criminale aretina, che vittime di un abuso così terribile fosse una coppia di fidanzati di colore.

 

Il resto si può soltanto immaginare. I due ragazzi vittime dell'agguato dei connazionali che riescono a scappare da questa casa degli orrori e si rivolgono alla polizia. Il caso passa subito alla Mobile, che comincia le indagini. Quattro dei protagonisti dell'aggressione con stupro sarebbero già stati individuati, ma la caccia continua.

 

stupro 1 stupro 1

Torna alto l'allarme Campo di Marte, una zona nella quale la sicurezza è sempre più a rischio. Non erano bastate le risse, non erano bastate le minacce come quelle denunciate dalla regista televisiva Francesca Montaini, aggredita per aver fotografato con lo smartphone delle facce sospette. Ora quello che è stato ribattezzato il ventre di Arezzo diventa anche la base dalla quale parte uno stupro.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…