APPALTI E BASSI - IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO LUCIANO D'ALFONSO E’ INDAGATO PER TRE APPALTI LEGATI AL TERREMOTO - NEL MIRINO ANCHE LA RICOSTRUZIONE DI PALAZZO CENTI, SEDE DELLA PRESIDENZA, NEL CENTRO STORICO DE L’AQUILA

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Da www.ilmessaggero.it

LUCIANO DALFONSO LUCIANO DALFONSO

 

Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso indagato per tre appalti legati, almeno in un caso, al terremoto. Lo rende noto lo stesso Governatore con un comunicato. «Questa mattina - scrive D'Alfonso - sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali.

 

Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L’Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne; interventi – al momento solo quantificati e ipotizzati come priorità a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini – di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara. Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e auspico una loro rapidissima definizione.

 

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Intanto è in corso un blitz dei carabinieri all'Aquila nella sede della Giunta regionale. I militari stanno sequestrando documenti relativi alla gara per l'affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009.

 

I militari, secondo quanto appreso, hanno occupato l'intero settore Patrimonio. Dopo un lunghissimo iter, nei mesi scorsi la gara per l'appalto pubblico da 13 milioni di euro è stata aggiudicata alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia.

 

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Sono più di 20 i carabinieri impegnati nell'ambito dell'operazione di polizia giudiziaria in corso all'Aquila a palazzo Silone, sede della Giunta regionale. L'inchiesta è coordinata dalla procura della Repubblica del capoluogo abruzzese. Secondo quanto appreso, la mole di documenti sequestrati per essere esaminati dagli inquirenti sarebbe copiosa.

 

L'appalto pubblico da 13 milioni di euro, contraddistinto da molte lungaggini, cui hanno preso parte 29 grandi imprese edili, è stato aggiudicato alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia un ribasso del 35,017 per cento. Nei giorni scorsi l'amministrazione aveva dato l'ok alla congruità degli atti di gara, compreso il ribasso stesso.

 

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