AVANCES, C’E POSTO - 50 MODELLE DENUNCIANO MOLESTIE: SOTTO ACCUSA NON SOLO IL FOTOGRAFO PERSONALE DI LADY DIANA PATRICK DEMARCHELIER (74 ANNI) MA ANCHE MANAGER E UNO STILISTA 

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Patrick Demarchelier Patrick Demarchelier

Simona Verrazzo per il Messaggero

 

 

Cinquanta modelle parlano con il Boston Globe e svelano molestie e abusi tra passerelle e backstage, sollevando il velo su un nuovo scandalo che questa volta colpisce il mondo della moda, con il dito puntato contro 25 tra i nomi più influenti. Tra questi anche Patrick Demarchelier, oggi 74enne, che è stato tra l'altro il fotografo personale della principessa Diana. Poi i fotografi Seth Sabal, Greg Kadel e Andre Passos o David Bellemere e lo stilista Karl Templer.

 

Patrick Demarchelier Patrick Demarchelier

Così sull'onda del movimento #metoo emergono i comportamenti inappropriati, gli abusi, le richieste, nelle oltre 50 testimonianza raccolte dalla Spotlight Team del quotidiano di Boston. «Collettivamente», scrive il giornale, modelle principalmente donne ma anche alcuni uomini, hanno avanzato accuse credibili di comportamenti impropri a sfondo sessuale verso oltre 25 persone. 

 

I giornalisti investigativi sono stati in grado di verificare diverse delle testimonianze con parti terze ed esaminando documenti, tra cui e-mail. Il quotidiano non rivela l'identità di chi ha raccontato la sua storia, ma sottolinea che gli obiettivi dichiarati di chi ha deciso di denunciare sono diversi. Tra questi, far uscire allo scoperto quelli che vengono definiti come «predatori seriali» e coloro che ne hanno consentito l'azione. Si tratta di personalità estremamente potenti, in vista, illustri. Fotografi ricercati, che hanno anche fatto la storia delle riviste di moda, con copertine ambitissime. Tutti respingono le accuse e molti lamentano di non potersi difendere se l'identità delle presunte vittime vengono protette.

Patrick Demarchelier Patrick Demarchelier

 

Un fotografo in particolare - si legge sul Boston Globe - ha affermato che alcuni dei contatti sessuali erano consensuali e altri hanno riferito che le modelle possono aver mal interpretato i contatti fisici, per il posizionamento su un set fotografico per esempio, che possono far parte della routine di lavoro. Dopo richieste di informazione da parte del Globe, Conde Nast - il gruppo editoriale che conta tra le sue pubblicazioni anche Vogue, Glamour e GQ - ha affermato di aver sospeso il lavoro con Demarchelier e Kadel, con quest'ultimo ha sospeso i rapporti anche Victoria Secret. 

 

BRENDAN COX BRENDAN COX

LA MOBILITAZIONE Intanto la mobilitazione contro le molestie continua e in Gran Bretagna l'attrice Emma Watson ha donato un milione di sterline per aiutare le vittime degli abusi sessuali al nuovo UK Justice and Equality Fund. C'è anche una lettera aperta firmata da 200 star del Regno Unito e dell'Irlanda sottoscritta anche da Emma Thompson, Carey Mulligan e Keira Knightley. Alla cerimonia di ieri sera a Londra per i Bafta, gli Oscar britannici, le attrici si sono organizzate per indossare abiti neri come segno di solidarietà per il movimento di Hollywood Timès Up.

 

LE DIMISSIONI E sono tempi sempre più bui per il mondo del volontariato britannico e internazionale. Sotto accusa per abusi sessuali è finito perfino Brendan Cox, attivista dei diritti umani stimato nel mondo liberal e vedovo della deputata laburista Jo Cox, uccisa da un estremista di destra nel 2016. Si è dovuto dimettere dalle ong create in onore della moglie, More in Common e la Jo Cox Foundation, dopo che sono emersi i casi di molestie ai danni di due donne quando lavorava per Save the Children e poco dopo la sua uscita dall'organizzazione.

brendan cox brendan cox

 

Brendan ha ammesso di aver agito impropriamente e si è scusato «profondamente e senza riserve». È stato il Mail on Sunday a rivelare gli episodi, in particolare quello riguardante una operatrice di Save the Children nel luglio 2015 a Londra, quando la moglie era viva. Il 39enne ha ammesso di aver commesso degli «errori» prima di lasciare la ong ma nega una seconda accusa.

 

Il Mail ha preso di mira un'altra ong, World Vision, sostenendo che il suo personale avrebbe sfruttato sessualmente nel 2010 gli abitanti di Haiti dopo il sisma. L'associazione cristiana, riporta Sky News, ha smentito le accuse affermando che quanti coinvolti in questi casi non erano parte del suo personale. Tra i sostenitori dell'organizzazione la futura moglie del principe Harry, Megan Markle, sua ambasciatrice dal 2016 al 2017.

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