I BABY FUMATORI AUMENTANO? COLPA DEGLI SPOT ANTI SIGARETTE – FILIPPO FACCI: “IL PROIBIZIONISMO HA RESTITUITO FASCINO E STATUS A UN’ABITUDINE CHE SEMBRAVA DA SFIGATI. GLI ANTIFUMO AVEVANO LA VITTORIA IN MANO, QUALCHE LUSTRO FA. LE SIGARETTE ANDAVANO SPARENDO PERCHÉ FACEVANO SOCIALMENTE ARRETRATO: ORA…”

-

Condividi questo articolo


Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

sigarette messaggi contro il fumo sigarette messaggi contro il fumo

Le campagne antifumo occidentali, così come condotte, fanno aumentare il numero dei fumatori ragazzini e delle fumatrici donne, in altre parole le categorie in eterna emancipazione: segno che le stesse campagne hanno fallito - i fumatori sono in calo, ma lo erano anche prima - ma hanno anche restituito fascino e status a un' abitudine che sembrava sul viale del tramonto, e anche un po' da sfigati.

 

Per sapere questo basta sbirciare ogni anno i dati di vendita (come Libero ha fatto regolarmente) oppure avvalersi di qualche rinforzino come una recente ricerca dell' Università di Verona a margine di un' indagine condotta in Europa e in Australia. Risultati? Dagli anni '90 ad oggi, in Europa, c' è stata addirittura una crescita del 50 per cento di fumatori (maschi e femmine) tra ragazzi che vanno dagli 11 ai 15 anni. Lo studio, coordinato dall' Imperial College of London, fa emergere poi che i Paesi più colpiti sono indovinate quali?

FILIPPO FACCI FILIPPO FACCI

 

Quelli del sud Europa - cioè noi - mentre le statistiche delle nazioni nordiche evidenziano che da quelle parti la dissuasione è legata all' alto costo delle sigarette: attorno ai 10 euro a pacchetto.

 

DATI IGNORATI

una spadellata di sigarette una spadellata di sigarette

E le altre fasce d' età, tipo 16-20 anni? Qui il dato è invariato negli anni, e ve lo riassumiamo come come tale: giovani e donne continuano a fumare tranquillamente anche se il dato complessivo è in calo.

 

Se interessano i dettagli della ricerca, dal 1990 in poi i tassi nell' Europa dell' Ovest (Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera) hanno raggiunto i 40 nuovi fumatori ogni 1000 giovani per anno, e circa 30 ogni 1000 l' anno in Europa del Sud (Italia, Spagna e Portogallo).

 

filippo facci selfie filippo facci selfie

La proiezione, sull' arco temporale monitorato, arriva ad un +50 per cento.

Detto questo, l' appuntamento è al prossimo articolo che dirà vanamente le stesse cose: ma che l' Organizzazione Mondiale della Sanità, l' Europa comunitaria e i nostri governi o ignorano o vogliono ignorare.

 

sigarette messaggi contro il fumo sigarette messaggi contro il fumo

Eppure era proprio di Verona Alberto Giorgetti, che nel 2011 era pure sottosegretario con delega ai giochi e al tabacco: ma, in convergenza con la diessina Livia Turco, propose il divieto assoluto delle sigarette ai minorenni, ossia l' ennesimo proibizionismo con effetto moltiplicatore di status.

 

C' è poco da fare: ad aver clamorosamente favorito il fumo dei minori e delle donne, in tutto il mondo, sono proprio i divieti. Questo da sempre: dopo la prima campagna antifumo, nel 1940, i tedeschi passarono da una media di 570 sigarette pro capite l' anno a 900; negli ultimi dieci anni, dopo la spaventosa campagna antifumo del governo americano, i giovani fumatori statunitensi sono aumentati del 30 per cento.

 

AUSTRALIA - I PACCHETTI DI SIGARETTE SENZA LOGO AUSTRALIA - I PACCHETTI DI SIGARETTE SENZA LOGO

VITTORIA SFUMATA

In Italia, così pure, calano complessivamente i fumatori ma aumenta incredibilmente il tabagismo di chi risponde al riflesso «tu proibisci, io voglio».

 

Gli antifumo avevano la vittoria in mano, qualche lustro fa, e le sigarette andavano sparendo perché facevano socialmente arretrato: ora è ridiventato "fico" proprio perché ha rafforzato un neo senso del proibito.

pubblciita', bambini e sigarette, 1960 pubblciita', bambini e sigarette, 1960

 

Nei Paesi anglosassoni andavano di moda le sigarette Death, vendute in un pacchetto nero con l' effige di un teschio: sentirsi sfigati, tra i giovani, fa più paura del cancro.

 

Quello che da noi non fa paura, per contro, sono le famigerate immaginette iettatorie sui pacchetti di sigarette: ormai non le nota più nessuno tranne, appunto, i ragazzi e i bambini.

 

sigarette messaggi contro il fumo sigarette messaggi contro il fumo

Vi sarebbe da chiedersi, peraltro, perché le varie carte di Treviso o legislazioni a difesa dell' infanzia - quelle che fanno filtrare le foto dei minori sui giornali e in tv - non valgano per i minori immortalati su milioni di pacchetti di sigarette: ci sono sempre loro, in bella vista, accanto a qualche morto (o un quasi-morto intubato) o meglio ancora al capezzale di un padre steso in una bara con affianco una moglie che ha avuto l' ideona di portare la figlia poppante ad assistere: roba che la bimba non inizierà a fumare, perché si farà direttamente le pere.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…