IL BARCECUE DEI MIGRANTI - SPIEDINI DI TOPO E NUTRIE ARROSTITE: TUTTI I SEQUESTRI DI STREET FOOD A TORINO - “C’È UN’EMERGENZA CHE RIGUARDA ANCHE PESCE, PANE E LATTE MAL CONSERVATI E VENDUTI AL MERCATO DI PORTA PALAZZO”

-

Condividi questo articolo


MIRIAM MASSONE per la Stampa

nutrie nutrie

 

È la comunità nigeriana la più ghiotta di nutrie: le fanno arrosto e le vendono come street food. Per loro è piuttosto normale. E la materia prima è facile da reperire, basta fare qualche passo e raggiungere le rive del Po: i tecnici provinciali con un sistema di previsione matematica ne contano, sul territorio, circa 10 mila. Così in barba ai (discussi) piani di contenimento delle nutrie, «cuochi» e «gastronome» nigeriane le catturano per mangiarsele.  

 

Gli agenti della polizia municipale di Torino, guidati dal comandante Emiliano Bezzon, alcuni giorni fa ne hanno sequestrate almeno una decina: conservate dentro cartoni appoggiati in strada, le nutrie arrostiste e infilzate erano pronte per essere vendute a pochi euro.  

 

nutrie nutrie

Non solo loro: sono stati trovati anche spiedini di topi e pesci (probabilmente sempre provenienti dal Po) essiccati. A fugare i comprensibili dubbi degli agenti in merito alle specie esatte di animali preparati allo spiedo, ci hanno pensato i veterinari.  

 

 

nutrie nutrie

Gli «chef» nigeriani sono stati multati per la vendita non autorizzata delle nutrie e dei topi e denunciati (penalmente) per il pessimo stato di conservazione dei cibi: «C’è un serio problema sugli alimenti venduti per strada illegalmente o mal conservati, dalla carne al pesce, ma anche latte e pane» dice il comandante Bezzon, nella Commissione consiliare sul tema durante la quale si è parlato anche di sequestri di merce con marchi contraffatti. Numeri da record: «Nel 2017 abbiamo recuperato 1082 capi durante 297 servizi, 286 solo da gennaio a marzo per 113 blitz».  

nutrie nutrie

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…