BATTITO ANIMALE – MELANIA RIZZOLI: “GLI ANIMALI HANNO UN’ANIMA. SONO ESSERI SOCIALI IN GRADO DI PROVARE SENTIMENTI, E TRA QUESTI IL PIÙ INTENSO, EVIDENTE E DISPERANTE È IL DOLORE DELLA MORTE DI UN LORO CONGIUNTO O AMICO” - LA MAMMA ORCA CHE NON SI RASSEGNA ALLA MORTE DEL SUO CUCCIOLO, LA SENSIBILITÀ DEI CANI E DEI GATTI PER I PADRONI E… – VIDEO

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Melania Rizzoli per “Libero Quotidiano”

 

mamma orca trascina il suo cucciolo morto 3 mamma orca trascina il suo cucciolo morto 3

È ufficiale, ed è stato dimostrato scientificamente: gli animali hanno un' anima. E non solo perché lo dice l' etimologia stessa della parola, dal latino "animal" derivato di "anima", ma perché oltre al moto e ai sensi, oggi siamo in grado di attribuire a questi esseri viventi caratteri molto più specifici, paragonabili, e in moltissimi casi identici, a quelli dell' essere vivente umano.

 

Fino a pochi decenni fa sembrava una caratteristica di pochi esemplari, invece il regno animale conferma una volta di più l' incredibile somiglianza con quello umano, e la sorprendente intelligenza e sensibilità dei suoi abitanti.

 

kennel club 18 kennel club 18

Le ultime ricerche infatti, hanno confermato in aumento costante le specie riconosciute in grado di provare sentimenti, che hanno cioè dimostrato gioia, felicità, frustrazione o depressione, e in particolare hanno manifestato il dolore dell' anima, nel momento della separazione o della morte di un amico umano od animale, ed è stato accertato con dati inconfutabili che essi vivono la fase dell' abbandono e del lutto con azioni e reazioni esattamente uguali alle nostre, in intensità, depressione e atteggiamento.

 

mamma orca trascina il suo cucciolo morto 4 mamma orca trascina il suo cucciolo morto 4

I dati scientifici infatti, hanno certificato come gli animali siano esseri sociali in grado di provare sentimenti come quelli umani, e tra questi il più intenso, evidente e disperante, è il dolore della morte di un loro congiunto o amico.

 

LA MAMMA ORCA

È della settimana scorsa il video straziante dell' orca marina che per due interi giorni ha nuotato portando sul dorso il suo cucciolo senza vita, per mantenerlo a galla, scuotendolo con il corpo, sollevandolo con la testa e stimolandolo con la bocca senza sosta, concentrando tutte le sue forze su di lui nel vano tentativo di rianimare quel figlio ormai cadavere, circondata in una sorte di falange sociale da altre orche marine che la seguivano e la accompagnavano nel macabro corteo funebre.

melania rizzoli melania rizzoli

 

La morte dei piccoli è un dolore tremendo per le femmine dei cetacei, ma moltissime altre specie animali terrestri sono in grado di assumere atteggiamenti tipici del lutto, dimostrando una forte difficoltà a separarsi dal defunto, vivendo momenti dedicati alla veglia e allo sconforto, rifiutando di cibarsi e di allontanarsi dal corpo senza vita.

 

In passato la nostra conoscenza a riguardo era solo aneddotica, ma oggi abbiamo le prove scientifiche del dolore dell' anima degli animali, ed i più studiati sono soprattutto quelli domestici, cani, gatti, conigli, uccelli, ma anche cavalli e bovini o elefanti.

 

mamma orca trascina il suo cucciolo morto 2 mamma orca trascina il suo cucciolo morto 2

 In tutti loro infatti si manifestano alcuni segnali di sofferenza comuni di fronte ad un amico morto, comportandosi come gli esseri umani, ovvero smettendo di mangiare, di giocare e di reagire agli stimoli esterni, perdendo interesse per ogni luogo o cosa attorno.

 

I cambiamenti del comportamento sono i segni più evidenti del dolore negli animali, e di questi, quello che hanno strutture sociali complesse, come i primati, gli elefanti e i cani, sono i più inclini a soffrire.

l'amore di un cane 4 l'amore di un cane 4

 

Nel caso dei cani, il grado di dolore può variare in base a quanto era forte il legame con la persona o l' animale venuti a mancare, e i cani cresciuti con l' individuo deceduto sin da cuccioli sono i più esposti al rischio.

 

I cani appaiono tristi, apatici e indolenti, camminano a testa bassa e con la coda tra le gambe, hanno lo sguardo abbattuto, la loro energia è fiaccata, si chiudono in se stessi senza reagire ai richiami. Cani e gatti soffrono in modo molto simile, ed il dolore può manifestarsi nello stesso modo, ma più dei cani i gatti dopo una perdita smettono di mangiare completamente e diventano distruttivi, potendo anche ammalarsi.

 

mamma orca trascina il suo cucciolo morto 1 mamma orca trascina il suo cucciolo morto 1

L' ansia della separazione infatti può far sì che un problema emotivo o comportamentale ne scateni uno medico, o che una patologia già esistente vada peggiorando, perché per i gatti il lutto ha più a che fare con la scomparsa della routine domestica, oltre che all' interruzione di emozioni quotidiane abituali e particolarmente radicate.

 

PASSIONI E ISTINTI

l'amore di un cane 2 l'amore di un cane 2

Gli animali inoltre, essendo per natura istintivi, percepiscono la morte più di noi umani, ma non possedendo la nostra razionalità per loro è importante prenderne atto, ed è fondamentale lasciare che annusino il corpo dell' esemplare o della persona estinta, passare del tempo con essi, affrontare la perdita e riuscire in tal modo ad elaborare il lutto, altrimenti li cercheranno e li aspetteranno per il resto della vita.

 

melania rizzoli melania rizzoli

Nel corso degli anni migliaia di storie di dolore provato dagli animali hanno conquistato le prime pagine dei giornali in tutto il mondo, perché le persone sono toccate dai racconti di fedeltà, devozione e dolore, e sebbene qualcuno getti ancora dubbi sull' autenticità del dolore animale, molti esperti hanno dimostrato con certezza scientifica che essi soffrono come e forse più di noi di fronte a un abbandono o una morte.

 

gattini 9 gattini 9

Se per anima intendiamo la parte incorporea dell' essere, sede della sensibilità, dei sentimenti, del coraggio, delle passioni e degli istinti, ebbene sì gli animali hanno un' anima, con comportamenti più vicini all' uomo e sentimenti più veri, istintivi e genuini, mai falsati e depotenziati dalla ragione, e per questo per noi umani più sorprendenti dei nostri.

 

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