BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO – SPRIZZONI, MISCHIONI E DISTILLATI PESSIMI: OGGI L’APERITIVO SERVE SOLO A SBALLARE (MA COSI’ ROVINIAMO I RAPPORTI, IL SESSO E ANCHE LA SALUTE) – TUTTE LE VARIANTI DELLO SPRITZ

-

Condividi questo articolo


Cristiana Lauro per Dagospia

spritz spritz

 

 

La mixology è una cosa seria, ben piantata su basi storiche, arte e tecnica, quindi è un processo culturale. Il Bar (maiuscolo) è il concetto che l’accompagna ed è altrettanto serio, mentre le varianti comuni diffuse sono spesso eccentriche e fuorvianti.

Centinaia di bar nei centri storici, in periferia o sulle spiagge somministrano al tramonto migliaia di Spritz e altri mischioni grossolani preparati dal primo di passaggio dietro al bancone. Magari è il più bravo cassiere del mondo o fa dei cappuccini della madonna, ma si rompe i coglioni a pestare i lime della Caipirinha, ha lo sguardo sotto sforzo, la shakerata claudicante e prepara drink penosi.

 

Oggi l’aperitivo diffuso serve solo a sballare. Ma a botte di drink buttati giù alla svelta, fatti male, con basi alcoliche distillate solo per produrre grandi numeri e forti sbronze - in barba a qualsiasi tradizione e qualità della distillazione - ci incasiniamo la salute e il carattere, roviniamo i rapporti e anche il sesso fatto bene va a ramengo.

aperitivo aperitivo

 

 Non vedo l’ora che ci saluti per sempre quest’ondata di aperitivi punitivi e che torni la più sana e piacevole abitudine di un buon bicchiere di vino dopo una giornata di lavoro per scambiare due chiacchiere in compagnia o rilassarsi in solitario. 

 

Gustare un buon drink non può essere un gesto inconsapevole a mero scopo di sballo, senza il minimo riguardo per la salute, né il rispetto per la professionalità dei veri bartender. 

 

lo spritz italiano nel mondo lo spritz italiano nel mondo

Quello che chiamo Bar maiuscolo - e ce ne sono, non è che non li troviate - spesso propone una sua rivisitazione dello Spritz. Non di rado le varianti di questo drink di successo planetario - la cui versione più diffusa è nata sotto il segno del marketing - sono assolutamente interessanti. Basta sostituire al liquore aranciato un altro liquore della tradizione italiana per avere un profilo completamente differente. Aggiungere uno splash di un agrume nostrano o una bollicina (soft drink) differente dalla soda sono altre semplici varianti di questo drink nato per caso e che, oggi,  ha conquistato tutto il mondo. 

 

Come nasce lo Spritz:

Il nome deriva dall’austriaco e significa spruzzare, la data esatta della nascita dello Spritz non è nota e la ricetta ancestrale si compone semplicemente di:

1/2 di soda o seltz

1/2 vino.

L’usanza di allungare il vino prese piede rapidamente in Italia.

 

PROSECCO 1 PROSECCO 1

Come per i Grog - nati per mano della marina britannica che aggiunse al rum e all’acqua un elemento citrico per combattere lo scorbuto - anche per lo Spritz (questa volta l’esercito era austriaco) vi fu una necessità di base: aggiungere acqua per rendere più lievi e beverini vini robusti rispetto a quelli prodotti in Austria, cui erano abituati . Allungare con acqua gassata fu una conseguenza quasi scontata. Anche l’aggiunta di una fetta di limone o del succo spremuto accompagnava il gusto austriaco in quanto i vini da quelle parti hanno acidità superiori alle nostre.

SPRITZ 1 SPRITZ 1

 

Nel 1919 a Padova nacque l’Aperol, per mano di Barbieri, il quale per promuoverne il consumo lo aggiunse alla miscela di vino e acqua di soda nella sua pasticceria/bar.

Successivamente si passò dal vino fermo al Prosecco - sempre per restare in Veneto - per dare la giusta bolla a un drink frizzantino. Il Prosecco sostituì l’utilizzo della soda o delle pistole da seltz.

SPRITZ SPRITZ

(Contributi storici degli esperti Riccardo Marinelli e Luigi Benedetti)

prosecco prosecco cristiana lauro cristiana lauro cristiana lauro 2 cristiana lauro 2 prosecco 2 prosecco 2

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…