1. CHI E’ E CHI SI CREDE DI ESSERE TAMARA PISNOLI, FIGLIA D’ARTE (IL PADRE EX RAPINATORE FU UCCISO NEL 2008 CON UN COLPO DI FUCILE SPARATO IN BOCCA NELLE CAMPAGNE DI APRILIA) CON “UNA SIGNIFICATIVA TENDENZA ALL’USO DELLA VIOLENZA” (IL MAGISTRATO DIXIT)? 2. QUEL VOLTO ANGELICO CHE CON UN CANDIDO ABITO NUZIALE IMPALMO’ IL CAMPIONE GIALLOROSSO DANIELE DE ROSSI “DEVE RITENERSI UNA PERSONA DI INDOLE VIOLENTA, CON UN’ABITUDINE A RAPPORTI IMPRONTATI ALLA SOPRAFFAZIONE E ALL’INTIMIDAZIONE, CHE GESTISCE LA SUA ENORME RICCHEZZA APPOGGIANDOSI AD AMBIENTI CRIMINALI. UN SOGGETTO VENDICATIVO CHE HA L’ABITUDINE A FARSI GIUSTIZIA DA SÈ, RICORRENDO ALLA VIOLENZA” 3. IL RACCONTO DI ANTONELLO IEFFI, L’EX COMPAGNO DI MANUELA ARCURI SEQUESTRATO, PICCHIATO E SEVIZIATO CON UN COLTELLO PER COSTRINGERLO A SALDARE UN DEBITO CHE DA CENTOMILA EURO ERA LIEVITATO A OLTRE 400MILA NEL GIRO DI SEI MESI

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1. NON PAGA PIÙ GLI USURAI SEQUESTRATO E TORTURATO A CASA DELL’EX DI DE ROSSI

Federica Angeli per “la Repubblica - Roma

 

tamara pisnoli arnaud mimran tamara pisnoli arnaud mimran

Usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime. Queste le accuse nei confronti di 8 persone che, la scorsa notte, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia sono state arrestate dai carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci. La vittima è l’imprenditore Antonello Ieffi, ex compagno di Manuela Arcuri, titolare della società E-Building che opera nel settore della progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici.

 

L’indagine è nata dalla sua denuncia per sequestro di persona a scopo di estorsione, presentata il 20 luglio 2013 non appena fu dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato per lesioni varie. Pur conoscendo i mandanti, per mesi negò di conoscere i motivi di quel pestaggio. Uno dei mandanti del pestaggio è Tamara Pisnoli, la ex moglie del calciatore Daniele De Rossi.

 

tamara pisnoli de rossi1 tamara pisnoli de rossi1

La donna, avvalendosi della complicità di un commercialista e di alcuni pregiudicati legati ai clan Fasciani e Casamonica, era riuscita a intimorire l’imprenditore, sequestrandolo e seviziandolo per diverse ore proprio nel suo appartamento. Dietro al pestaggio e alla minacce la pretesa di soldi. La vittima aveva già restituito in sei mesi all’organizzazione, a fronte di un prestito di 100mila, 343mila euro.

tamara pisnoli de rossi 4 tamara pisnoli de rossi 4

 

Ma questo non era ritenuto sufficiente dagli usurai che ne pretendevano ancora 86mila. A loro si è aggiunta la Pisnoli che in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici, pagandola 80 mila euro e ora pretendeva di ottenere indietro con gli interessi 150 mila euro, essendo venuto meno il suo progetto di impresa nel settore energetico.

 

Gli arrestati sono tutte persone con precedenti. Si tratta di: Francesco Camilletti, Manuel Severa, Francesco Milano, Simone Di Matteo, Andrea a Sergio Gioacchini, Fabio Pacassoni. La Pisnoli è l’unica agli arresti domiciliari, gli altri sono a Regina Coeli. (fed. ang.)

 

2. MI FERIVANO IN TESTA CON UN COLTELLO, NON FINIVANO MAI

Federica Angeli per “la Repubblica - Roma

 

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«Sai quanto ce metto a fa ammazzà ‘na persona? Basta che metto diecimila euro in mano a un albanese. Non ce metto niente». Il racconto di Antonello Ieffi, l’ex compagno di Manuela Arcuri sequestrato, picchiato e seviziato con un coltello per costringerlo a saldare un debito che da centomila euro era lievitato a oltre 400mila nel giro di sei mesi, comincia così.

 

Il ricordo di quel 17 luglio 2013 è messo nero su bianco nell’ordinanza di arresto con cui la Dda ha inchiodato 8 persone. Un incubo durato alcune ore quello vissuto da, 36 anni, caricato con la forza su un’auto e portato in un appartamento in zona Roma sud dove è stato pestato da quattro ‘picchiatori’.

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«Quel pomeriggio avevo appuntamento in un bar dell’Eur con alcune persone - ha raccontato ai carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci - Quando arrivai mi si avvicinarono due persone e mi invitarono a salire sulla macchina con loro. “Tieni la testa abbassata”, mi hanno detto durante il tragitto, probabilmente per non farmi vedere il percorso per arrivare all’appartamento. Una volta lì cominciarono a picchiarmi, a farmi del male. Erano in tre. Uno di loro mi tagliò con un coltello il cuoio capelluto. Pretendevano altri 86mila euro per un prestito che sei mesi prima avevo chiesto di 100mila euro. Ne avevo già restituiti 343mila, ma ne volevano ancora e subito. Mi hanno minacciato di morte: “Se non paghi in cinque giorni ti spariamo alla testa”. E anche: “sai quanto ci metto a fà ammazzà una persona? Basta che metto diecimila euro in mano a un albanese, non ci mette niente”».

 

Ed ecco che entra in scena l’ex lady De Rossi, Tamara Pisnoli.

manuela arcuri antonello ieffi manuela arcuri antonello ieffi

«Nel corso di quel sequestro mi vennero chiesti anche altri soldi, la restituzione, con interessi, di 80mila euro, diventati 150mila della Pisnoli. Mi era stata presentata mesi prima da un mio amico che era il suo compagno M.M. Mi disse che voleva entrare nella partita del fotovoltaico e le proposi in investimento. O meglio, una licenza per la produzione di energia con impianti fotovoltaici».

 

Solo dopo alcune ore, sanguinante, sarebbe stato lasciato per strada in stato confusionale al Trullo. Poco prima di rilasciarlo gli aggressori hanno preso il Rolex e 900 euro in contanti. Trasportato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni per frattura alle ossa nasali e varie contusioni. Qualche giorno più tardi l’uomo ha presentato una denuncia ai carabinieri e sono scattate le indagini.

 

manuela arcuri antonello ieffi manuela arcuri antonello ieffi

Come sia entrato l’imprenditore in quel giro di pregiudicati è sempre spiegato nell’ordinanza del gip. «La vittima riteneva che sinonimo di successo fosse essere ricchi per essere presentabile di fronte a personaggi della Roma bene. Così per ostentare ricchezza c’è stato un momento in cui aveva stipulato sei contratti di leasing di auto di lusso».

 

Per potersi permettere tanto lusso da ostentare si era messo nelle mani delle persone sbagliate, invischiate nella criminalità organizzata e molto pericolose. Inizialmente Ieffi, quando ha presentato denuncia, ha finto di non sapere chi e perché fosse stato ridotto in quel modo. I nomi di quelle persone arriveranno solo dopo sei mesi, anche quello della Pisnoli: «non fa menzione di lei - dicono le carte - perché la sapeva legata agli ambienti dei Casamonica e temeva rappresaglie da questi».

 

3. LE MINACCE DI TAMARA L’AGUZZINA: RICCA, VIOLENTA E VENDICATIVA

Federica Angeli per “la Repubblica - Roma

 

manuela arcuri antonello ieffi manuela arcuri antonello ieffi

Le parole del gip sono chiare e nitide. Tamara Pisnoli, già figlia d’arte (il padre ex rapinatore fu ucciso nel 2008 con un colpo di fucile sparato in bocca nelle campagne di Aprilia) «ha una significativa tendenza all’uso della violenza». Quel volto angelico che tutti ricordano in un candido abito nuziale all’altare col campione giallorosso Daniele de Rossi «deve ritenersi una persona di indole violenta, con un’abitudine a rapporti improntati alla sopraffazione e all’intimidazione, che gestisce lasua enorme ricchezza appoggiandosi ad ambienti criminali». Insomma «un soggetto vendicativo che ha l’abitudine a farsi giustizia da sè, ricorrendo alla violenza».

 

In quell’ordinanza la figura della ex Lady De Rossi appare come «capricciosa» le cui richieste — di violenze e ritorsioni — vengono appoggiate dal gruppo criminale di cui si avvaleva per ottenere ciò che voleva. Emblematico un episodio in cui la Pisnoli chiede a uno degli otto arrestati, affiliato al clan Casamonica, se grazie a lui fosse sparito il profilo Facebook dell’attuale compagna del suo ex, tale M.M.

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La donna era arrabbiata, raccontano le carte, perché sul profilo Fb della sua “rivale” in amore era apparsa la fotografia di un anello che il suo ex compagno (non il calciatore giallorosso, quello successivo) le aveva donato. Anello che, a dire della Pisnoli, doveva essere suo. Così si compiace, col complice, che dopo le sue rimostranze per quell’immagine apparsa sul social, il profilo Facebook della donna fosse sparito.

 

Anche per questo si era interstardita contro l’imprenditore Antonello Ieffi a cui, quando era ancora fidanzata con M. M. (suo amico fraterno) si rivolse per entrare nella partita del fotovoltaico. «Una volta però interrotta la relazione con M. M. la donna decise di ritirare l’investimento da 80mila euro con Ieffi» e cominciò a chiamarlo più e più volte per farsi restituire non solo quell’importo ma anche gli interessi, fino ad arrivare a quasi il doppio della cifra, 150mila euro.

 

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«Lei era il capo — scrive il giudice per le indagini preliminari — e gli altri assecondavano i suoi capricci, ottemperando ai suoi ordini ». E fu così che decise il sequestro, per mettere un po’ di paura al tipo e far capire con chi aveva a che fare, laddove la vittima ancora non lo avesse capito.

 

A casa sua, in un lussuoso appartamento al Torrino, venne tenuto sequestrato il 17 luglio del 2013 un paio d’ore, seviziato con un coltello e minacciato di morte.

La donna, che dopo la separazione da Daniele De Rossi, ottenne l’affidamento della figlia e minacciò, sempre menzionando la sua amicizia con appartenenti al clan dei Casamonica, ritorsioni, se non si fosse fatto come diceva lei, ora si trova agli arresti domiciliari.

 

Affida al suo legale la sua difesa dopo l’arresto: «Non c’entro con questa storia, io non ho fatto niente ». «La mia assistita — ha dichiarato l’avvocato Cesare Placanica, difensore della Pisnoli — fu coinvolta in un investimento da un manager ma non conosce gli altri soggetti coinvolti». Lo stesso legale ha aggiunto poi che la sua assistita «è intenzionata a rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip». Che avverrà tra qualche giorno.

 

4. DE ROSSI: DI LEI NON MI INTERESSA, PENSO ALLA BAMBINA

Da “la Repubblica - Roma”

 

«Non ne voglio più sapere niente di lei. Ora penso solamente a proteggere mia figlia Gaia». Il primo pensiero di Daniele De Rossi è per la figlia avuta nel luglio del 2005 dalla Pisnoli, una bambina di 9 anni che ora è affidata al giocatore della Roma. Una storia di amore e odio, quella tra il centrocampista e Tamara, tra tante dicerie per le frequentazioni della donna, legata alla mala romana e dal passato familiare difficile. Era il 13 agosto del 2008, infatti, quando è stato ritrovato morto il suocero diDe Rossi, Massimo Pisnoli.

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Il romanista ai tempi era il marito di Tamara, figlia dell’uomo, quarantottenne con piccoli precedenti per rapina e furto, ucciso con un colpo di pistola al volto e abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria Campoleone. Daniele dedicò una doppietta in nazionale, contro la Georgia, proprio al suocero, suscitando tante reazioni polemiche.

 

«Questa tragedia ha colpito me, ma, soprattutto, mia moglie Tamara e le sue due sorelle. In questa storia c’è stata cattiveria. Certe cose mi hanno schifato». Parole che scossero l’ambiente azzurro, alle quali seguirono mesi pesanti nella vita del ragazzo, provato dalla separazione con la Pisnoli.

 

I rapporti con la ex sono stati per qualche anno burrascosi, con in mezzo la figlia Gaia. Ora il centrocampista giallorosso ha ritrovato la serenità con una nuova compagna, Sarah Felberbaum, dalla quale ha avuto meno di un anno fa un’altra figlia, Olivia. I rapporti con la ex moglie erano tornati distesi, tanto che la scorsa estate i due erano stati paparazzati sorridenti a Ibiza. Fino a questi nuovi e risvolti di cronaca che sconvolgono il giocatore, impegnato in queste ore a proteggere con fermezza, insieme alla sua famiglia, la primogenita Gaia.

 

 

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