DACCI OGGI IL NOSTRO STUPRO QUOTIDIANO - NEL CENTRO DI ASCOLI, DUE PROFUGHI NIGERIANI HANNO VIOLENTATO A TURNO UNA RAGAZZINA DI 13 ANNI E NON CONTENTI LE HANNO DATO APPUNTAMENTO, DUE GIORNI DOPO, PER “DIVERTIRSI” ANCORA - I DUE RAGAZZI, DI 20 E 21 ANNI, ERANO OSPITI NELLA CASA DI ACCOGLIENZA DELL'OASI DI CARPINETO, SUL COLLE SAN MARCO 

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Tiziana Paolocci per “Il Giornale”

 

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Hanno violentato a turno una ragazzina di tredici anni e non contenti le hanno dato appuntamento, due giorni dopo, per «divertirsi» di nuovo. La violenza sessuale nei confronti della minorenne è avvenuta nella tarda serata di venerdì scorso ad Ascoli Piceno e ancora una volta i protagonisti sono due profughi. Si tratta di due nigeriani, di 20 e 21 anni, ospiti nella casa di accoglienza dell' Oasi di Carpineto, sul Colle San Marco, che ieri sono stati individuati e arrestati.

 

La vittima, infatti, ha trovato il coraggio di raccontare l' orrore solo 48 ore dopo lo stupro, quando avrebbe dovuto rincontrare quei mostri. Tra le lacrime ha detto alla mamma e più tardi lo ha ripetuto davanti agli investigatori in Questura, di essere stata violentata a turno. «Sono stata costretta a subire un rapporto sessuale con entrambi - ha spiegato tra i singhiozzi - è stato orribile».

 

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Gli abusi sono avvenuti tra le 20 e le 22 nei giardini pubblici di viale De Gasperi, in pieno centro. Quel posto apparentemente tranquillo, dove di giorno si incontrano decine di comitive di adolescenti e cittadini che aspettano l'autobus, si è trasformato in un incubo. Lungo il muretto che costeggia il parco, infatti, c' è una scarpata nascosta, dove la tredicenne è stata trascinata. Qui i due stranieri le hanno usato violenza, senza darle tregua. Poi l' hanno minacciata, costringendola a mantenere il segreto su quanto accaduto e, paradosso nel paradosso, dandole appuntamento di nuovo per domenica alle 15.

 

Non è ancora chiaro se i due nigeriani siano stati aiutati da altri stranieri per trascinare lì la ragazzina. Ma è certo che lei li conosceva dall'estate, come testimoniano i messaggi whatsapp sul telefono, che la ragazza domenica ha consegnato alla polizia. Il giorno dopo i due balordi sono stati fermati e rinchiusi nel carcere di Marino del Tronto. Sul caso è intervenuto il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, che ha chiesto al Prefetto Rita Stentella di convocare il comitato di ordine e sicurezza pubblica e, in una nota, sostiene che è necessario ridurre il numero dei profughi presenti nel territorio comunale.

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«Dopo i gravi abusi consumatosi nei giardini pubblici afferma nella lettera - il sistema pubblico deve curarsi di alleggerire le tensioni che rischiano di turbare quella coesione sociale, che ha sempre garantito la nostra città. Bisogna ridurre significativamente il numero dei richiedenti asilo ospitati».

 

Anche per il senatore di Forza Italia Remigio Ceroni la situazione nelle Marche non è più sostenibile. «Siamo stufi del falso buonismo della sinistra - sottolinea - e chiediamo che lo Stato si faccia carico di una vera e propria emergenza, che sta drammaticamente interessando il nostro territorio. I due violentatori meritano una pena durissima».

 

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