DEMOCRAZIA ALLA TURCA - A ISTANBUL LA POLIZIA IMPEDISCE IL GAY PRIDE, ARRESTA ALCUNI ATTIVISTI E POI LI OBBLIGA AD ASCOLTARE VERSI DEL CORANO - E MENO MALE CHE LA TURCHIA È L’UNICO PAESE MUSULMANO DEL MEDIO ORIENTE DOVE L’OMOSESSUALITÀ NON È PROIBITA PER LEGGE…  

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Da www.lastampa.it

 

GAYPRIDE A ISTANBUL GAYPRIDE A ISTANBUL

Con un dispiego massiccio di agenti, pallottole di gomma e qualche arresto, la polizia turca ha impedito che le organizzazioni omosessuali locali celebrassero la marcia del Gay Pride, proibita il giorno prima per ragioni di sicurezza dalle autorità. Gli attivisti hanno tentato di riunirsi in vari punti del centro cittadino, ma sono stati bloccati dagli agenti, che in alcune strade hanno utilizzato i gas lacrimogeni.

 

Vari attivisti, che scandivano slogan a favore dei diritti degli omosessuali, sono stati arrestati nella strada pedonale Istiklal. Secondo il comitato organizzatore della Settimana dell’Orgoglio Gay di Istanbul, i fermati sono stati obbligati a sentire versi del Corano nelle auto della polizia. 

 

GAYPRIDE A ISTANBUL GAYPRIDE A ISTANBUL

Le organizzazioni turche impegnate per i diritti degli omosessuali hanno deciso di sfidare il divieto emesso ieri dal governo locale: «Tutte le associazioni sono concordi nel mantenere l’appuntamento. Vogliamo un incontro pacifico», ha detto questa mattina un portavoce di Kaosgl, tra le principali organizzazioni turche per i diritti Lgbt. «Crediamo che la polizia ci disperderà. Fuggiremo, e ci raduneremo di nuovo nelle strade laterali. La polizia ci caccerà, scapperemo di nuovo per raggrupparci tante volte quante sarà possibile». 

 

GAYPRIDE A ISTANBUL GAYPRIDE A ISTANBUL

La giornata è cominciata con la polizia già dispiegata nella zona, nel pieno centro di Istanbul, chiusi numerosi accessi all’area che è il cuore commerciale della città. Ad annunciare il divieto è stato ieri l’ufficio del governatore, motivando la decisione con «la sicurezza dei turisti e degli stessi partecipanti», dopo che gruppi ultranazionalisti e islamisti hanno minacciato di impedirla. Inoltre, ha dichiarato che non è stata ricevuta la richiesta di autorizzazione formale, affermazione confutata però dal comitato organizzatore che ha fatto sapere di averla presentata il 5 giugno. 

 

Ad Istanbul, la marcia dell’orgoglio Lgbt si celebra dal 2003 ed è andata guadagnando popolarità fino a riunire circa 15mila persone nel 2014, sempre in un clima allegro e festoso. Nel 2015, tuttavia, la polizia ha proibito per la prima volta la sfilata e ha disperso i partecipanti con gas lacrimogeni, come nella marcia per i diritti dei transessuali dell’anno scorso, svoltasi sempre a giugno. Dopo questi interventi della polizia e la proibizione a sfilare, i collettivi decisero di cancellare la marcia dell’Orgoglio, l’anno scorso. La Turchia è l’unico Paese musulmano del Medio Oriente dove l’omosessualità non è proibita per legge.  

 

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