UN DITO VI SALVERÀ - IL 53% DEI MASCHI ITALIANI SOFFRE DI PROBLEMI ALLA PROSTATA E IL 30% FA CILECCA PER DISTURBI SPESSO SOTTOVALUTATI: TORNA L’INIZIATIVA DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI UROLOGIA CHE DAL 1 GIUGNO AL 15 LUGLIO OFFRE VISITE E CONTROLLI GRAUTITI - LE PATOLOGIE PIÙ DIFFUSE

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CONTROLLO PROSTATA CONTROLLO PROSTATA

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Il 53% dei maschi italiani soffre di problemi alla prostata ed il 30% fa 'flop' con il sesso a causa di disturbi spesso sottovalutati, a partire dalla disfunzione erettile, che interessa 3 mln di uomini, e l'eiaculazione precoce che invece colpisce circa 4 mln di maschi. I dati arrivano dalla Società italiana di urologia (Siu), che lancia anche un allarme per gli under-30 sempre più disinformati pure a causa delle 'bufale' veicolate dalla Rete. Proprio per informare correttamente parte la II edizione della campagna 'Controllati', con visite e controlli gratuiti dal 1 giugno al 15 luglio.

esami alla prostata 4 esami alla prostata 4

 

 

    Le patologie più diffuse, spiega il segretario generale Siu Vincenzo Mirone, "sono prostatite o tumore della prostata (53%), disturbi sessuali (30%) come disfunzione erettile 15,5%, eiaculazione precoce 7,5%, calo della libido 7,6%) e patologie testicolari, nella fascia di età tra i 25 ed i 75 anni". Questi i risultati emersi dalla Campagna di prevenzione #Controllati 2016, che ha coinvolto 81 centri urologici e quasi 10 mila pazienti (con 2.400 schede compilate).

 

Con questi dati in mano e per sensibilizzare il maschio a prendersi cura della propria salute intima, parte dunque dal 1 giugno la seconda edizione della campagna #Controllati: sarà possibile prenotare on line una visita gratuita e con l'App #Controllati, disponibile da giugno sugli store digitali di Apple e Google, si potranno ottenere tutte le informazioni sulla salute urologica dell'uomo, sui centri urologici, e fare anche un test di autovalutazione.

 

 

prostata prostata

    "I dati - afferma Mirone - hanno rivelato una situazione sessuale 'critica' fra i maschi fra i 18 ed i 75 anni, che sembrano tornati agli anni Cinquanta, quando il rapporto padre-figlio non prevedeva si affrontassero questi temi e con il medico non si parlava quasi. Gli uomini sono poco sensibili alla propria salute sessuale, mettendo così a rischio la vita intima e di coppia con problematiche invece evitabili e/o risolvibili, se adeguatamente trattate". Bisogna, conclude, "promuovere una educazione 'culturale' alla salute sessuale e serve agire soprattutto sui giovani uomini, anche con la complicità della donna che, in qualità di fidanzata o madre, può svolgere un ruolo fondamentale di 'convincimento' verso visite e controlli".

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