GENOVA, RICOMONCIAMO? - CONTE E TONINELLI SARANNO PRESENTI ALLA DEMOLIZIONE DELLA TRAVE 'GERBER' DEL MONCONE OVEST DEL PONTE MORANDI CHE DÀ UFFICIALMENTE E 'VISIVAMENTE' IL VIA ALLA DEMOLIZIONE - IL COMMISSARIO ALLA RICOSTRUZIONE E SINDACO DI GENOVA MARCO BUCCI: “E’ UN PASSO IMPORTANTE PERCHÉ VERRÀ GIÙ IL PRIMO GROSSO PEZZO DI PONTE”

-

Condividi questo articolo


CONTE TONINELLI CONTE TONINELLI

Da www.ansa.it

 

Il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli saranno questa mattina a Genova per assistere alla cerimonia del taglio della trave 'gerber' del moncone ovest del Ponte Morandi che dà ufficialmente e 'visivamente' il via alla demolizione del moncone. Un "passo importante che ha un valore molto simbolico perché verrà giù il primo grosso pezzo di ponte", ricorda il commissario alla ricostruzione e sindaco di Genova Marco Bucci.

 

DEMOLIZIONE DEL PONTE MORANDI DEMOLIZIONE DEL PONTE MORANDI

Tecnicamente il taglio è già cominciato ieri, dopo che nelle scorse settimane il viadotto è stato alleggerito per quanto possibile portando via tra asfalto e new jersey circa 3 mila tonnellate di materiale. La 'gerber' è la trave in più tronchi collegati tra loro da una cerniera contigua alla pila 8 del Morandi, sul lato a ponente del viadotto. Si sta procedendo al taglio per poterla quindi smontare: oggi verrà dunque calata da un'altezza di 48 metri, primo momento evidente della demolizione della struttura crollata il 14 agosto scorso. Il premier Conte farà anche due visite private all'Istituto italiano di Tecnologia e all'ospedale pediatrico Gaslini.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…