1. IRPINIA, MOLISE, L’AQUILA, AMATRICE: SCRIVIAMO TUTTE LE VOLTE LO STESSO ARTICOLO
2. A OGNI TERREMOTO VIENE FUORI LA SOLITA ITALIA CRIMINALE, QUELLA DEI FURBONI, DEL MALAFFARE, DEGLI ABUSI EDILIZI, DEI SUBAPPALTI, DEI RINVII, DEI SOLDI SPARITI E DEGLI ADEGUAMENTI SISMICI MAI REALIZZATI COME NEL CASO DELL’OSPEDALE “GRIFONI” DI AMATRICE
3. L'INTERVENTO SULLA STRUTTURA ERA STATO GIUDICATO, GIÀ NEL 2009, “URGENTISSIMO E INDIFFERIBILE” E POI E’ RIMASTO SULLA CARTA: ORA L'OSPEDALE È DEFINITIVAMENTE INAGIBILE
4. STESSA STORIA PER IL CAMPANILE DELLA CHIESA DI ACCUMOLI: L'ADEGUAMENTO FU RITENUTO NECESSARIO DOPO IL TERREMOTO DELL'UMBRIA DEL 1997 CHE PROVOCÒ EVIDENTI LESIONI MA POI E’ PASSATA IN CAVALLERIA PER LASCIARE SPAZIO A SEMPLICI E INUTILI “MIGLIORIE”

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Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

OSPEDALE GRIFONI DI AMATRICE OSPEDALE GRIFONI DI AMATRICE

Le macerie parlano. Le rovine di Amatrice e Accumoli raccontano al mondo di che pasta erano fatti gli edifici pubblici e le case di due comuni italiani in "zona 1", l' area di massima allerta sismica sulle mappe dei geologi.

 

Sono testimoni involontarie del rischio corso per anni dai bambini della scuola Capranica, dai dipendenti del municipio venuto giù, dai pazienti del "Francesco Grifoni", l' ospedale alle porte di Amatrice che da sette anni è un pericolo pubblico per i cittadini.

 

scuola di amatrice 2 scuola di amatrice 2

Dal 2009 si aspetta l' adeguamento sismico ritenuto, dopo il terremoto dell' Aquila, «urgentissimo e indifferibile». I soldi c'erano anche, ma l'opera è finita nel pozzo di una vicenda burocratica intrecciata con presunti abusi e favoritismi della Asl di Rieti. Da qui, dall'ospedale mai aggiustato e già sotto inchiesta, partirà il lavoro dei magistrati della procura di Rieti, appena si concluderà la sistemazione di tutte le salme.

 

IL PERICOLO IGNORATO

scuola di amatrice scuola di amatrice

Torniamo molto indietro, al 2008. Quell'anno la Regione Lazio stanzia un bel po' di milioni, circa 12, per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei piccoli presidi sanitari. La Asl di Rieti sa bene quanto il Grifoni abbia bisogno di una sistemata, e prepara un progetto esecutivo da 1,5 milioni di euro per adeguarlo almeno alle norme antincendio e rifare gli ascensori. È approvato, ma il 6 aprile 2009 il terremoto dell' Aquila cambia le carte in tavola. L'ospedale di Amatrice non è crollato, ma si è danneggiato.

 

saletta di amatrice saletta di amatrice

Viene subito disposta la verifica di stabilità, che sentenzia: «C'è la necessità e l' urgenza di mettere in sicurezza l' immobile». Non è soltanto pericoloso per i pazienti e i medici che lo frequentano. Dopo il sisma dell'Aquila per la Protezione civile è diventato strategico, perché c' è bisogno di un posto sul versante reatino dove portare feriti in caso di un' altra violenta scossa. Siamo nel giugno 2009, è bene ripeterlo. Perché da questa data, nonostante l' allarme, nessuno farà più niente per migliorarne la solidità.

 

saletta di amatrice saletta di amatrice

LA MINACCIA DI SECESSIONE

Eppure negli uffici istituzionali tra Roma e Rieti le cose si muovono, i progetti vanno avanti. Su spinta della Protezione Civile, la Regione Lazio nel 2010 finanzia l' adeguamento sismico dell' ospedale con 2,1 milioni di euro. La Asl di Rieti decide di accorpare l' intervento «urgente» a quello per le misure antincendio, e ne viene fuori un lavoro di ristrutturazione globale da 7,1 milioni. I soldi ci sono, perché vengono pescati anche da un fondo nazionale. La Regione Lazio fa il bando di gara, e se lo aggiudica un' associazione temporanea di imprese guidata dalla capofila Ccc, Consorzio Cooperative Costruzioni, un colosso del settore dell' edilizia.

 

Ci sono tutte le condizioni per partire, per rendere finalmente quella struttura sanitaria un luogo sicuro. Ma ecco l' intoppo: la Regione Lazio decide di riprendersi i 2,1 milioni necessari. Un definanziamento che potrebbe diventare oggetto di approfondimento dei pm di Rieti. Succede infatti che tra il 2012 e il 2014 il Grifoni è teatro di un braccio di ferro tra il sindaco Sergio Pirozzi e la giunta regionale.

 

AMATRICE AMATRICE

A Roma c' è chi ritiene che debba essere declassificato e chiuso, che non serva un mini ospedale di appena 15 posti letto così lontano da Rieti e che, dunque, sia meglio riconvertirlo. Pirozzi non la prende bene, si scalda, minaccia pubblicamente «la secessione dal Lazio». Il risultato di tutto questo lo riassume Aldo Cella, l' ingegnere della Asl H di Roma che era stato scelto come collaudatore dell' opera post-ristrutturazione antisismica. «Sarebbe dovuto essere un incarico in convenzione, ma non si è mai perfezionato », spiega Cella a Repubblica. «Il mio direttore generale aveva dato l' ok, ma poi tutto si è fermato. Altro non so».

labrador amatrice labrador amatrice

 

IL DIRETTORE INDAGATO

Qui la storia si complica ancora di più. Perché a gestire tutta la pratica dei lavori per l' ospedale di Amatrice è l' ingegnere Marcello Fiorenza, il direttore dell' ufficio tecnico patrimoniale della Asl reatina. Da un anno è indagato per abuso di ufficio in un' indagine della procura di Rieti condotta dal Nucleo Tributario, con l' accusa di aver favorito tre aziende amiche in alcune commesse pubbliche nel settore della sanità.

 

Una delle ditte sotto inchiesta ha lavorato anche al Grifoni nella manutenzione degli impianti elettrici. Naturalmente i guai giudiziari di Fiorenza non facilitano il ripristino dei 2,1 milioni. L' adeguamento antisismico dell' ospedale, dunque, non si è mai fatto.

Però il sindaco Pirozzi vince la sua battaglia e dalla Asl di Rieti - è storia di un anno fa - nella struttura che era urgentissimo mettere in sicurezza si inaugura la nuova unità di "Osservazione breve intensiva" del pronto soccorso. Due posti letto in più per i pazienti che non hanno bisogno di un ricovero immediato. Due posti letto, come gli altri, ora inservibili.

 

cani salvataggio amatrice 10 cani salvataggio amatrice 10

LA GEOLOCALIZZAZIONE

Tutta la documentazione relativa all' ospedale sarà acquisita dal pool di quattro magistrati guidati dal procuratore di Rieti Giuseppe Saieva. La sua non è l' unica inchiesta in corso. Anche Ascoli si è messa a lavoro sugli edifici killer e sulla caserma dei carabinieri ad Arquata, semicrollata. I vigili del fuoco stanno preparando le prime relazioni sullo stato dei paesi del cratere colpiti. Per individuare con certezza la posizione delle salme al momento della scossa della notte del 24 agosto sarà utilizzato per la prima volta in Italia un sistema di geolocalizzazione tramite rilevatore Gps, per sapere con certezza quali solai in cemento e quali fragili mura di sassi e sabbia hanno ucciso. Le macerie parlano.

 

CHIESA DI ACCUMOLI CHIESA DI ACCUMOLI

2 - I SOLDI DEL CAMPANILE USATI PER LA CHIESA LA CATENA DEGLI ERRORI

Ilaria Sacchettoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Dovevano intervenire con lavori di «adeguamento» per scongiurare il rischio sismico.

E invece si sono limitati a far compiere delle semplici «migliorie». Ristrutturazioni che si sono rivelate inadeguate alla gravità della situazione e potrebbero essere la causa dei crolli di centinaia di edifici pubblici e privati. Su questo indaga adesso la Procura di Rieti guidata da Giuseppe Saieva.

 

Si concentra sui responsabili delle procedure che hanno seguito l' iter di ogni pratica e arriva fino ai componenti di quelle commissioni di collaudo che hanno dato il via libera all' occupazione degli stabili.

 

Caso esemplare è quello del campanile della chiesa di Accumoli che è venuto giù provocando la morte della famiglia Tuccio: papà, mamma e due figli piccoli rimasti intrappolati sotto le macerie. Il fascicolo è stato aperto subito dopo il sisma e adesso dovrà ricostruire la catena di omissioni, errori o forse abusi che in moltissimi casi hanno avuto effetti tragici proprio perché i lavori non erano stati eseguiti come si doveva. Un lavoro parallelo a quello svolto dalla Corte dei Conti di Ascoli che sta effettuando verifiche sui soldi elargiti per la valutazione del rischio sismico di otto ospedali delle Marche.

prigionieri ad accumoli prigionieri ad accumoli

 

IL CAMPANILE MAI «ADEGUATO»

L'intervento di adeguamento si rende necessario dopo il terremoto dell' Umbria del 1997 che ha provocato evidenti lesioni al campanile della chiesa di Accumoli. La pratica viene avviata nel 2004 ma dopo alcuni controlli si decide di procedere a semplici «migliorie». Anche perché lo stanziamento è minimo, nonostante le verifiche effettuate abbiano reso evidente la necessità di provvedere in maniera strutturale.

 

Proprio perché si trattava di lavori collegati al sisma, la gestione viene affidata a commissari (i governatori del Lazio) e subcommissari della Provincia, ossia Luigi Ciaramelletti e Fabio Melilli. Furono loro i committenti, mentre l' esecuzione fu affidata ai costruttori Cricchi, i più gettonati della zona, autori anche del rifacimento della scuola Romolo Capranica di Amatrice.

terremoto centro italia terremoto centro italia

 

Nei prossimi giorni tutti i protagonisti potrebbero essere convocati dai pubblici ministeri. Melilli ne è consapevole e afferma:«C' erano 125 mila euro in tutto per la progettazione e la realizzazione. Per i lavori veri e propri rimasero 75 mila euro». Lui stesso ammette che quel finanziamento, alla fine, fu fatto convergere sulla chiesa e non sul campanile. «Il progetto - aggiunge Melilli - fu vagliato e approvato da una commissione di esperti coordinata da Alberto Cherubini, un ingegnere edile dal curriculum importante, che è stato consulente scientifico per la ricostruzione di zone terremotate sia per la Regione Marche che per il Lazio».

 

Il lavoro dei pubblici ministeri ha adesso tre obiettivi: individuare chi decise di compiere una operazione di semplice facciata senza occuparsi della prevenzione; chi scelse di privilegiare la chiesa senza adeguare anche il campanile; chi effettuò il collaudo finale e stabilì che la ristrutturazione era regolare. «I lavori sono stati fatti quando non ero ancora qui - commenta il vescovo di Rieti, Domenico Pompili - spero di sapere a breve se sono stati fatti davvero e da chi».

viva e senza piu niente viva e senza piu niente

 

GLI OTTO OSPEDALI E L' ANALISI DEL RISCHIO

È la Corte dei Conti a indagare sui soldi, oltre 100 mila euro, spesi dalla Regione Marche nel 2009 per effettuare la «valutazione del rischio sismico di otto ospedali» e affidati a Stanislao Acciarri, un centralinista dei Vigili del fuoco che invece non ha mai svolto alcuna attività nei primi due anni di contratto, e nonostante ciò ha ottenuto il rinnovo per un altro biennio. Per questo motivo l' uomo è sotto processo insieme a tre funzionari della Regione che gli affidarono l' incarico senza alcuna selezione e rispondendo a una chiamata diretta. In realtà si tratta del fratello di una esponente del Pd, segretaria dell' assessore regionale alla Sanità, e proprio questi legami - dice l' accusa - potrebbero averlo favorito.

 

vergine maria fra le macerie vergine maria fra le macerie

Il progetto era stato finanziato dal ministero della Salute e doveva servire a valutare la stabilità delle strutture ospedaliere indicando tutti gli interventi necessari a evitare crolli o comunque danni provocati da un terremoto, visto che si tratta di una zona ad alto rischio. Un controllo che non è mai stato effettuato e dunque i giudici contabili - dopo aver ricevuto gli atti del pubblico ministero Umberto Monti che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio - adesso presenteranno il conto all' uomo e ai funzionari.

 

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