IVA, MULTE E PREVIDENZA: ECCO LE TASSE CHE GIUSEPPE CONTE "DIMENTICÒ" DI PAGARE - NEL 2011 EQUITALIA AVEVA IPOTECATO LA CASA DEL PROFESSORE, COMPRATA A 34 ANNI PER 450 MILIONI DI LIRE DALL'IMMOBILIARISTA STATUTO  

-

Condividi questo articolo


Emiliano Fittipaldi e Nello Trocchia per http://espresso.repubblica.it

 

giuseppe conte giuseppe conte

Circa 17 mila euro di Iva non pagata e omesse ritenute, 18 mila euro di mancati versamenti Irpef-Irap e Iva, oltre 6 mila euro dovuti e non versati alla Cassa nazionale di previdenza forense, più qualche multa stradale e sanzioni accessorie: ecco, nel dettaglio, i debiti che il professor Giuseppe Conte aveva con il fisco italiano, e che hanno costretto Equitalia, nel marzo del 2011, a chiedere l'ipoteca legale «per la complessiva somma di 24.600 euro, a garanzia del proprio credito di 49.200 euro», sulla casa romana di proprietà del candidato premier del nuovo governo tra M5S-Lega.

 

GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE

La vicenda  è stata raccontata ieri dall'Espresso , oggi aggiungiamo nuovi dettagli sul giallo. Nel documento deposto in conservatoria, si evidenzia come nel 2006 il presidente del Consiglio in pectore abbia dimenticato di pagare l'imposta sul valore aggiunto per 15.700 euro, a cui aggiungere gli interessi di mora, mentre i tributi non versati alla Cassa riguardano gli anni 2002, 2006 e 2007. In un'altra cartella esattoriale, del 2009, il debito arriva a 26 mila euro complessivi.

 

Ieri il suo commercialista Gerardo Cimmino, contattato da chi vi scrive, aveva spiegato che si era arrivati all'ipoteca perché «l'Agenzia ha mandato le comunicazioni via posta, ma nello stabile romano del professore il portiere non c'è. La cartolina è stata probabilmente smarrita. Quando il contribuente non si presenta, e non porta i giustificativi della dichiarazione, iscrive al ruolo tutto l'Irpef sulla dichiarazione non presentata.

luigi di maio con papabili ministri a sinistra giuseppe conte luigi di maio con papabili ministri a sinistra giuseppe conte

 

Quando il professore se ne è accorto, ha saldato tutto. A oggi Conte non ha alcuna pendenza con il fisco. Bastano 4-5 ritenute mancanti sulle fatture che il professore emetteva per arrivare a quella cifra. Può succedere a tutti. Non si sono aperte procedure penali, solo una questione fiscale».

 

Sarà vero, ma le carte raccontano quantomeno una distrazione "recidiva". La casa romana del professore (in tutto 130 metri quadri) ipotecata da Equitalia è in una delle più belle belle strade della Capitale, a Via Giulia: le visure catastali segnalano che è stata comprata nel 1999, quando Conte aveva solo 34 anni, per 450 milioni di vecchie lire.

 

giuseppe conte giuseppe conte

Il venditore era la società Giulia Immobiliare, controllata dalla “Michele Amari” srl, la capogruppo italiana dell'immobiliarista Giuseppe Statuto, che ha avuto il pagamento in due tranche: una subito, da 140 milioni, a cui si è aggiunto un versamento successivo da 310 milioni di lire. Gli altri inquilini del palazzo, che hanno comprato nello stesso periodo, hanno speso al metro quadro cifre molto simili.

 

giuseppe conte giuseppe conte

Il giovane avvocato ha probabilmente dovuto investire molto anche nella ristrutturazione: dagli atti risulta che la casa fosse infatti in «pessimo stato di manutenzione», necessitando di «messa a norma degli impianti». Oggi l'appartamento di cinque stanze più accessori vale molto di più di quanto pagato, e l'ipoteca Equitalia solo un brutto ricordo per il premier incaricato: una volta girato al fisco il dovuto che non era stato versato per anni, a novembre 2011 l'ente ha chiesto la cancellazione dell'ipoteca.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA “DITTA FERRAGNEZ” È SCOPPIATA DEFINITIVAMENTE CON L’ADDIO DI FEDEZ ALLE TETTINE CONIUGALI DI CHIARA. UN “TRASLOCO” CHE PARE SIA STATO ALLIETATO DA UN DURISSIMO LITIGIO TRA I NOSTRI EROI CADUTI DALL’OLIMPO DIGITALE. UNA PAROLA TIRA UNA PAROLACCIA, FINCHÉ SI È ARRIVATI A UN CLASSICO DI OGNI FINE MATRIMONIO: IL RINFACCIO DI GELOSIE E TRADIMENTI - UNA VOLTA TORNATO A CASA DELLA MAMMINA, IL FEDEZZONE È TORNATO MASCHIO ALFA. ED E’ SUBITO SCOPPIATA UN RISSA CON NASKA, UN ROCKER BONAZZO IN MODALITÀ MANESKINS - IL 'CAOS BELLI' DI TANTO FERVORE MUSCOLOIDE DEL RAPPER DEFERRAGNIZZATO NEI CONFRONTI DEL BALDO NASKA E' SINTETIZZATO DA FABRIZIO CORONA IN UNA FRASE SIBILLINA: “A QUANTO PARE, I SUOI FIGLI”. OHIBO', CHE C’ENTRA NASKA CON LA FERRAGNI? AH, SAPERLO…

DAGOREPORT – CHE CONFUSIONE, SARÀ PERCHÉ VOTIAMO: LE EUROPEE DEL 9 GIUGNO METTONO IN CAMPO DUE SCHIERAMENTI: URSULA & GIORGIA CONTRO MACRON & SCHOLZ - SE LE DUE BIONDE SI FANNO BELLE IN EGITTO CON 7,4 MILIARDI SGANCIATI DALL'UNIONE EUROPEA, I MASCHIETTI FANNO FUORI LE DUE MERKEL IMMAGINARIE, CHIAMANO IL POLACCO TUSK E DANNO VITA AL "TRIANGOLO DI WEIMAR" PER FRONTEGGIARE LA GUERRA UCRAINA - IL DOPPIO GIOCO DELLA DUCETTA: SPINGE URSULA MA TIENE IN CALDO LA MALTESE METSOLA – OSTACOLI PER DRAGHI - IL MESSAGGIO “IN CODICE” DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA E LE PAROLE AL VENTO DI CROSETTO…

DAGOREPORT – L'ENNESIMO BLUFF DELLA MELONA SI CHIAMA UCRAINA: IL SUO SOSTEGNO E' SOLO UN RIDANCIANO ''CONFORTO VOCALE” COL SOLITO CONTORNO DI SMORFIE E OCCHIONI SBATTUTI A QUELL'ANIMA IN PENA DI ZELENSKY - LA PROVA? A BERLINO, OGGI, SI SONO RIUNITI I LEADER CHE DECIDONO DAVVERO LA STRATEGIA EUROPEA PER SOSTENERE CON ARMI E MEZZI L'UCRAINA: IL FRANCESE MACRON, IL TEDESCO SCHOLZ E IL POLACCO TUSK. E L'ITALIA? NON RIUSCENDO A TRASFORMARE IL BLA-BLA DELLA MELONA NÉ IN SOLDI NÉ IN ARMI, NON CONTA UN CAZZO E STA A CASA - COSI' MENTRE OGGI SI RIUNIVA IL COSIDDETTO "TRIANGOLO DI WEIMAR", SAPETE DOV'ERA L'UNDERDOG DE' NOANTRI? A CIANCIARE SU UN ALTRO SUO POLVERONE: QUEL FANTOMATICO "PIANO MATTEI" CHE FINIRA' CON L'INAUGURAZIONE DI UNA BELLA POMPA DI BENZINA A TUNISI (SE VA BENE...)