LA LAMA DEL DIAVOLO - JEANINE, 86 ANNI, HA VISTO SGOZZARE PADRE JACQUES: “ERANO COME INDEMONIATI. SI FILMAVANO E URLAVANO 'ALLAH AKBAR'. GLI HANNO ORDINATO DI INGINOCCHIARSI. PADRE JACQUES HA RESISTITO MA QUELLO COL COLTELLO GLI HA DATO IL PRIMO COLPO DI LAMA, DALL’ALTO VERSO IL BASSO” -

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Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera

 

ADEL KERMICHE E ABDEL MALIK ADEL KERMICHE E ABDEL MALIK

«Quei due indemoniati ci hanno divisi, mio marito e padre Jacques sulle panche di sinistra, io e le tre suore su quelle di destra. "Non preoccupatevi, ha detto uno a noi donne, non vi faremo niente, ci servite vive come ostaggi". Ho pensato: Dio mio, significa che non morirò subito e dovrò aspettare un po' prima che mi uccidano. Avrò paura per tanto tempo. E' stato allora che ho smesso di agitarmi e di gridare. Non volevo mi venisse un infarto».

 

Jeanine è esausta. A ottantasei anni è una nonna saggia, di quelle che sono in pace con l' idea che un giorno o l' altro dovrà toccare anche a lei. Però le ultime trenta ore avrebbero sfiancato chiunque. Prima il sequestro durante la messa del mattino, poi quella morte atroce del prete amico di una vita, quindi il marito a terra che si fingeva morto, ma sanguinante davvero.

 

PADRE JACQUES HAMEL SGOZZATO A ROUEN PADRE JACQUES HAMEL SGOZZATO A ROUEN

«Faceva il morto così bene che ho creduto d' averlo perso». Per ultimo quelle due visite in ospedale, dal suo Guy, con la figlia arrivata di corsa da Parigi. È sera quando Jeanine ritorna dall' ospedale. «Guy è fuori pericolo, è molto debole, ma non ha mai perso conoscenza. Mentre era a terra è anche riuscito a tenere la mano su una delle ferite. Mi ha detto che premeva per rallentare il sangue».

 

La figlia vorrebbe farla tornare a casa, «la scusi, mamma deve riposare». Ma lei, Jeanine non ha cuore di essere scortese. «Cosa vuole sapere?». Nulla signora, solo cosa è successo in quella chiesa.

 

Adel Kermiche Adel Kermiche

«Io e Guy siamo andati alla messa del mattino perché era il compleanno di mio marito: 87 anni. Volevamo ringraziare Dio d' essere arrivati sin qui assieme. La messa era quasi finita quando sono entrati dalla sacrestia quei due. Uno aveva una pistola, l' altro un coltello. "Siamo pronti a farci esplodere - ci hanno detto -. Siete tutti prigionieri".

 

La polizia mi ha detto che sia la cintura esplosiva sia la pistola erano finte, ma noi non potevamo saperlo. E poi che differenza avrebbe fatto? Eravamo due vecchi e quattro donne. Quei due erano ragazzi che saltavano di qua e di là come indemoniati. "Allah Akbar" gridavano. Ci hanno divisi, maschi da una parte e femmine dall' altra, quindi hanno cominciato a prendersela con padre Jacques».

 

I due terroristi erano diciannovenni, entrambi francesi di famiglie maghrebine. Abdel Malik P. era arrivato apposta per l' impresa dalla Savoia dove viveva con la famiglia, mentre Adel Kermiche era nato e vissuto proprio a poche centinaia di metri dalla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. «Siamo del Daesh», lo Stato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi, hanno detto alla polizia.

 

Adel Kermiche Adel Kermiche

«Quello con la pistola filmava l' altro che dall' altare diceva qualcosa in arabo. Una preghiera, una minaccia, chissà - continua Jeanine -. Padre Jacques continuava a dirgli di smetterla, di non mettersi nei guai, di non fare sciocchezze. Loro l' hanno preso dalla panca e gli hanno ordinato di inginocchiarsi. Padre Jacques ha resistito, voleva parlargli, non so, forse pensava di convincerli, ma quello col coltello gli ha dato il primo colpo di lama, dall' alto verso il basso, proprio qui, tra la clavicola e il collo.

 

Padre Jacques è caduto all' indietro, con la faccia all' insù. Dio mio, lo vedo ancora. Aveva la testa ripiegata verso di noi e, sono sicura, ci guardava». La donna esita, lei forse non ricorda Neda, una iraniana uccisa durante le proteste seguite alla rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad a Teheran.

 

JACQUES HAMEL IL PARROCO SGOZZATO A ROUEN JACQUES HAMEL IL PARROCO SGOZZATO A ROUEN

Ma quello che sta per raccontare è la replica di quell' immagine che commosse il mondo. Allora era una ragazza giovane e bella a cui sfugge la vita fissando l' obiettivo di un cellulare. Martedì è toccato a un prete di 84 anni. «Padre Jacques ci guardava, immobile», con la tunica bianca che si impregnava di sangue, «fino a che non è uscito sangue anche dalla bocca e allora se n' è andato. Quei pazzi l' hanno colpito ancora al corpo, una due, tre volte, non saprei. Così a terra, com' era. Hanno dovuto abbassarsi per accoltellarlo. E probabilmente era già morto».

 

ADEL KERMICHE ADEL KERMICHE

E' stato mentre i due terroristi si accanivano sul prete che suor Danielle, una delle tre religiose presenti alla messa, ha colto l' occasione per fuggire indisturbata. E' stato grazie a lei se è scattato l' allarme. Dentro il piccolo tempio del paese alla periferia di Rouen, l' incubo però continuava.

 

Con Padre Jacques morto a terra, «i due - prosegue Jeanine - se la sono presa con mio marito Guy. "Filma con questo" gli hanno ordinato. Doveva riprendere con il loro telefonino il corpo del prete e i suoi due assassini che mostravano le armi e ancora dicevano cose in arabo».

LA DINAMICA DELL ATTACCO ALLA CHIESA DI ROUEN LA DINAMICA DELL ATTACCO ALLA CHIESA DI ROUEN

 

La sceneggiata non deve durare molto, perché anche l' anziano marito riceve una coltellata. «Dopo la prima volta, l' hanno colpito in almeno altri tre punti, per ucciderlo proprio come avevano fatto con Padre Jacques. Il mio Guy è caduto a terra immobile come morto. Solo dopo ho saputo che stava fingendo e che riusciva persino a premere con la mano su una ferita per ridurre l' emorragia».

 

Deve essere stato allora quando un poliziotto si è affacciato dalla porta dalla sagrestia per tentare una trattativa. «I due hanno preso noi tre donne rimaste e ci hanno tenute davanti a loro mentre parlavano col poliziotto». Le usavano come scudi umani, dietro il muro di pietra, davanti tre donne anziane. «Quello con la pistola mi teneva dalle spalle e mi premeva la pistola sul collo. "Le uccidiamo, le uccidiamo" gridavano».

 

La figlia di Jeanine decide che è ora di smettere. L' epilogo di quella mattina di Jihad in Normandia resta da chiarire. C' è un video girato da una finestra vicina che mostra le tre donne uscire per prime dalla chiesa. Gli agenti si muovono in formazione e le mettono al riparo. I due terroristi le seguono pochi minuti dopo. Secondo una versione della polizia cercano di attaccare gli agenti e vengono uccisi. Forse hanno minacciato di farsi esplodere, forse hanno puntato la finta pistola.

ROUEN 2 ROUEN 2

 

E' la Procura di Parigi ad avere il caso in mano. Non è neppure chiaro se i due diciannovenni abbiano inviato dall' interno della chiesa qualche immagine della loro impresa sulla rete. Se così fosse, l' efficiente macchina propagandistica dello Stato islamico saprà presto confezionarne un video dell' orrore. La dissacrazione di un altare cristiano e la morte di un religioso sono tra le poche situazioni di crudeltà che mancano all' archivio multimediale del Califfo.

 

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