“GLI ALGORITMI SONO PIÙ SAGGI E BRAVI DI NOI” – IL PREMIO NOBEL DANIEL KAHNEMAN SPIAZZA TUTTI AL “WORLD BUSINESS FORUM” DI NEW YORK: “SE FORNISCI GLI STESSI DATI A UN ESSERE UMANO E A UN ALGORITMO, NEL 50% DEI CASI L’ALGORITMO DÀ LA RISPOSTA GIUSTA. SOLO IN RARISSIME OCCASIONI PREVALE L’ESSERE UMANO” – VIDEO: IL TED TALK DEL 2010 IN CUI IL FONDATORE DELL’ECONOMIA COMPORTAMENTALE PARLAVA DI MEMORIA ED ESPERIENZA

-

Condividi questo articolo


 

 

daniel kahneman daniel kahneman

 

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

«Quindi la sua soluzione preferita sarebbe fare a meno degli esseri umani?». Quando riceve questa domanda, il premio Nobel Daniel Kahneman resta un momento interdetto. Sorride, perché capisce che si tratta di una provocazione, ma poi l' accetta: «Sì, in un certo senso sì. Naturalmente gli esseri umani restano al centro del nostro universo, e hanno ruoli insostituibili da svolgere. Però non c' è dubbio che gli algoritmi siano più saggi e più bravi di noi quando si tratta di prendere delle decisioni».

 

algoritmi 1 algoritmi 1

(…)  «Ho conosciuto una ragazza che sapeva leggere in maniera fluente a 4 anni, e ora è all' ultimo anno del corso di laurea ad Harvard. Secondo voi qual è il suo grade point average?» (...) Dopo qualche secondo arrivano le prime risposte dalla platea, e Kahneman si mette a ridere: «Avete sbagliato tutti. (…) È un errore molto comune, che noi esseri umani commettiamo in continuazione. Quando fornisci gli stessi dati a un algoritmo e a un essere umano, nel 50% dei casi l' algoritmo dà la risposta giusta, negli altri c' è il pareggio, e in rarissime occasioni l' essere umano prevale. La verità scientifica oggettiva è che l' algoritmo è più saggio e più bravo di noi nel prendere le decisioni. (…)

algoritmi algoritmi daniel kahneman 2 daniel kahneman 2 amos tversky e daniel kahneman negli anni '70 amos tversky e daniel kahneman negli anni '70 daniel kahneman 1 daniel kahneman 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…