MENO MALE CHE GLI STRANIERI FANNO I LAVORI CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO PIÙ FARE. INFATTI IL 60% DEGLI SPACCIATORI DENUNCIATI È IMMIGRATO - I PUSHER PIÙ NUMEROSI PROVENGONO DA MAROCCO, GAMBIA E ALBANIA - OTTIMA PERFORMANCE ANCHE PER LE “RISORSE” NIGERIANE E EGIZIANE

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Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

«È un quadro molto preoccupante, che denuncio da tempo ma che, oramai, è sotto gli occhi di tutti». Riccardo De Corato (FdI), assessore alla Sicurezza del Pirellone, ha tra le mani l' ultima relazione di Polis Lombardia sui reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti nella nostra regione.

 

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I dati che elenca sono stati elaborati dalla Direzione centrale per i sevizi anti-droga del ministero dell' Interno, come a dire: più ufficiali di così si muore. «In Lombardia», spiega De Corato, «solo nel 2019 sono state denunciate complessivamente 4.893 persone per questo genere di crimini, ma la maggior parte è costituita da cittadini stranieri». Il numero è in calo rispetto all' anno precedente (si registra un -2,7%), «ma il rapporto tra italiani e non è di 1.959 contro 2.934. Significa che negli scorsi dodici mesi, in Lombardia, è stato denunciato uno straniero ogni 400, con una proporzione di circa undici volte superiore a quella tra gli italiani».

 

E, tra tutti, sono i marocchini che si mettono più nei guai: tra di loro si contano 952 denunciati, seguiti dai gambiani (389), dagli albanesi (329), dai nigeriani (181) e dagli egiziani (170). «Non è tutto», prosegue l' ex vicesindaco meneghino, «queste cinque nazionalità mostrano, rispetto alle loro rispettive popolazioni residenti, tassi superiori alla media nazionale. Con l' unica eccezione dell' Egitto che ha una quota di denunciati in base ai suoi residenti dell' 1,9%, i numeri crescono.

 

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L'Albania raggiunge la percentuale del 3,6, il Marocco del 9,8, la Nigeria dell' 11,3 e il Gambia arriva alla cifra record del 134,7%». Gli stranieri coinvolti nel narcotraffico nell' area metropolitana di Milano sono stati (sempre nel 2019) 1.763, 1.269 dei quali è stato arrestato: qui si segna un incremento del 2,8%. La maggior parte delle segnalazioni (il 99,89%) riguarda lo spaccio e il traffico di sostanze illegale, una quota molto marginale il reato di associazione finalizzata al traffico di droga.

 

«Il mio plauso va alle forze dell' ordine» conclude De Corato, «che hanno realizzato quasi 5mila operazioni antidroga, con un incremento del 19,47% che equivale, tra l' altro, al 19% del totale nazionale». A livello provinciale, invece, è stata l' area meneghina a mettere in campo il maggior numero di retate (il 66,78%), mentre gli altri territori totalizzano il 7,24% a Varese, il 6,16% a Brescia, il 5,15% a Bergamo, il 3,91% a Como, il 2,67% a Monza-Brianza, l' 1,93% a Pavia, l' 1,42% a Lecco, l' 1,40% a Sondrio, l' 1,30% a Cremona, l' 1,18% a Lodi e lo 0,85% a Mantova.

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