“LE MIE PAROLE SONO LE MIE LACRIME” - DA BECKETT AI PIANTI DI OBAMA (E BIDEN): NESSUNO SA SPIEGARE PERCHE’ NON RIUSCIAMO A TRATTENERE LE LACRIME: IN UNA VITA NE VERSIAMO CIRCA 70 LITRI - SI PIANGE DI PIU’ TRA LE 19 E LE 22 - LA HUNZIKER NON POTEVA PIANGERE - IL BRANO MIGLIORE PER FARVI UN BEL PIANTO E' "SOMEONE LIKE YOU" DI ADELE - VIDEO

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Jessica D’Ercole per la Verità

 

obama in lacrime ringrazia e saluta obama in lacrime ringrazia e saluta

Perché piangiamo? La verità è che nessuno lo sa. Neanche la scienza è in grado di rispondere a questa domanda. Il motivo sta nel fatto che il pianto non è legato a uno stato d’animo preciso bensì all’emotività. C’è chi piange di tristezza, di gioia o di dolore e chi lo fa per liberare l’anima e chi senza ragione.

 

Eppure medici, psicologi e sociologi, ma anche fotografi, scrittori e giornalisti non si danno pace e fanno fioccare studi e ricerche per provare a delineare, nei limiti del possibile, questo strano fenomeno che, volenti o nolenti, scandisce le nostre vite.

 

MILEY CYRUS IN LACRIME PER LA VITTORIA DI TRUMP MILEY CYRUS IN LACRIME PER LA VITTORIA DI TRUMP

Quello che si sa è che le donne piangono più degli uomini per via degli ormoni e della condizione sociale. Uno studio della Tilburg University (Paesi Bassi), riportato dal Daily Mail , ha rivelato che le donne piangono dalle 30 alle 64 volte all’anno, mentre gli uomini versano qualche lacrima dalle 6 alle 17 volte.

 

Lo studio è stato condotto su 5.000 persone di 37 paesi diversi. Stando al Sunday Times , il 70% di 2.000 uomini intervistati ha rivelato di considerare «accettabile» farsi un pianto, mentre un terzo di questi ha ammesso di singhiozzare una volta al mese. Anche i motivi sono diversi: sembra che le donne piangano quando si sentono insufficienti, di fronte a conflitti difficili o quando ricordano tempi passati.

 

BIDEN BIDEN

Gli uomini, invece, versano lacrime per la morte di una persona cara (74%), la scena triste di un film o di un libro (44) e la rottura di una relazione (39). Si sa anche che con il passare degli anni si piange sempre meno: a 65 anni l’organismo produce il 65% delle lacrime di cui era originariamente capace, a 80 anni il 30%. Ma un altro studio ha rivelato che non solo anche i ricchi piangono, ma che sono quelli che lo fanno di più. Secondo lo psicologo olandese Ad Vingerhoets, infatti, il benessere fa sentire le persone più libere di esprimere le proprie emozioni.

 

RICCHI Dianne Van Hemert, ricercatrice presso la Netherlands organization for applied scientific research, afferma che nei paesi più ricchi, democratici e in cui c’è una maggior parità fra i sessi le persone tendono a piangere di più; mentre chi vive nei paesi più poveri si mostra più inibito al riguardo a causa di un senso del pudore più severo.

OBAMA OBAMA

 

Secondo uno studio dell’Università di Tilburg, in Olanda, svolta su 4.000 studenti di 30 nazionalità diverse, il Paese dove si piange più spesso sono gli Usa, e subito dopo, a pari merito, Italia e Germania. La nazione dove si versano meno lacrime è la Cina.

 

POLITICI Ha pianto Barack Obama al suo ultimo discorso da presidente degli Stati Uniti martedì scorso. Non è riuscita a trattenere le lacrime neanche la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani durante un suo intervento al Consiglio regionale il 14 dicembre dell’anno passato.

 

Era invece il 4 dicembre del 2011 quando l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero passò alla storia per essere scoppiata in lacrime per la riforma delle pensioni che rimandò di diversi anni l’agognato riposo per molti lavoratori italiani. Anche loro avranno pianto.

 

ESPERIMENTO Il fotografo olandese Maurice Mikkers, nel gennaio 2015, dopo aver picchiato un piede contro il tavolo della cucina, ha pensato di raccogliere una lacrima di dolore con la pipetta da laboratorio per posarla sul vetrino di un microscopio. Quando ha esaminato un’altra sua lacrima, ha constatato che il microscopio gli restituiva un’immagine completamente difforme dalla prima. E da allora non ha più smesso di piangere, avviando un progetto artistico intitolato Imaginarium of tears (L’imma - ginario delle lacrime) in cui ha riunito un’infinità di gocce lacrimali ravvicinate invitando nel suo studio decine di persone a sottoporsi al suo esperimento artistico-scientifico: con la richiesta di piangere portandosi da casa un oggetto capace di favorire la lacrimazione, un libro o un film che desse emozioni. Nei casi di estrema imperturbabilità, il fotografo avrebbe tirato fuori la cipolla o il ventilatore. Tutto pur di ottenere una lacrima sul viso.

michelle hunziker michelle hunziker

 

MICROSCOPIO Ingigantite sotto le lenti di un microscopio, le lacrime hanno forme mai identiche tra loro. E non solo per le diverse composizioni chimiche, ma per mille ragioni che sfuggono ai più e che non dipendono dalla causa scatenante o dall’identità di chi le produca.

 

STUDIO La dacriologia, ovvero la disciplina che studia le lacrime (dal greco dàkryon), dividendole per categorie: basali (la pellicola permanente che lubrifica l’occhio); riflesse (quelle che sgorgano quando si taglia una cipolla o entra qualcosa nell’occhio); psicologiche o emotive, molto più ricche di sostanze.

 

SOSTANZE Le lacrime emotive, di gioia o di tristezza che siano, hanno una composizione chimica diversa da quelle «riflesse » che devono mantenere l’occhio idratato. Le prime contengono livelli più alti di proteine, potassio e ormoni come prolattina e corticotropina, che hanno un ruolo chiave nel sistema immunitario. Una delle loro funzioni potrebbe proprio essere quella di eliminare sostanze chimiche che aumentano durante un evento traumatico, prevenendo il rischio di infarto.

 

RA Una leggenda narra che l’uomo è nato dalle lacrime. Il dio Ra, al termine della creazione, era così esausto che incominciò a piangere. Alcune lacrime caddero sulla Terra e da queste nacque l’uomo.

COLLEZIONE Il poeta Gérard de Nerval, solito vendere le sue lacrime a un collezionista.

 

COCCODRILLO Il mito del coccodrillo che piange pentito per i misfatti commessi è molto antico: la prima traccia risale al XIII secolo. In uno scritto del monaco Bartholomeus Anglicus si legge infatti: «Se il coccodrillo trova un uomo al bordo dell’acqua o su una roccia, lo sbrana subito e poi comincia a piangere, prima di aver finito d’ingoiarlo » .

le lacrime di bettarini e dan harrow le lacrime di bettarini e dan harrow

 

PIANGERE Secondo lo psicologo William Frey, piangere diminuisce la tristezza e l’ira di circa il 40%. Il 73% degli uomini e l’85% delle donne si sente meglio dopo aver pianto.

HUNZIKER Michelle Hunziker è nata con il condotto lacrimale occluso e non poteva piangere. Glielo hanno aperto artificialmente.

 

PAROLE «Le mie parole sono le mie lacrime» (Samuel Beckett).

SCRIVERE Il caso del cinese Ru Anting, originario di Luoyang, provincia di Henan, che riesce a scrivere con le lacrime. Tira acqua su dal naso e poi la spruzza dagli occhi fino a tre metri di distanza, come ha dimostrato al Lotus World park di Shanshuidove, dove ha scritto a caratteri cubitali la frase Fu Ru Dong Hai (La fortuna è grande come il mare) su un grande cartellone rosso.

 

adele nella top5 delle piu ricche adele nella top5 delle piu ricche

DO Uno studio americano ha svelato che i bambini alla nascita piangono in do o do diesis, con un’estensione di solo mezzo tono, equivalente a quella che esiste tra un tasto bianco e un adiacente tasto nero su un pianoforte. Con il passare del tempo, il pianto dei bambini spazia su una gamma tonale più ampia.

 

ADELE Secondo una ricerca condotta dallo psicologo John Sloboda il brano Someone like you di Adele fa piangere per via dell’«appoggiatura», un tipo di abbellimento che consiste in una nota, di dimensioni ridotte, anteposta a un’altra, o a un accordo che crea una dissonanza. Lo psicologo Martin Guhn: «Mettere una dietro l’altra varie appoggiature crea una serie di “su e giù” che portano il cervello a piangere».

 

UCCIDERE Espediente usato da Bernardo Bertolucci per far piangere Marlon Brando in una scena drammatica: gli disse di pensare a quella volta in cui aveva sognato d’essere a Tetiaroa, la sua isola, e sua moglie e i suoi figli morivano cadendo da un dirupo o portati via da un tifone. Poi aggiunse: «Tu sei lo sceneggiatore di quel sogno. Li hai uccisi tu».

 

TAMBERI TAMBERI

MORIRE «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire» (il monologo finale del film Blade Runner).

UMANO Gli umani piangono di più tra le 19 e le 22

 

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