NON FACCIAMO GLI INDIANI - A TERRACINA UN INDIANO È STATO COLPITO ALL’ADDOME DA ALCUNI PIOMBINI ESPLOSI DA UN’AUTO IN CORSA - L’UOMO, UN IMMIGRATO REGOLARE BENE INTEGRATO, LAVORA COME BRACCIANTE AGRICOLO E STAVA TORNANDO A CASA IN BICICLETTA: “MI VOGLIONO TUTTI BENE, NON CAPISCO CHI PUÒ ESSERE STATO...” 

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Edoardo Izzo per “la Stampa”

 

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Prosegue la caccia allo straniero in provincia di Latina e l' arma è sempre la stessa: una pistola ad aria compressa. L' ultimo episodio avvenuto a Terracina e risale a due giorni fa: S. C. , cittadino indiano di 41 anni che nella vita lavora come bracciante agricolo, è stato colpito all' addome da alcuni proiettili di piombo sparati da una macchina in corsa mentre rientrava in sella alla sua bicicletta da una lunga giornata di lavoro.

 

A indagare su quello che sembra essere l' ennesimo episodio di intolleranza sono i carabinieri, coordinati dalla procura di Latina che ha aperto un fascicolo con ipotesi di reato: lesioni aggravate, esplosioni pericolose e porto di armi. Per ora non è contestata l' aggravante dell' odio razziale. Già sarebbero stati individuati i primi sospettati.

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La dinamica dei fatti Secondo quanto raccontato dall' indiano domenica sera intorno alle 21 e 30 in via Badino Vecchia, all' altezza di Terracina, sarebbe stato colpito da almeno tre piombini sparati da una macchina in corsa.

 

Il bracciante ha spiegato ai carabinieri della Compagnia di Terracina: «Stavo rientrando in sella alla mia bici verso casa dopo aver lavorato tutto il giorno, e ho sentito il rumore dei colpi di pistola».

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«Poi - ha raccontato - ho visto quella macchina che mi ha sorpassato, e subito dopo dall' interno dell' auto sono partiti dei proiettili: ho avvertito un dolore lancinante all' altezza dello stomaco».

 

«Mi vogliono bene tutti, non capisco chi possa essere stato», ha confessato ancora. In effetti S. C. è regolare e ben integrato: lavora come bracciante nelle campagne dell' agro pontino. Anche per questo gli inquirenti non si sbilanciano.

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«Non possiamo escludere che si tratti di razzismo, ma appare più facile possa essere semplice emulazione», fanno notare fonti investigative, «certo gli episodi messi in fila iniziano ad essere tanti».

 

Intanto le indagini proseguono: la vittima avrebbe fornito una descrizione dell' auto che incrociata ad altri elementi acquisiti dovrebbe portare in breve alla risoluzione del caso.

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I precedenti L' episodio denunciato ieri, che gli stessi investigatori considerano: «grave e significativo», è solo l' ultimo di una lunga serie. A ferragosto, ad Aprilia, un camerunense di 51 anni è stato ferito in strada da alcuni piombini sparati con un fucile da una finestra.

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Tre ragazzi sono stati denunciati: un maggiorenne di 20 anni e due minorenni di 17 e 16 anni. Nella Capitale, Marco Arezio, 59 anni ex dipendente del Senato, a metà luglio aveva sparato con un fucile ad aria compressa ferendo un bambina rom di un anno.

 

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