"GRAMSCI GAY” - VANDALI (SAREBBE PIU' ESATTO "PEZZI DI MERDA") IMBRATTANO IL MURALE CHE CELEBRA IL FONDATORE DEL PCI, RINCHIUSO DAL REGIME FASCISTA PER VENT'ANNI NEL CARCERE DI TURI (BARI) - PROPRIO DURANTE LA DETENZIONE A TURI, NEL 1929, INIZIÒ A SCRIVERE I "QUADERNI DAL CARCERE"...

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Silvia Morosi per corriere.it

gramsci scritta murale gramsci scritta murale

 

La parola «gay» scritta — con vernice rossa — sul volto di Antonio Gramsci, politico, intellettuale, fondatore del Pci e dell’Unità, nato ad Ales vicino a Cagliari nel 1891. L’atto vandalico è stato compiuto nella notte di domenica a Turi, in provincia di Bari, nella zona di largo Pozzi.

 

L’opera ha l’obiettivo di ricordare il periodo in cui il politico e filosofo fu rinchiuso nel carcere di Turi durante il regime fascista, condannato a vent’anni di prigione: proprio durante la detenzione, nel 1929, iniziò a scrivere i «Quaderni del carcere», che diverranno ben 33, uno sviluppo originale e approfondito della filosofia marxista. A causa delle gravi condizioni di salute, Gramsci — il detenuto 7.047 — nel 1934 chiese e ottenne la libertà condizionale, prima di morire il 27 aprile del 1937 nella clinica Quisisana di Roma, stroncato da un’emorragia cerebrale, pochi giorni dopo essere stato liberato.

 

«Difendiamo la storia»

gramsci gramsci

A denunciare l’accaduto l’associazione Retake Bari — movimento spontaneo di cittadini, impegnato nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio — che su Facebook ha scritto: «Gli amici di Turi ci segnalano l’ennesimo atto vandalico. Siamo in Largo Pozzi e tutto ciò non ha bisogno di ulteriori commenti. Siamo disponibili ad aiutarvi. Chiunque voglia e possa aiutarci è benvenuto. Ci auguriamo che da qui possa nascere Retake Turi, difendiamo questa città stupenda e la sua storia», invitando alla mobilitazione per ripulire l’opera.

antonio gramsci antonio gramsci

 

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